è accettare il fatto che quello che conquistiamo non è per sempre. Ho come la sensazione che non ci si possa crogiolare di quello che si è ottenuto. Che sia necessario bruciare le vecchie foto e liberarsi dei ricordi. Non c’è tempo per ricordare, per indugiare. Ciò che si è creduto eterno, ottenuto ad imperituro godimento già sfiorisce. E inizio a credere che sia necessario continuare a trovare la voglia di lottare ogni giorno. Di dimenticare quello che si è raggiunto. Amici, amori, soddisfazioni professionali ed ogni altro traguardo. Non conta ciò che è stato. Non si può accumulare, metter via per i tempi bui. E’ un pò come quella…
E poi forse
A volte vorrei fingermi polvere e abbandonarmi al vento, senza coscienza, senza memoria. Abbandonare i sogni ed i progetti, gli esami, le pareti da verniciare, il portatile che fa le bizze. Smettere di desiderare e soprattutto di attendere. Non avere più nulla da aspettare, nulla per cui preoccuparsi, semplicemente volare tanto leggero da non avere coscienza di me, come abbandonarsi in un immenso oceano bollente e continuare a sprofondare, senza fine, senza inizio. E poi dimenticherei anche me stesso, la mia volontà, ciò che pretendo da me.Qui alla fine dell’estate, l’ennesima di questa stupida ruota che ad ogni giro ci ha tolto qualcosa, che ci fa più vecchi. L’infinito gioco…
Distrazioni
Lo studio, il lavoro. Le rate della macchina nuova e l’appuntamento dal dentista.Distrazioni, semplici diversivi pensati per distrarti dalla vita, dalla sua solitudine.Un grande inganno tessuto con la nostra complicità. Perchè non abbiamo alcun desiderio di essere consapevoli, di stare in piedi a sfidare la tempesta. A volte vorrei coltivare l’illusione che, a furia di aspettare, andrà tutto bene, tutto si incastrerà alla perfezione. La ruota girerà. Ma io odio aspettare. Qualcosa cambia, il tempo passa e mi ritrovo a sognare meno forte, a smettere prima di arrivare a sanguinare, eppure, che nostalgia per quel dolore… tornare a soffrire… qualcuno ha visto le mie lamette?
Comunicazione di carattere sociale
Scartavetrare fa schifo. Dico sul serio.
Sono andato in vacanza
E voi direte: "qual’è la novità?". La novità c’è perchè si tratta della prima volta che vado davvero in vacanza. Di solito interpretavo lo spostamento fisico ad altro loco come una sfida, un periodo in cui far venire a galla altre parti di me. Scrivere, riflettere. Mutare. L’arte dell’auto-evoluzione. Ebbene si mentre gli altri si dilettavano con le solite quisquillie che caratterizzano le vacanze marittime io mi perdevo dietro alle baggianata sovraesposte. Ed invece eccomi qui a rilassarmi in quel di Salou, riuscire a sopportare la spiaggia, giocare interminabili partite di beach volley, sbevazzare, imparare a giocare a briscola, sbevazzare ancora, andare a ballare e altro ancora. Insomma non sono…
Pronti via
Lasciami andare. Lasciami crepare. Lasciami sbagliare nel modo esatto che piace a me. Lascia che mi dimentichi degli anni e delle esperienze, positive e negative, lascia che torni a non averne. Dammi una cassa di birra ed un pacchetto di sigarette che il resto vado a prendermelo. La strada per tornare alla vita si è rivelata lunga ma passa anche da questa sera. Saluti, io parto
Massi’ in fondo è estate
L’estate, prima o poi, ti trova. Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua… le parole del molleggiato rantolano fuori dall’autoradio, con una pigrizia che s’intona alla perfezione a queste calde giornate. Dicono che il cane assomiglia al padrone, non so se sia vero ma spero ardentemente che la macchina non sia specchio del proprietario. La mia è diventata un porcile. Davvero. C’è del vomito sul lato interno di una portiera e dopo accurate indagini, bè non so chi sia il colpevole. Se apri il bagagliaio… bè addio…ormai c’è solo una persona in grado di insegnarmi qualcosa in fatto di disordine ed è uno dei membri della spedizione di questa…
Poi forse è tutto qui
Sono stato preso dal caldo, gli esami e soprattutto da Moonbiter.net e così ho trascurato un poco il blog, fedele compagno dell’inverno Poi forse è tutto qui. Ammettiamolo. Siamo solo umani. Solo umani no? Una sorta di curiose bestie che hanno deciso di usare delle pietre per rompere le noci invece della propria testa. E da lì poi ci siamo fatti prendere un pò la mano. Siamo delle bestie, carne, ossa e tendini abbandonati su questa terra materiale, bagnata da acque salate, bruciata da una palla di fuoco. Sa di rustico non trovate? Qualche pianta qua e là ad abbellire, qualcuna che se la mangi, bè scampi ancora un giorno…
Germania ed Italia
Io amo la Germania. Quando ci sono stato mi sono trovato davvero bene, ho incontrato persone di una gentilezza quasi sorprendente. Mi piace la loro cultura, e anche il loro modo di bere, così diverso da quello degli inglesi che pensano solo a ridursi a esseri striscianti. Nelle loro birrerie ci sono intere famiglie a divertirsi, a cantare. Però. Però in questi giorni dapprima "Der Spiegel" ha pubblicato un bell’articolo in cui hanno deciso di offenderci. Alcune accuse mosseci bè, sono vere, in parte. Certo c’è modo e modo, parafrasando Gramellini, i tedeschi non dovrebbero provare a fare gli spiritosi, non è da loro e i risultati sono aberranti, più…
SPECIALE
Non sono speciale.Non sono una sorta di divinità.Sono una forma di vita.Simile ad un insetto.Come una scimmia, inseguo la mia bananache si chiama "raggiungimento di traguardi sociali e materiali".Che squallore.Non mi getterei una nocciolina,non mi concederei uno sguardo.
Giugno pare
Uh!!! Mi hai cercato fino qui, sono ancora un pò stonato Sto oscillando su un’amaca fra orizzonti e vertici Resta. Bella canzone dei Litfiba. Ed è un pò così, no? Ad oscillare fra l’estate, gli esami, gli interessi, il nuovo sito. Sembra non esserci spazio per preoccuparsi del futuro. Il futuro è un pò sparito dal mio orizzonte. Insomma un problema che non si pone. Dove vado? Mi hai legato in una scatola col corpo da Scorpione, non posso stare Come dicevo "Resta" è proprio una gran bella canzone. Solo che devo coniugare il "restare quello che sono ed amo essere" con i cambiamente. Insomma più attivo, più energia. Orizzonti,…
Moonbiter.net
E’ online il mio nuovo sito: http://www.moonbiter.net
Ritorno ai sedici
Quando vedo la pubblicità de "Il tempo delle mele" mi viene voglia di avere sedici anni e lanciarmi nelle prime esperienze con le ragazze, fare il sesso più imbranato possibile. Ho questa voglia malata di tornare indietro, perchè le cose la prima volta hanno quel sapore così forte e perchè non si può. Forse è solo che è stupido e facile desiderare ciò che non puoi avere, ti togli dall’imbarazzo di dover provare ad ottenerlo. Chissà per queste vacanze, le prime da un paio di volte da libero, senza guinzaglio. E’ ovvio che c’è un pò di malinconia. Perchè per quanto ami la mia libertà l’avere un rapporto maschera un…
Abbandono (prologo)
Nell’attesa che attivino il nuovo sito Internet che ho deciso di regalarmi vi getto in pasto il prologo di un racconto, un uomo che deve abbandonare sè stesso, le proprie ceneri… poco allegro… Il tramonto stava per porre fine ad una giornata di lavoro nei campi. Il contadino iniziò il ritorno verso casa, scavalcata la collina comparve la sua casa, il rassicurante filo di fumo si levava dal camino. Un pasto caldo l’aspettava. Si avvicinò con passo un poco più svelto; la fame stringeva lo stomaco. Notò che la porta era socchiusa quando si trovava ad una decina di metri. Strano. Sua moglie era un poco distratta ultimamente, d’altra parte…
Tarli
Cosa mai puoi cercare fra le vecchie foto di un album. Sembra sgorgare una felicità assoluta, mai esistita. Sorrisi e sorrisi. Sorrisi che rivelano il loro lato macabro se consideri il fatto che le persone ritratte sono, per la metà, polvere, spazzati via. Che avranno da sorridere poi? Per l’altra metà non sapresti più dire che ne sia stato di loro, un secolo buono che non se ne ha notizia. Vi è poi quella parte di persone a cui non sapresti assocciare neanche un nome, per quella parte in cui un nome ce l’hai non puoi che fare l’impietoso confronto fra quello che erano e quello che ora sono. E’…
Qual forma di vita…
Girano delle strane immagini che qualcuno dice raffigurarmi, ora io chiedo a voi se tanta bellezza può essere scientemente trasfigurata attraverso il giusto sforzo nella ricerca di un’espressione, come dire, mostruosa?
Lavandino
Avrei voluto affogare nel mio lavandino, mille e mille volte ancora. Avrei voluto affogare nel mio lavandino mentre crescevo con il nulla accanto a me, avrei voluto affogare quando alzando lo sguardo mi vedevo solo nello specchio. Cadere dalle scale all’inizio della ricreazione, esplodere in mille pezzi durante i fuochi d’artificio. E l’avrai dato un morso alla mela avvelenata se avesse posto fine a questa fiaba di cartapesta. Ed invece mi ritrovo qui ad incidere tacche per ogni anno trascorso, per ogni giorno in cui ho galleggiato fra paura, apatia ed ipocrisia. In un mare in cui non so nuotare e non mi riesce di affogare. La stasi mi ha…
Alla ricerca
Gimme fuel, gimme fire, gimme what that I desire E’ un periodo di stanca. Non ho granchè voglia di sbattermi. Insomma serve nuova energia. Nuovi desideri. Motivazioni.
…
I migliori sono i primi che se ne vanno. I peggiori sono gli ultimi a laurearsi. Ma alla fine viene perfino il loro turno… Comunque su una sessantina abbondante di laureati neanche un 110 e lode e solo un 110, per fortuna Ingegneria è ancora una laurea seria…
Quaranta ore…
…dopo la fine del concerto non ho ancora recuperato la voce… che devasto…