Asso. Maledetto Asso, tu e le tue malvagie e piene di una lucidità che ti ci vogliono vent’anni a capirla. Ancora una volta hai detto la verità. Hai detto tutta la verità che c’era da dire e io allora, non solo vengo italianirlandesemente a fotterti l’esistenza ma te la rubo tutta di sana pianta, come l’avessi detta io, che non sarei stato capace, ma che se avessi potuto l’avrei detto e poi avrei pensato, cazzo che bravo che sono. Eccola qua la verità sfigati bastardi. Quel giorno un pugno di persone si radunò davanti alla sede della città e chiamò a gran voce il capomastro. “Che è?”. La folla rumoreggiò…
Dall’Irlanda
Non penso molto, la sera. Sono stanco. Ci sono dei problemi, ci sono questi errori in produzione. Lo vedono gli utenti. Milioni di utenti. E allora li sistemiamo: prima uno, poi un altro, poi domani. Domani in America l’ufficio chiude a mezzogiorno, il giorno dopo e’ Thanksgiving. Oggi in ufficio loro erano pochi. A Dublino del nostro team uno in vacanza, l’altro, Andy, parte oggi. Try to relax this evening. Io la sera non penso molto e durante il giorno faccio, poi arrivo a casa e leggo. Leggo di linguaggi straordinari, studio francese, lavoro a qualche progettino secondario. Mangio anacardi, molti, moltissimi anacardi. Cucino (male, malissimo) il martedi’, perche’ questo…
Poi, una birra
Poi ho aperto una birra. Un anno fa ero ad una festa, circondato da persone e musica forte. Avevo un bar in casa e amici a portata di voce. Un anno e’ passato. E’ sera e C. dorme, io, per intanto, apro un’altra birra e penso. Penso a quando la birra correvo a comprarla al Tankenstelle vicino casa. Penso che tutto e’ cambiato, e tutto cambia, e a quel laghetto dietro Leopoldstrasse non saprei come tornarci. Ogni immagina e’ archiviata in qualche forma, non direttamente a portata di mano, traspare sbordata, sul fondo della lattina, o almeno credo valga fare il tentativo, cercarcela. Poi ho accelerato, ho fatto uno scarto…
Sono cambiamenti
Adoro questa canzone. Perche’ suona piemontese, mi suona di quei pomeriggi che Claudio guidava forte e rideva. Gliela facciamo vedere noi. Di quelle sere a guardare Santa Maradona. E poi perche’ si intona alla mia voglia, che si fa ossessione, di una nuova Sai che c’è, ormai è giorno, è domenica non avrai paura di me né di un peccato Nel vuoto del letto dolce di una domenica sono cambiamenti solo se spaventano, sono sentimenti Anche se domani sarò un rimorso forse puoi abbandonarti di domenica Sono cambiamenti solo se spaventano … Capovolgi il tuo destino, … Sai buttare il cuore oltre ogni ostacolo e vedere che succede.
Sogni
A volte mi sorprendo a guardarmi mentre mi affanno a correre verso il prossimo gradino, a pensare alla propria sfida. Ho come una coscienza secondaria che osserva, e sorride, pensando che dopo il prossimo traguardo che raggiungero’ ce ne sara’ un altro, e poi un altro ancora. Un gioco che so essere infinito. Semplicemente non esiste alcun punto d’arrivo. Pero’ ogni tanto forse dovevo dimostrare qualcosa, rendere chiaro che se volessi ci sono cose che potrei riuscire a fare, e per dimostrarlo mi tocca di farle. Poi le ho fatto e allora.. boh… Allora poi passeggio per Dublino, oggi che e’ una bellissima giornata, a volte delle folate di vento…
E quindi
E quindi domattina mi alzo presto, ma proprio troppo presto, e prendo un taxi, volo verso Parigi e il primio giorno di vacanza da quando lavoro per Tripadvisor. Cosi’ sono passati alcuni mesi, e tutte quelle che all’iniziano erano nuove sfide, emozionanti, ora mi sembrano un ricordo gia’ sfiorito, prigioniero di qualche album di fotogragie. Recentemente sono stato sotto pressione, molta pressione, per alcune settimane. Lo definiscono essere “sul cammino critico”. Poi e’ passato e mi e’ rimasto addosso questo senso… di noia. E per via del modo in cui sono fatto non posso che chiedermi: qual’e’ la prossima sfida? Ultimamente ho partecipato alla Clojurecup, la sera studio Haskell ma……
Io, a Dublino
Così un pomeriggio ho aperto gli occhi, la luce è filtrata rarefatta a illuminare mezze emozioni e percezioni abbozzate. Come se vivessi, con forza e tanto impegno da lasciare poco spazio al sentire, al disquisire. Non passo più le mie giornate e le mie notti a sezionare i minuti, a scrutare i pensieri, a studiare come mi sento, come non mi sento, come mi sembra di sentirmi. Così mi sono svegliato in questa casa di Dublino e ho passato del tempo a programmare cose bellissime e grandiose (intendo programmare-programmare, scrivere programmi), poi sono uscito a passeggiare per Dublino, fra le torme di ragazzini italiani che occupano le strade, saltano le…
Sono andato, tornato, ripartito
Sono partito, ho camminato fino a quando i segnali lungo la strada sono spariti, fino a seminare le ultime case, lasciarmi dietro le voci. Tutte le voci, per me ormai chiacchiericci indistinti. Ho continuato, fino a che non fossi più raggiungibile, da richiami, realtà discernbili e ripensamenti. Poi ho continuato a camminare ancora, come si potessero seminare i passi invece che le azioni. Ho continuato, anche dopo aver capito che non sarebbero bastate mai le gambe a percorrere quella linea infinita e cieca. Sono arrivato, poi, molto dopo aver smesso di credere che la strada avesse due lembi, sono arrivato all’Hotel Supramonte. Ho pensato che tutto avesse il tuo nome….
Memorie
Uno dei momenti che ricordo con più piacere è quando, durante un pomerigio d’estate in cui mi annoiavo o alla sera di una giornata difficile, buttavo giù un bicchiere di Jack Daniel’s. La bottiglia me l’avevano regalata Andrea, Claudio e Daniele, il bicchiere da cui lo bevevo veniva da un Hard Rock in Grecia e me l’aveva portato Laura. Ricordo anche qualche pomeriggio in cui annegavo di noia e correvo in macchina verso la Crai di Buttigliera, afferravo un paio di birre e la vita mi sorrideva. Avvertivo quella vibrazione di spensieratezza, quella nota che ti dice che la Vita è bella, cazzo, non c’è niente che possa annullare questo…
In poche parole
…usciti fuori da quella coltre di aria densa e immobile, si avverte una differenza fondamentale. Per me quella differenza fondamentale è la fiducia nel futuro, l’acquisto di un senso nuovo: la capacità di proiettarsi in avanti, immaginare, costruire sorretti dalla fiducia. Non la conoscevo una sensazione del genere, non ero in grado di immaginarla, quando ero intrappolato e soffocato da quel clima che c’è in Italia. Sto bene e sono grato al mio percorso, che devo al mio paese. Ma a volte fa ancora male, pensare a quanto tolga e allo stato in cui versi.
Qua e là, e poi di nuovo qua
Pensieri vari, in ordine casuale, giusto prima di dormire, fra il jet-lag e tutto il resto. Quindi il 4 Maggio sono salito su un aereo, ho passato la notte in un albergo di Dublino, strategicamente ubicato sopra una discoteca. Sì, è per portarsi le ragazze in camera. No, non lo sapevo fosse sopra una discoteca. Poi l’alloggio temporaneo, trovare casa, volare a Londra per una conferenza (il 13) e iniziare a lavorare (il 14). Il sabato (17) sono salito su un aereo per Boston. All’aeroporto l’azienda aveva mandato due macchine a prendere me e il mio collega; ne mandiamo via una e lasciamo l’altra ci porti al nostro albergo, a…
Cambiamenti lavorativi
D’ora in poi niente accenti. Sorry about that, tastiera irlandese. Dunque, mercoledi’ ho iniziato a lavorare in TripAdvisor. Tre giorni nell’ufficio di Dublino, il sabato su un aereo e da lunedi’ lavoro nel quartier generale di Newton, vicino Boston. A circa 7 metri da Stephen Kaufer. Nel mio precedente lavoro ero circondato da persone sia estremamente intelligenti che persone con cui era piacevole avere a che fare. A questo si aggiungeva la liberta’ di poter esplorare problemi di proprio interesse e le sfide intellettuali. Saro’ sempre grato a chi mi ha dato questa possibilita’. Anche il nuovo lavoro mi da la possibilita’ di avere a che fare con persone intelligenti…
Inizi (una settimana in Irlanda)
La prima volta che sono partito per vivere all’estero è stato per l’Erasmus: la mia destinazione era Karlsruhe. La seconda volta sono partito per un periodo come ricercatore in visita, diretto a Monaco di Baviera. La terza volta (questa) ho accettato un posto come software engineer a TripAdvisor, presso la loro sede di Dublino. Per Karlsruhe ero partito ad Agosto 2008, per imparare il tedesco, per iniziare la nuova vita e per sistemarmi. I primi giorni in ostello erano stati strani, come una bolla. All’ostello mi trovavo male, con la gente che mi svegliava di primissimo mattino, così diversa dalla gente che avevo incontrato in altre occasioni in ostello. Camminavo…
Scivolando dentro vite irlandesi
Dunque lasci che le cose accadano, le impasti e le guardi prendere forma. C’è meno il gusto della sorpresa, è più una ricetta. Cerchi casa, conosci il sito giusto dove farlo e prendi appuntamenti. Arrivi presto e suoni il campanello sbagliato. No, io ci vivo qui. No, non affitto. No, ci voglio rimanere. E’ che in Irlanda gli indirizzi sono strani, assurdi. Non ci sono codici postali, se non nelle città maggiori. Le vie sono brevi e cambiano nome Upper Sheriff Street diventa Lower Sheriff Street. Quello che è peggio è che la maggior parte degli indirizzi non specificano il nome della via ma il nome di un edificio, tipo…
First Irish steps
Ok, I suppose I should be writing in English from time to time: please help me improving by correcting me. I am counting on you! We left Turin on a Sunday Morning. There was sun as we woke up, we ate the pastries which Andrea and Giulia brought home. Then we took a look at what we left in the house and they brought us to the train station. We spent the day on the train between Turin and Milan, on the bus from Milan Central Station to Bergamo Airport and flying to Dublin. I realized from the plane that it is an island: it is surrounded of water in…
Vigilia dedicata a te, Italia
Non voglio pensare a chi mi ricorda che io emigro come i miei nonni e miei bisnonni prima di me. Non voglio andarmene con un senso di asprezza, voglio pensare invece che, grazie a loro, io emigro da questa Italia non per fame, ma per andare a vivere ancora meglio. Mi posso permettere di inseguire di più, e posso andarci con tutte le armi che questo paese mi ha donato. Mi prendo una pausa di riflessione. E cari Italiani, sarebbe un sogno, che temo io non vedrò realizzato, quelli di trovarci capaci di ragionare sui nostri problemi, pensare e coltivare soluzioni anche difficili, con dignità, pazienza e fiducia. Allora sarà…
Muri
Ieri c’è stata l’ultima festa di casa Casta-Tomasson, la più tranquilla probabilmente. Gli invitati entravano nel palazzo e indossavano una toga, cambiandosi nell’androne Un ragazzo con due amiche ha suonato, chiesto di un certo “Gianluigi”. Mi è sembrato di averlo visto in Goliardia e allora gli ho detto di restare. Ha preso un copridivano e l’ha trasformato in una toga Sono passati Stefano G., Ciube, mia sorella, due miei colleghi, c’era Paolo O., c’era Giulia B. E’ stata male solo Giusy. Shame on her Carmine l’altra volta si era svegliata in Piazza Massaua, questa volta addirittura a Potenza! Sono venuto a vivere qui durante gli ultimi giorni di Marzo di…
Sciogliendo nodi
You can never ever leave, without leaving a piece of youth – and our lives are forever changed, we will never be the same Per ora attendo il contratto. E’ vacanza, lo so, e non c’è motivo per cui preoccuparmi. Lo so. Che giorno comincerò? Che giorno partirò? Dove vivrò? Non ho risposte ma sciolgo nodi, mentre qui piove e Torino si fa bella. Ma in fondo c’è sempre meno della mia gioventù e sempre meno dei miei amici a cui dire addio, per cui ogni bagaglio si fa più lieve. Accanto alla gioia per un’opportunità, l’euforia primordiale per una sfida, per il cambio totale d’orizzonte rimane una piccola malinconia,…
Vento
A volte la nostra Vita sembra muoversi oltre i confini che conosciamo, come spinta da un vento che ci prende alle spalle. Quel vento è il risultato di una spinta forte e costante su una massa d’aria enorme, che pareva inamovibile. Uno sforzo accumulato negli anni, una serie di eventi che sembra materializzarsi d’incanto in una spinta formidabile, a superare le Alpi, ad attraversare d’un lampo il mare. Manca il fiato durante quel viaggio che avviene in un momento. Manca il fiato a vedere il materializzarsi dei risultati di quegli sforzi e casualità, delle conseguenze e del modo in cui risuonano concrete nelle vite nostre e degli altri. Gli spazi…
Città
Ci sono state diverse città, nelle vene, fra gli occhi. Città dove ho appoggiato il cuore a ciondolare. Tutto però si è cominciato e concluso con Torino, infinita. Dopo esserci nati e aver iniziato a dipingermene piccoli scorci sulla retina è venuta la prima cintura a portarmi via, verso ovest: Rivoli, Rosta e i paesi del circondario. Lì mi sono innamorato, ho speso l’adolescenza. Per poi tornare di nuovo a Torino, usarla come base per fuggire prima a Karlsruhe, poi a Monaco di Baviera, che amavo e che non ho capito come vivere. Poi Torino, ancora. Ci sono state altre città che ho attraversato molto meno di come loro abbiano…