October 30, 2010

Frammenti e medaglie

Vorrei contare i frammenti del cuore, dare un nome ad ognuno. Ricordare per ognuno una speranza coltivata, cresciuta, infranta. Perchè ognuna di esse è qualcosa che ho creato ed ho amato. Ognuna di esse è una medaglia. A volte però pungono queste medaglie, a volte non ho il petto abbastanza largo; si sovrappongono, si disordinano l’un l’altra, come a fare interferenza. In quei giorni il mondo è pieno di specchi in cui non guardare e bisogna trovare il respiro giusto da prendere. Un attimo. Poi riordinarsi le medaglie e pensare dove appendere la prossima.

October 28, 2010

Certi investimenti rendono

Sarà che nel mondo esistono milioni di marche diverse di birra: milioni di sapori, di esperienze, di serate da vivere. Però stasera penso che vale la pena investire nelle persone, certo, la storia documenta un paio di casi in cui il risultato è stato una perdita netta. Ma se guardi il totale, diamine, che guadagno. E quindi via verso il Jumpin’ Jester. I will sing you songs of dreams I used to dream I will sail on seas of silver and gold Until I reach my home [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=WKHZ2EbWB_s&fs=1&hl=it_IT] Perché a volte ti sembra di sorprendere la sfortuna a pescarti in tasca, la guardi e pensi che davvero non hai nulla…

October 26, 2010

Quando i russi parlano a sproposito di lire

Flussi di pensieri dopo cattive giornate che fanno capolino da periodi difficili A volte alzo lo sguardo e vedo tutti questi fili, come a marcare distanze incolmabili fra persone e cose, come ad impedire movimenti, a coltivare inerzie. Fili che rendono difficile vedere l’orizzonte, appiattiscono gesti e persone alla tonalità della meschinità, come non potesse sopravvivere nient’altro su questa terra acida. Never let them tell you they are all the same. Se poi cattivi pensieri seguono cattivi gesti, spinti da egoismi e aiutati da un po’ di pessimismo sopravvissuto beh, allora mi accorgo di saper tagliare solo i fili che mi ormeggiavano a questa realtà con reciproca indifferenza. Quasi diffidenza….

October 24, 2010

Conoscersi

Credo che conoscersi sia importante. Ci sono alcune cose di me che ho capito negli anni, mettendo insieme gli indizi, e alla luce delle quali interpreto il mondo che vivo. Io ero affascinato dai grandi progetti sul tavolo da disegno di mio nonno, dai materiali da costruzione che raccoglievano polvere nel deposito. Adoravo giocare con i Lego ed uno dei pochi videogiochi che mi abbia mai appassionato era Civilization: scopo? Costruire ed amministrare un impero. Ho capito che io amo proprio questo: costruire. Mi fa sentire realizzato. Ed avendo sogni grandi, ho il bisogno di costruire cose grandi, importanti. Quello che mi fa vibrare, di cui sento l’esigenza è realizzare…

October 20, 2010

Parentesi che invece di chiudersi l’un l’altra chiudono me

Ti senti mai impiccato alla vita che stai vivendo? Mi sembra non ci sia la possibilità di un respiro pieno. Invece è che non ci sono motivi. Me lo ricordo com’era averne. I chilometri si snocciolavano a decine la volta, gli ostacoli erano caramelle per il cuore. La serena convinzione che un sorriso avrebbe sgretolato qualsiasi cosa. E lì, nelle cose che amo che mi si risveglia la voglia di mostrare a spacconate e picconate di passione che cosa intendo. C’è passione ed energia da qualche parte, è che mi sfugge dove, al momento. Ognuno di noi forse è guidato da cose diverse: per me è la passione, è l’entusiasmo…

October 17, 2010

Storie e respiri

Ci sono tante storie, fra un respiro e l’altro del mondo. Ne vediamo così poche. Osserviamo quelli che crediamo successi scansando quelle che ci servirebbe vedere. Provo a ricordare l’uomo che correva, i vecchietti che “lei è così dolce” e gli occhiali da minatore. E poi torno alla mia vita, a far finta di avere dei problemi. Tipo aspettare che arrivi lunedì.

October 12, 2010

Numi

Vorrei si potesse raccontare come una storia; è stata una Vita. Una vita fa. Ci sono emozioni che rimangano intrappolate a qualche livello, lì, ad invecchiare. Dietro la bottiglia di vino buono, le vedi spostando uno scatolone. Non se ne vanno. Non le cacciano i mesi, non le sfrattano gli anni. Si accumulano solo, mentre cresce la distanza fra noi e loro. Ma lì, da qualche parte, ci sono. Lo senti questo odore pungente? Sa di bosco, ha il senso e le spine di un cespuglio di more, sa d’amore, ha la ferocia di un morso sul collo, sa di dolore, dei tagli che si è procurata. E quelle emozioni…

October 11, 2010

Il bello di avere un blog (ed un amico)

E’ che sei lì, che stai bevendo un paio di birre ascoltando Breakdown. Che capita di ascoltare Breakdown e mai senza una birra. Allora ripensi un attimo. E nel blog salta fuori una serata in cui ascoltavi questa canzone; rileggendola la rivivi in pieno, nella forza del momento. E’ straordinaria la vita e cosa possa succedere se prendi un amico con il quale sei cresciuto, una situazione al limite del paradossale che stai cercando di digerire e chiudi il tutto in una stanza con 20 litri di birra e tanta musica. Ne esce fuori questa serata: Graffi E penso che poi le cose sono andate come desideravo allora. Salvo poi…

October 10, 2010

Grazie

…a chi legge questo blog. Grazie Paolo, grazie Baby e grazie ai (pochissimi) altri :)

October 9, 2010

Maree e pensieri

Parlo con un amico, vicino la Gran Madre. Certi tipi di maree depositano queste serate sul lungo Po. Io le raccolgo. Penso che Torino sia una parola che fingi di non sentire, piano la lasci scivolare sotto pelle. Un pensiero che non sai condividere, e si cristalizza negli spazi che non sai raggiungere. Torino è un corso per assaggiatori di vino in cui non c’è più posto, un ristorante indiano in via Pigafetta. Penso ad ogni amico, ad ogni gesto. Agli errori altrui e a come specchiare in essi i miei errori. Vederli di traverso, almeno. Penso che reggere un manifesto di laurea in formato A0 insieme alla madre della…

October 8, 2010

Letture

Le belve evitano i pericoli che vedono e, una volta schivatili, si sentono al sicuro: noi ci tormentiamo e per il futuro e per il passato. Molte nostre prerogative ci nuocciono; la memoria rinnova l’angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l’anticipa; nessuno è infelice solo per il presente. Stammi bene. Lettere a Lucilio, 5°

October 6, 2010

Domande

Non so quando è successo, quando sono diventato una sorta di Babbo Natale sotto acido. Quando ho imparato a non rispondere con insulti, velati e di classe, certo, ma insulti, all’e-mail di uno che si firma L’Uomo Perfetto (si, davvero). Non so quando sono diventato fondamentalmente felice. So però quando ho assistito alla terza sessione di prove di un gruppo di amici. E mi sono davvero divertito. Ma è quello che ci si aspetta da un Babbo Natale sotto acido, no? E ho capito che il microfono di un cellulare satura quando si prova a registrare le prove di qualche pezzo Rock. Ma va bene comunque. Hey hey my my…

October 4, 2010

Piove

Ed i week-end se ne vanno. Si soffermano un po’, passano dalla Maison du Chocolate, fanno il giro da Bruino, e una sosta veloce in quel bar, un paesino a caso della Valsusa. E lo capisco quanto ho guadagnato in questi anni, quanto terreno sulla mia inquietudine, sulla mia brama di momenti, di Vita, di esperienze. Sorrido di più. Di tutto: di me stesso, delle cioccolate calde, di una birra di troppo e di una che manca. Certo, non so nè voglio disinnamorarmi dei cieli plumbei e del perdersi in un pomeriggio, a pensare. Ho più porti e meno venti di un tempo ma certe giornate la brezza mi invita…

October 3, 2010

Periodi

E’ un periodo pieno di musica. Innanzitutto c’è Dente, che Valeria mi ha fatto conoscere. Giorni ad ascoltarlo, in particolare l’ultimo album, L’amore non è bello. E poi venerdì il suo concerto (con la partecipazione de Il Genio). Dopo il concerto, esploriamo il piano alto del John Lennon. E poi torno a casa e mi accorgo che i ritornelli di Dente sono rimasti lì, nelle orecchie, nella testa. E non è facile dormire mentre si ostina a ripetere appuntato mazzolino sentimi, portati via la mia patente, la macchina con dentro tutte le cassette che tanto non gliene frega niente a nessuno. Poi ci sono i pomeriggi, in macchina con i Led Zeppelin, e lì inciampo in Going…

September 29, 2010

Bolle

Era un po’ che non mi ritrovavo qui, in una di queste bolle. Sono poche ore, mezze giornate. Non è qualcosa che possa definire o capire del tutto. Di solito un paio di giorni prima comincio ad avvertire una sorta di inquietudine, elettricità di fondo. E poi avverto il bisogno di una pausa, di staccare. Smettere di fare quello che stavi facendo (o non facendo) e isolarmi. A quel punto mi sembra che una parte di me, quella più razionale, quella che hai costruito negli anni, tenti di tacere e tendere l’orecchio ad ascoltare un aspetto più primitivo, meno gestibile, meno capace di esprimersi. Questa parte istintitiva comunica con brevi dolori acuti alla bocca dello stomaco,…

September 27, 2010

Vieni a vivere come me

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=T9zQcm7Dt5s&fs=1&hl=it_IT] In ricordo di una bella chiacchierata che spero, prima o poi, di continuare. Magari imparando a distinguere un Barolo chinato da un tavernello scaduto.

September 19, 2010

Pubblicità: è in un giorno di pioggia…

Sono completamente sudata: non riesco a capire se ho troppo caldo o troppo freddo. Mi sembra di aver addosso, in quelle gocce sparse di sudore, pezzi di giornate andate a male, tempo perso, scelte inutili. Questo è un estratto da un post di un blog che leggo: è in un giorno di pioggia…

September 19, 2010

Fragilità

E’ strana questa fragilità fatta di cieli troppo grandi e leggeri, di giornate che t’accompagnano piano alla sera, di ruote che scorrono verso Pinerolo o verso Caluso. E’ una fragilità che non sa infrangersi, cocciuta sopravvive mentre siedo in un agriturismo alle prese con un fritto misto alla piemontese. Sono fragilità di sguardi sul divano a casa di Daniele, di film che iniziano e finiscono. E che vedi ancora una volta. Film che non sanno dirsi basta, tagliarsi. E’ la fragilità di una fetta di torta Zurigo che non assaggio, di una grappa tirolese che io invece prendo una Sambuca. E’ la fragilità di treni che non sono di sola…

September 16, 2010

Buonanotte

Lasciami un sorriso sulla porta, Ed un telo blu su cui abbozzzare sogni, casomai trovassi ispirazione. Lasciami la notte ed un treno da prendere.

September 13, 2010

At the end of, in the middle of, in front of possible futures

CLAUDIO NON LEGGERE, SE NO COSA TI RACCONTO DOMANI? At the end of a long, exciting week. Beh, tecnicamente una settimana lunga esattamente come ogni altra. E allora è strano che ci siano state dentro così tante emozioni. Summer school a Lisbona. Nuovi amici, lingue straniere, chiacchiere. Snocciolo aneddoti accumulati. E Diogo che viene a trovarmi per una lunga notte in giro per Lisbona. Pullmino volkswagen, amici portoghesi (fra cui la badosha originale!) e francesi raccattati per strada. Ritorno alle 5.30, e lezioni il giorno fopo. E la lunga lettera di Mojca. E atterrare a Malpensa venerdì sera, dimenticare la valigia sul pullmino e arrivare taaaardii a casa. Partire la…