July 12, 2010

Bambole russe

E poi stasera l’ho visto Bambole russe, la continuazione de L’appartamento spagnolo.

Il secondo è un film sull’Erasmus ed il primo vuol essere un film sul dopo.

C’è di meglio, si. Ma è un film che aspettavo da molto di vedere.

E comunque ormai più nulla potrà mai deludermi come la Baffo d’Oro, la birra che aspettai anni per bere e… pessima.

E ieri ero dal buon, convalescente Paul. A parlare di vacanze. Sono curioso di vedere che possa venir fuori. Io, lui, una macchina e carta bianca.

Per il resto a lavoro sono poco concentrato. E’ un periodo di ricarica. Devo capire meglio che cosa mi dia entusiasmo in questa fase, su cosa abbia voglia di investirmi. Le pile si stanno ricaricando e la voglia di fare, vivere, provare cresce. Ma l’esplosione è preceduta da ritmi allentati.

Mi sembra di stare navigando su una bagnarola, a largo di un’isola di cui non riconosco ancora i contorni. Prima butti a mare ciò che ti avvelena, poi fai un respiro, svuoti i polmoni e guardi l’orizzonte. E allora poi viene il momento di stabilire rotte. E soprattutto di scendere nelle peggiori taverne, lì, lungo il porto.

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