Un pallone abbandonato in una fioriera, giocattoli sparsi sul balcone. Quanto tempo è passato. La cerniera della giacca fatica a chiudersi e la bottiglia d’olio scivolatami dalla mano spacca un boccale sottratto in qualche pub. Materia, non mi riesce di badarvi; so bene che però le schegge di vetro, conficcandosi in un piede perennemente nudo, potrebbero ottenere di suscitare un mio distratto disappunto. Stasera Goliardia, oggi il balcone e guardar sotto e tutt’attorno. Penso a quello che sono, che così in profondità si nasconde, esiliato nelle uscite al pub che mi vedono allegro compagnone pronto ad una bevuta. E’ qualcosa che ho iniziato a fare acquisendo più in là la…
…come l’ombra d’una lucidità
Se riguardo alla mia vita, e lo faccio, tenete conto, vi prego, con la lente di chi è poco dotato d’umiltà, sono contento della persona che sono diventato. E della forza che ho. Anche se non sempre la uso. Quello di cui mi rammarico e di non aver sempre dato agli altri, a volte perché non mi è stato permesso, a volte, forse, per mie colpe. Credo di averlo già scritto in questo ciclico e ripetitivo blog. E mi dispiace delle persone, in particolare degli amici, che ho sottovalutato. Di cui non ho compreso molte cose e anche, cieco, per averne dato per scontate le qualità. Ma in una vita…
Distrazioni, avete perso una battaglia
Qualche mese fa parlavo di distrazioni: il tempo passa e mi ritrovo a sognare meno forte, a smettere prima di arrivare a sanguinare E quindi vorrei ricordarmene, ora che ho rivisto lo scorcio di una stanza che avevo chiuso, che avevo perso e più frequentato. E mi sono stupito. Ecco. Forse non sarò sempre capace di sognare tanto forte come ora ma voglio almeno evitare di dimenticarne il sapore, affievolirlo. Per il resto dispensa consegnata, si inizia a lavorare per il programma che devo fare per quel perito e c’è sempre quell’altro progettino in sospeso. E il poli chi se lo ricorda più… Che tempi…
Intensità
Adoro scovare queste frasi. Adoro le canzoni, i testi e le situazioni che all’interno di grande volgarità nascondono una perla di delicatezza. Preferisco il vivere, l’agire intenso e pieno d’errori e di passioni, di sentimento alla frigida e vuota educazione. Sono solo quattro parole in croce ma eccole:Amore mai trovato in giro per la terra quello che ti ho narrato dentro al tuo Cuore serra. Precedute e seguite da riferimenti osceni. Ma voi parlate mai a qualcuno che non avete ancora incontrato? Mi sembra una cosa stupida ma anche così ingenuamente bella. Anche se va rafforzare la mia idea che spesso ci si innamori di una idea più che di…
…niente…
Sto provando a rimediare alla mia limitatezza musicale provando ad ascoltare qualche nuovo gruppo che ancora non abbia avuto modo di raggiungere il mio regale apparato uditivo. Pink Floyd. Riascolto, come da far mio, mille e mille volte un solo pezzo: Wish you were here So, so you think you can tell Heaven from Hell,blue skies from pain.Can you tell a green field from a cold steel rail?A smile from a veil?Do you think you can tell?And did they get you to trade your heroes for ghosts?Hot ashes for trees?Hot air for a cool breeze?Cold comfort for change?And did you exchange a walk on part in the war for a…
End of Week-end
Venerdì insonne, d’un paio d’ore appena consumate a riposare. Sera di birre sospirate, meritate forse, a seguito d’un preludio ballerino in uno di quei locali che son popolati da animatori che lanciano i balli, fanciulle entusiaste di sfoggiare, beh, un po’ tutto e barman che ti pinzano la drink card. Che si può fare, assonnati e privi di birra a buon mercato, se non dividere l’ennesima lamentela, sempre più stagionata, sulle donne causa di tutti i mali il più grave dei quali è il non esserci. Ma poi le amiche le vedi scatenarsi felici e sei contento di essere lì anche se non ti disperi per la chiusura non tarda…
Mattinata cereale
La solitudine dei cornflakes che affogano nella tazza. E’ mattino, è mattino per davvero, fra i clacson che suonano e il sole che, beh si fa desiderare. E pensare che ieri me ne stavo con la giacca ripiegata su un braccio, che caldo, a sognarmi quel mare di lucciole che apparirà entro qualche mese in quel posto che io conosco, le serate in maglietta, le escursioni, le notti in tenda. Però a me piace questo grigio di oggi, anche se fa un po’ male al mio sentirmi solo e mi fa venire voglia di fumare, passeggiando per le strade fra me e me, forse solo per accorciare d’un minuto questa…
Cambio di passo
Riniziano i corsi, arrivano offerte di lavoro (ma vedrete che riuscirò ad evitare che si concretizzino), la sera si esce spesso, almeno così è stato la scorsa settimana, e questa chi lo sa. Alla fine la stanchezza e il senso del dovere potrebbero arrivare a riscuotere il loro obolo convincendomi che riposare o studiare non sono due attività così inaccettabili. Mah, ho spesso di questi timori quando sento avvicinarsi la fine di un periodo stupendo. Non mi interrogo più sul futuro come un tempo. Da bambino fino alle superiori avevo il film della mia vita perfetta ben stampato in mente: la bella casa, la mogliettina, il lavoro serissimo. Era tutto…
Festa di Carnevale aperta a tutti
Se a qualcuno interessa una festa di carnevale in costume questo giovedì sera mi lasci un messaggio sul blog o mi scriva a f punto tomassetti at gmail punto com.
Ahimè
Il week-end su cui incombe la ripresa dei corsi si compone d’un Venerdì un poco più fiacco del solito, speso fra le scure sale del Beamish, vicino a piazza Vittorio (so che ha cambiato nome, ma chi se lo ricorda?). Il sabato va in scena al Bierkeller, teatro sabato scorso di discutibili esibizioni, di risate sguaiate, di balli improvvisati. Di parole che volano e, diamine, lo fanno con classe. Questo sabato vede la solita gente, voci di un gruppo disgregato, ma alla fine ci si ritrova intorno a vecchi nuclei elaborati e confermati, ricomposti in frammenti, ognuno col suo proprio riflesso. E così eccoci, io, Asso & Assa (dopo la…
Perso in mare, eppur io stavo mirando quel cartone giapponese anni ’80
In questi giorni sto guardando dei lungometraggi a cartoni animati, della serie Uruseiyatsura, in italiano Lamù. Si tratta di immergersi in un mondo magico dove la fantascienza si va ad incanalare in un flusso di leggende giapponesi ma l’elemento principale è l’assolutezza dei sentimenti, delle emozioni. E’ un mondo intenso di amori non corrosi dai dubbi, dove tutto è assurdo, non esistono vie di mezzo o limiti. Dove i personaggi si perdono aldilà degli specchi, dove compaiono alieni di ogni specie e uomini-pesce con bocce in testa. E’ un mondo dove nessuno è mai solo, impossibile fra l’accavallarsi di personaggi nello stesso quadro, eppure è anche un mondo di infinita…
…libertà e kebab
Ad una mezz’ora appena da un Kebab mi dilettavo a legger canti goliardici, ve ne propongo uno che secondo me ha parecchio significato: Goliardo, io vado in ogni dove cercando strade nuove per la mia liberta’. Cantando si libera il pensiero da questo cimitero che e’ l’umanita’. Io cerco,vagando,la mia vita, perche’ non sia smarrita questa mia gioventu’. Il color del cappello che io porto sara’ sempre mio conforto in ogni avversita’. E quella gente che mi guarda e ride, nell’ignoranza beata s’uccide senza capire il valore di quel che ho da dire…… Avvolto cosi’ nel mio mantello io prendo tutto quello che questa vita da’. E vivendo ho osservato…
Dal Michigan…
Tra tutti i rompipalle che stamattina hanno complottato per privarmi del giusto riposo dell’ubriacone arriva anche Defendini: "corriere Defendini, mi apre?". La stessa voce che l’altro giorno mi ha consegnato la mia prima multa. Primo pensiero: "COL CAZZO CHE TI APRO!". Però nel frattempo gli ho già aperto, riflesso pavloviano. Caspita aspetto il mio destino, che si presenti alla porta ed invece niente. Scendo a controllare in buca e trovo un nuovo numero di Architecture Journal, rivista specialistica di informatica che Microsoft gentilmente fa stampare e mi spedisce dal Michigan e la invia a "Dott. Federico Tomassetti". Diavolo quanto è lontano quel mondo dove io sono un ing. informatico e…
Pensieri a spasso e mai al guinzaglio
A volte basta allontanarsi dalla tastiera, posare i pensieri sul comodino, infilare la giacca e vecchi pantaloni lisi, aprire la porta ed incamminarsi. Arrivato a quel vecchio parco incapace di offrire uno spettacolo differente dal solito trito e ritrito, la sensazione che non abbia fatto lo sforzo di cambiare da quando tu eri un bambino. Ti sdrai sulla solita collinetta, fra l’erba verde ancora accarezzata dalla rugiada ed aspetti, conscio che quei pensieri ti abbiano seguito e lì, disteso a guardare quel solito vecchio cielo, sapranno trovarti e riproporti un retrogusto amaro. C’è che non so fare a meno di confrontarmi con i miei pensieri, c’è che non ho mai…
Prime volte
Questa settimana ha trovato un suo senso, lasciato una macchia sulla mia pelle. Ed è questo che io chiedo ad una settimana, non necesseriamente di essere felice ma di provare a distinguersi da pugno di giorni medi di luce soffusa e tepore da torpore. Una settimana di prime volte. Del primo uovo sodo, ebbene si siore e siori, che spettacolo scoprirlo trasformato sotto quel suo guscio rimasto identico prima e dopo la cottura. Della prima multa, suona il campanello "Corriere Defendini" dice e io lì ad aspettarmi di ricevere un pacco e scoprirlo una multa stagionata in qualche burocratico antro e arrivatami vecchia di quattro mesi. Della prima volta che……
Ritorni o ricadute
Dieci minuti di "Notte prima degli esami" sono più che sufficienti a farmi ripiombare in quella liceal malinconia che m’ero lasciato alle spalle. Oggi torno indietro ad indugiare nelle debolezze che pensavo d’aver eliminato. Oggi sono più fragile. Continuo a pensare che sia necessario sviluppare un carattere forte, che sia l’unico modo per essere liberi, però non riesco a dispiacermi del mio vacillare, del mio conservare una parte di ciò che sono stato. Quasi tutti stentano a crederlo eppure rimango un ragazzo timido, che a volte non sa cavar fuori le parole. Neanche quelle con cui riempire questo mio pigro post.
Piccole prove
Per la rete iniziano a spuntare prove sparse che testimoniamo dell’incontro fortuito, accidentale, dell’incauto incrociarsi del concreto e di quello che, avevo il dubbio, fosse solo uno straniato ricordo che galleggiava fra litri di vino. Ora mi pare di ricordare che Elio mi avesse suggerito di scrivere l’Inno del paggetto sulle note di "Let it be"
Feriae Matricularum Augusta Taurinorum
Come si fa a non parlarne e come si fa a parlarne.Di questa realtà alternativa, laterale, nel quale mi sono adagiato per qualche giorno: in luoghi sovrapposti a quelli che normalmente conosco della mia bella Torino ma popolati da una cerchia di persone particolari. Per coloro che fossero sfuggiti all’eccitato parlarne dei giorni precedenti mi riferisco alle Feriae matricolarum di Augusta taurinorum, una festa di goliardi provenienti da varie parti d’Italia e da Belgio e Spagna che si è protratta da giovedì a domenica (ecco spiegato perché non ho scritto sul blog in questi giorni). Dormire una notte un quarto d’ora, la successiva un paio d’ore e passare le giornate…
Dunkel, atalassia ed alcolismo
L’alcolismo peggiora la mia atalassia. Mi toglie la volontà di fare, di preoccuparmi soprattutto e nutre il mio menefreghismo. Il fatto è che la voglia di vivere non c’entra niente con la voglia di agire. La voglia di vivere è quell’energia che si sprigiona mentre canti a squarciagola "Dead horse", ballando in camera tua o sporto fuori da un finestrino, in un costante rischio di cadere sull’asflato che sfreccia sotto. "Sometimes I feel like I’m beatin’ a dead horseAn I don’t know why you’d be bringin’ me down" Intanto le ore si fanno giorni, i giorni mesi e quel tarlo che ti divorava il cervello annega in una dunkel, una…
L’araldo irlandese I
E’ mio piacere assolvere al compito affidatomi da Alessandro, ovvero rassicurarvi e informarvi che egli ancora vive, in quel d’Irlanda.