Sono lo spettro di un tempo che più non è, di una speranza che è stata smentita, di un desiderio che è stato frustrato. Ascoltami perché quello che mi rimane, è il ripetere la lezione che ho appreso, ancora ed ancora. A me non può essere più utile. Troppo tardi sono giunti i soccorsi. Ma a te, forse.
Prima, quando vi era l’incertezza. Gli ostacoli. Mi spingeva il desiderio di vincerli, di provarmi degno dell’amore che stava arrivando alle mie spalle, come un’onda che monta in lontananza, come una frana che si carica di energia. Quando sembrava ancora irragiungibile, io sembravo allora irrefrenabile. Nessuna forza in grado di opporsi al mio desiderio. È così che si concepisce un amore, lottando.
Allora arriva un poi, quando uno sguardo ti strappa l’anima e la tira via, quando le mani si sfiorano e l’anticipazione diventa insostenibile. Quando un bacio sembra farti esplodere le labbra. Quando finalmente è nel tuo abbraccio, allora ricordati, che l’amore non basta.
L’amore non basta, se lo lasci ammutolire nei silenzi. Senti quel mormorio di fondo e non gli dai sfogo, non gli dai retta. Ti crogioli in sguardi e successi parziali. Ti sembra di essere arrivato ed era solo una tappa.
L’amore non basta, se non affronti le tue paure. Rimangono sopite come bulbi nascosti nel terreno d’inverno. E poi irrompono, frastagliano l’asfalto, ti tolgono il terreno da sotto i piedi. Le fondamenta non appaiono così solide, ora.
L’amore non basta, a salvare dall’abitudine. Come la goccia ti scava a poco a poco un posto sul divano, un posto nel consueto. L’energia che avevi speso profusamente scorre via. Rimani ancora un poco a celebrare una vittoria che già più non è.
L’amore non basta. Ve ne sono cimiteri lastricati. Di amori crollati sotto il proprio peso, caduti a terra perchè sorretti da uomini troppo deboli, da donne troppo distratte.
L’amore non basta a sè stesso. Affonda, si ripiega. Ha bisogno di energie e nutrimento continui, e di che alimentarlo, di cosa, dove trovare le riserve di energie necessarie?
L’amore non basta a chi lo prova. È un sentimento che tutto chiede, che ti svuota. Come lo supporti? Te lo puoi permettere? Dove troverai di che essere abbastanza uomo, abbastanza forte, per resistere uno, dieci, cent’anni. Per trovare un modo diverso di dare, sempre adatto al momento.
L’amore non basta a chi lo riceve. Ha bisogno di companatico, di attenzioni e cure che si adattano, di comprensione e parole e atti, e adattamenti. E un milione di cose che non vengono dall’amore soltanto. L’amore inganna, con quel boato che fa e poi ti lascia quei vuoti senza spiegarti come tu possa riempirli.
L’amore non basta a salvarci. Eppure, prende tutto lo spazio e non ne rimane per altro. Si resta, così, incastrati, da questo amore che non basta e non c’è spazio per soluzioni, per ossigeno. Si muore, d’amore e mancanze. Si muore. E poi rimane solo un amore, gelido, pietrificato, una landa di occasioni mancate, di palloncini sgonfiati, di amori consumati, di amanti consumati.
L’amore non basta. Allora cos’altro può salvarci dal cinismo? Cos’altro può riscattarci da questo silenzio dove le cose non accadono, le distanze non si colmano. Dove io rimango qui, e tu lì e non ci capiremo mai. Dove mai saremo in grado di tessere quel legame, che anche non ci vedessimo mai più, io per sempre, tu per sempre, uniti da un contatto flebile ma innegabile.
L’amore non basta. Oggi lo so. Ma credimi, era facile credere il contrario, se tu avessi visto l’amore di cui parlo.