January 13, 2011

Due chiacchiere

Ci sono canzoni che hanno sempre ragione, come questa [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=IXdNnw99-Ic] Ci sono storie di me che pochi sanno. Altre che mi riposano nel cuore. Una riguarda questa canzone. Ci sono minuti sparsi qua e là nella Vita, attimi di contatto. Con sè stessi, come un filo conduttore che taglia una vita, che taglia via gli attimi vuoti ed esplode nel toccarsi dei momenti significativi di una esistenza. C’è che amo quello che faccio. Amo il mio lavoro. Amo le sfide intellettuali. C’è che amo passeggiare per Torino. C’è che sono un tesoro immenso tutti quei pomeriggi che negli anni ho accumulato, senza scopo, una birra, uno sguardo al cielo. A…

January 13, 2011

Sunshine Award: Eremo del viandante

La buona Maggie ha omaggiato questo blog di questo riconoscimento. E la ringrazio, mi fa piacere che qualcuno legga questo blog e i miei sfoghi, i miei tentativi di scrivere e la marea di baggianate che ci finiscono dentro. Cos’è il Sunshine Award? Un premio per blog che assomiglia ad una catena di Sant’Antonio. Chi lo riceve deve: – Ringraziare coloro che lo hanno premiato – Scrivere un post in cui spiega di che cosa si tratti – Indicare 12 4 blog che ritenga meritevoli – Inserire il link di ciascuno dei blog che ha scelto – Dirlo ai premiati Io non ne voglio indicare dodici ma un po’ di…

January 12, 2011

Si lavora, si ride, si scherza, si sbevazza. No, dormire, non si dorme.

http://punto-informatico.it/3052311/PI/News/india-sonno-mancato-dei-lavoratori-it.aspx Una ricerca scientifica sostiene che tra gli ingegneri informatici indiani dilaghi l’insonnia. A rischio soprattutto i più giovani. Tra i suggerimenti, programmi ad hoc per migliorare lo stile di vita E’ vero. Infatti non ho dormito stanotte. Ieri alle 9.30 al Poli, uscire alle 20.30. Andare a prendersi una bizza coi colleghi, essere tamponati, andare a prendersi una birra a La Piazza. Bel birrificio. Tornare a casa non dormire. E allora ti alzi, il PC, un commit sul repository alle 5.30 del mattino. E oggi 10.30 appuntamento, al Poli. Riunione al pomeriggio. Lì, sarà davvero dura restare svegli. Chissà, forse è la birra che mi da energia e toglie…

January 10, 2011

Un anno dopo

E’ passato un anno da quando scrivevo questo post. In piemontese, lingua che debbo assolutamente studiare, si dice che: Apres a la neuit a-i ven ‘l dí. (Dopo la notte ritorna il dì) E se la notte è passata, io attendo l’Alba.

January 9, 2011

Piccole soddisfazioni

Oggi sono riuscito a far funzionare l’autoradio della mia prima macchina utilizzando l’alimentatore di un vecchio PC e le casse di uno stereo. La cassetta nera, che aveva registrato Andrea, riparte da dove si era interrotta. “Paradise City”. Ora rimane solo da costruire un mobile per imballare il tutto. Ci sono voluti un po’ di tentativi: prima un vecchio alimentatore, probabilmente già rotto, che fa un filo di fumo. Poi qualche prova a vuoto prima di notare che un filo si era staccato da un connettore. E poi la i Guns. L’aggiunta di un deviatore per spegnere e accendere l’aggeggio e via. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=2OaJm-XlDv8] Poi mi arriva il PDF della versione…

January 9, 2011

Differenze

Adesso che l’autoradio non funziona, vago meno in macchina. A volte viaggio e sento i pensieri, li ascolto. Non c’è tanto silenzio come pensavo, anzi, i pensieri sembrano non confondersi nell’eco, rimangono chiari, non comprensibili, ma risuonano più limpidi. Si, sono ancora un ascoltatore interessato però, sai, dopo tanti strati fra me e loro, c’è una certa distanza. E’ una distanza soffice, a volte la scavalco. Mi torna in mente un viaggio. Solo i Dire straits, le loro parole a riempire gli spazi, non lasciarne di vuoto nel cuore. Come se riempendo le intercapedini potessi vivere in isolamento da paranoie, rivendicazione e desideri morenti. Sono grato ai Dire straits, per…

January 8, 2011

Inizio 2011

Dalle primissime ore ad adesso la mia percezione rimane immutata: quest’anno mi sta simpatico. 2011, credo in te. Ma ti tengo d’occhio. In questi giorni mi sono rintanato a Torino, ho lavorato ad un paio di progetti, ho passato l’aspirapolvere perfino. E ieri mi sono decisamente divertito. Che branco di scoppiati. Comunque in fondo vi voglio bene, non che ve lo meritiate, per inciso. Ma sono fatto così, generoso. Mi fa riflettere sul valore dei pregiudizi. Normalmente li considero uno strumento utilissimo: non metto la mano sul fuoco perché ho il pregiudizio che potrei scottarmi, sembra sensato no? Senza pregiudizi ripeteremmo gli stessi errori per tutta la vita. Solo che…

December 31, 2010

2010

Facciamo finta che i giorni capiscano i confini e proviamo a rinchiudere questo 2010. E’ stato un lungo periodo di purificazione. Mi sono scrollato di dosso tante cose e, in questo finire d’anno, capisco di doverne abbandonare tante altre. Mi porto dietro detriti che non mi danno alcun nutrimento. Solo qualcosa nel sacco, che così non sembri vuoto. Non ho bisogno di rassicurazioni, ma di fame. Il 2010 è stato un anno iniziato male, poi peggiorato e che in infine mi ha offerto il dono di realizzare. Non che sia piacevole quanto realizzato. Ma è necessario. E proseguiamo in questa cattiva mezza giornata di un anno che è quasi tutto…

December 29, 2010

Cristalli

Avrei voluto sapere dare forma alla felicità. Una forma in cui la felicità potesse rimanere. E invece ha rotto gli argini ed è andata via, tornata a rifugiarsi chissà dove, di modo che io debba di nuovo cercarla. Sai, avevo cucito con la pazienza di un baco da seta un luogo dove potessi vivere, l’avevo difeso irridendo ogni pericolo, facendo schermo di ogni lama che mi si agitava davanti. Certo della mia invincibilità. E avevo davvero vinto; te ne stavi lì, tutta quanta in un unico abbraccio, il mio. E aveva gli occhi liberi, con tutti quei pensieri e quell’Amore dentro. E poi sei scivolata via, come non potessi più…

December 29, 2010

Giorni

E’ questo il carattere dei giorni, questa impazienza che li strappa al calendario, li precipita alle spalle del presente in un  gioco a rimpiattino continuo di cui, perdonerete, mi sfugge il disegno. E così l’un l’altro ad inseguirsi, a provare a carpirsi i segreti. Io ho visto la nascita di un amore grandioso, io lo scoppio di una guerra civile, io la fine disperata di una setta giapponese. Chiacchiere da bar dei giorni. Rimane un sapore semi-amaro, l’insoddisfazione nascosta dietro al palato, un sussurro all’orecchio che svanisce nell’accenno di una risata. E’ solo questo? Io non lo credo. Io credo. Anche al senso dei giorni. E se il mondo ti…

December 29, 2010

Cattura

Sono stato catturato dall’arlecchino elettronico degli anni ’80, Alberto Camerini. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=kJKwhIBcu2s] [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=zDzieioM05g]    

December 27, 2010

Giorni

Una sera a chiacchierare da Brandy. Fare le sei parlando. Una sera a mangiare la fonduta da Dani, rivedere Bertu, Giorgio e Francesca. Un giorno andare all’Ikea. E poi giù di trapano, e “personalizza” i mobili con la sega. Un giorno ad inquadrare il poster dell’ultimo concerto dei Bloodyguns. Un giorno a scrivere sui muri “Was immer du tun kannst oder wovon du träumst – fange es an. In der Kühnheit liegt Genie, Macht und Magic.” (Qualsiasi cosa tu possa fare o di cui sogni comincia. L’audacia ha in sè Genio, Potere e Magia). Ogni giorno bisogna ricordarsi di alcuni concetti.

December 25, 2010

E’

Natale è mia zia che dice che mi vuole bene. E’ mia zia che ridendo dice che ha bevuto troppo (è di famiglia?). Il 2010 è un anno che porta delusioni, ne rovescia generose dosi sul tavolo. Ma il 2010 è anche l’anno in cui ho piantato Semi. Propositi per il nuovo anno: – Chiacchierare spesso fino alle sei del mattino – Collezionare memorabili sbronze – Realizzare un prototipo di projectional editor per EMF – Finire la prima stesura del mio primo romanzo – Innamorarsi follemente e senza ritegno alcuno – Rimandare ogni tendenza suicida di almeno un anno Il 2011 è l’anno in cui scopro qualcosa in più di me….

December 24, 2010

Verbi

Ieri sera abbiamo parlato fin quasi alle sei. Parlato, mi piace parlare. E mi piace fare il vin brulè. Una volta ogni inverno, e siamo al terzo inverno. Certe tradizioni nascono così. Come la tradizione di trovarsi con gli amici la notte della vigilia. Ricordo due anno fa a parlare al vecchio Clancy’s con Giulia. Avevo la febbre ma parlammo fino alle cinque. A volte bisogna sentirsi una sorta di dio e costruire il futuro in cui si abiterà. Costruire. Ognuno ha il suo verbo, questo è il mio. Costruire e Difendere. Ora torno a vedere la fine di “Alta fedeltà”. Un film maschile, come dice Valeria.

December 22, 2010

Violenza

Come praticamente ogni organizzazione il Politecnico aveva organizzato in questi giorni una piccola “festicciola” prima delle festività: due parole del Rettore, quattro panettoni, addirittura un brindisi. Una piccola celebrazione per ogni dipendente: dai bidelli, agli amministrativi, ai dottorandi, ai professori. Ogni componente di quella complessa macchina che è il Politecnico. Una quindici di persone sono venute, insultando, ad impedire che questa celebrazione ci fosse. Hanno avuto il microfono, spiegato le “loro ragioni”. Poi il Rettore ha provato a spiegare la sua posizione, interrotto qua e là dagli insulti di due o tre di questi studenti. Fra le altre cose hanno detto che la gente là dentro “stava a rimpinzarsi fino…

December 21, 2010

Per dire

Non che chi ha la colpa di avere un genitore Professore debba ritrovarsi preclusa questa possibilità. Però certe cose mi sembrano curiose: Alla Sapienza, Giacomo, 36 anni, figlio del rettore Luigi Frati, sta passando in questi giorni dal ruolo di professore associato a quello di ordinario. Le procedure formali sono andate in porto il 19 novembre e ha battuto 25 concorrenti (di cui 24 più anziani di lui). Appena in tempo per schivare l’approvazione del ddl. Giacomo Frati, dunque, sarà ordinario a Medicina, la stessa facoltà dove fino a poco tempo fa insegnava la madre e dove insegna anche la sorella Paola, ordinario, laureata in Giurisprudenza. Stessa facoltà di cui…

December 21, 2010

Chissà

Le passioni a volte sembrano così leggere, fatta di un misto di zucchero filato e aria, tanta aria. Tanto leggere da galleggiare e poi salire, salire su, fino al soffitto, e poi condensarsi lì, contro quella superficie così concreta. Arenarsi, rimanere lì, a farci venire la muffa sul soffitto. Chissà com’è che si sgretolano i sogni, che rumore fanno quando spariscono. Che ne è di quello che ci abbiamo messo dentro? Cos’è, cos’è che succede ai sogni di grandezza? A quelle che chiamavi le tue passioni, le ragioni che ti venivano a chiamare al mattino, ti alzano e ti porgevano una tazza di caffè. Perché un giorno ti svegli e ti accorgi di…

December 19, 2010

Le meraviglie della mentalità imprenditoriale

Esiste un servizio chiamato iDump4u: per 10$ chiamano il tuo partner, lo mollano per te, registrano il tutto e lo mettono su youtube. Però.     Mettermi in proprio è uno dei miei obiettivi, per questo sviluppare una adeguata mentalità imprenditoriale è fondamentale. Certi esempi sono semplicemente geniali.

December 19, 2010

E Misia

E Misia in quel libro. E le parole, e i pensieri. Quel dialogo fra me e me, a cavallo fra notte e risveglio, e ancora notte e svegliati. Quel riassumere la vita, sottolineare i punti critici, i punti di contatto fra me e una realtà che mi gratta via. E fatti forza, e fatti furbo, e resisti, e insisti. E quella continua a grattare. Che dopo un po’ viene il senso di ridicolo, forte, a riderti in faccia indicandoti mentre ti fai grattare via dalla vita. E che fai? Ridi anche se fa male, per non sentirti sciocco, cosí almeno diranno che hai autoironia, che sei un compagnone. Ti daranno…

December 16, 2010

Vorrei

Vorrei riappropiarmi della lentezza dei gesti, trovare gli spazi dove seminare e lasciare crescere le cose. Vivere con pazienza un lungo inverno, dove la fretta sia bandita. Ascoltare il rumore lieve, immaginato, di qualcosa che cresce e cambia forma, scegliendo i tempi, concedendosi pause, sguardi a ritroso, indecisioni. Poter aspettare che le cose accadano e non accadono. E accadono poi. Quando ho già spento la luce e sto dormendo. Vorrei vivere questo mondo, vorrei viverlo a questo modo. Come una vecchia roccia che sorride delle cose per cui i ragazzi si affannano. Spogliarmi di orologi, e ritrovare i battiti sotto le scarpe o nei cassetti che non apro. Raccoglierli uno ad uno…