You can never ever leave, without leaving a piece of youth – and our lives are forever changed, we will never be the same
Per ora attendo il contratto. E’ vacanza, lo so, e non c’è motivo per cui preoccuparmi. Lo so.
Che giorno comincerò? Che giorno partirò? Dove vivrò?
Non ho risposte ma sciolgo nodi, mentre qui piove e Torino si fa bella. Ma in fondo c’è sempre meno della mia gioventù e sempre meno dei miei amici a cui dire addio, per cui ogni bagaglio si fa più lieve. Accanto alla gioia per un’opportunità, l’euforia primordiale per una sfida, per il cambio totale d’orizzonte rimane una piccola malinconia, dovuta al fatto che andarsene da qui è sempre meno un vezzo, un gesto eccentrico, una scelta, diventa invece condizione sine qua non per vivere. E’ triste, mia Torino, chi ti ha tolto il respiro? Chi il coraggio? Cos’è rimasto a terra, per le tue vie strette e in quella larghe? Per le piazze e i lungo i fiumi?
Sciolgo nodi, e ti guardo di sfuggita. Quello che dovevamo dirci c’è lo siamo già detti. Cercherò i riflessi dei volti cari dove non li ho mai visti.