Ci sono così tante possibilità che non ha alcun senso avere paura.
È così semplice.
Solo che poi il coraggio lo devi imparare.
Io penso che alcune persone mi siano state di esempio.
L. che da sempre è in proprio.
C. che è tipo da chiudere una borsa, lasciare un biglietto e ricominciare una Vita, così. È uno di quelli che a volte pensi sia costretto con le spalle al muro, fottuto, in una parola. In quel momento preciso tira fuori un Joker dalla tasca della giacchetta di jeans, ti guarda e sorride. Un momento dopo ogni suo problema è sul pavimento, le mani strette intorno ai testicoli e si chiede cosa diavolo sia successo. Wildcard, bitches.
A. ha sempre avuto coraggio. In maniera estrema. Apparentemente la sua sembra incoscienza pura e semplice, invece a guardarci bene è arte. Solo che a lui riesce in maniera fottutamente naturale. Come se lui fosse a colori mentre tutti guardano le trasmissioni in bianco e nero. Non gli fa alcuna sforzo provare qualcosa di nuovo, rischiare. A me invece c’è sempre voluto uno sforzo non da poco, e casse di birre, per provare anche solo a seguirlo a distanza.
D. che prende e fa, e cambia paese, e compra una nuova chitarra. E non è che l’abbia mai visto davvero terrorizzato. Anche se dovrebbe, circondato da mezze teste fatte di idee atroci e raccapriccianti.
Ho avuto modelli e ispirazioni. Sono così orgoglioso di tutti loro. Sono la mia ricchezza.
L’ispirazione è la scintilla, che permette il resto.
Il resto è comprensione, attraverso il sudore e le sconfitte. Mi sono arreso mille volte. Ma ho sorriso e pensato a quella manica di bastardi mille e una. E quell’una farà la differenza.
Z.