Sta tutto lì. In quello spirito che a volte non sai dov’è ma c’è. Alla fine risolvi con una meta casuale, vai in un pub in valle dove suona qualcuno che conosce qualcuno che non hai capito neanche chi sia. Ma a te non te ne frega. Massi te ne vai a Bruino. Raccatti quel solito lurido alcolizzato che infesta il panorama del tuo alcolismo da più di un decennio. Ti raggiunge il Magnifico. C’è il buon, raro, Paul. Il gruppo non è male e scopriamo che qui hanno suonato pure i Bloodyguns. Torneremo, forse a primavera per sentirli, forse perchè una sera non avremo di meglio da fare. L’importante…
Serate a guardare 21 grammi
"E ora mi mangio cracker spalmati con il miele", sorridevo avanzando barcollante verso la cucina, il viso un poco bianco. Dano fa capolino dall’altra stanza per venirmi a dire “uao, la colazione del campione”. Si siede con tranquillittà su una sedia. Io intanto addento il primo cracker. Mastico lentamente, attento alla reazione del mio stomaco. Andrea ancora dorme di là in camera. Ricordo la convocazione del “Jamaican Rhum Comitee” scritta da me e lui al Dano che mi fa compagnia in questa colazione post sbornia. Con la presente intendiamo darle avviso ufficiale della delibera delcomitato che ha decretato quanto segue: Giovedì prossimo lei sarà tenuto a presentarsi presso l’abitazione dital…
Piovesse più spesso
In questo circolo perverso di illusioni, disillusioni, faticate reillusioni servono più mattine in cui piove e andando ascolti Via con me di Paolo Conte …via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri… via, via, neanche questo tempo grigio… poi passi a Last Kiss dei Pearl Jam. Comunque stamattina ho fatto richiesta di diventare socio A.I.C.A. (associazione italiana informatica e calcolo automatico) impegnandomi a: 1. Un costante impegno personale per aggiornarmi sugli sviluppi della informatica e del calcolo automatico nei settori che più direttamente riguardano la mia attività. 2. Esercitare tutta la mia competenza nello svolgimento dei miei compiti – quanto meno…
Serendipity
Cosa c’è di più bello di un uomo solo in un pub, con la sua birra, che parla ai propri difetti?
Un soffio di vita
Consiglio vivamente di leggervi quest’intervento: The Riot. Concordo appieno.
Io qui non parlo di politica
La politica è un ottimo modo per non andare d’accordo. Ho idee in contrasto con molti amici e conoscenti, le difendo ma se posso evito le discussioni perché per lo più ci si limita ad arroccarsi sulle proprie posizioni, incapaci di muoversi da queste. Solitamente si finisce per berciarsi acidità a vicenda. Però, proprio perchè amo questo mio Paese, non mi va proprio di pensare che il mio bel Piemonte o altre regioni possano ricevere rifiuti dalla Campania. Se una porzione della società non riesce a reagire quando l’immondizia arriva al primo piano quando lo farà? In tutti i settori, in tutti i campi stiamo assistendo alla deresponsabilizzazione ad ogni…
The Scoppiato Group Project: Dossier 2°
Riprende la serie, perchè possiate essere preparati quando incontrate i soggetti… Nome anagrafico: Valentina Nome in codice: Alf Nome GIUVIELLO: – Non assegnato – Segni particolari: Incredibilmente uguale ad Alf. Di tanto in tanto emette versi acuterrimi. Custodisce l’agente "Gongolozzo", attualmente sotto le mentite spoglie di nano da giardino, rendendone la psiche ancora più disturbata con continui travestimenti. Blog/sito: http://vegvalu.splinder.com/ —— Le puntate precedenti:La Scoppiata
I consigli dell’uomo di casa Fede
Dopo "scartavetrare fa schifo" ho l’orgoglio di dirvi che le mie ricerche mi hanno portato a comprendere che 3 etti di pasta condita col tonno sono troppi. O forse è che c’è poca birra ad accompagnarli. Si forse è quello.
Detto fra noi
…mia sorella non scrive male. Se glielo dite vi uccido. In senso figurato, certo… d’altronde sono un tipo dalle reazioni pacate no?
Appunti
Strange memories on this nervous night in Las Vegas. Five years later? Six? It seems like a lifetime, or at least a Main Era—the kind of peak that never comes again. San Francisco in the middle sixties was a very special time and place to be a part of. Maybe it meant something. Maybe not, in the long run . . . but no explanation, no mix of words or music or memories can touch that sense of knowing that you were there and alive in that corner of time and the world. Whatever it meant. . . . […] So now, less than five years later, you can go…
La Natura mal si piega al mio umore
Ho voglia di uscire, di andare ma la neve mi blocca in casa. Mi sento un animale in gabbia. Trapped under ice.
Report di fine anno (sono anch’io nella massa, fatemi spazio)
Può trattarsi di una vita o di un attimo. Per me è stato un secondo o forse un’ora, capita così, ti ritrovi senza stimoli nè prospettive immediate. Ti isoli, lasci che il tempo ti scorra sulla pelle senza lasciarlo entrare in te. Tutto fluisce attorno a te, i movimenti ti sembrano stranamente lenti, gli atti privi di scopo, non inclusi in un disegno. Meccaniche vuote, strategie trascurate. Un tempo mi capitava spesso, nel mezzo delle serate si spegnere tutte quelle luci, quel mio vociare, quella voglia di rincorrere la prossima pinta annaffiandola di battute volgari. Fermavo le risate ed i sorsi e pensavo. Mi estraniavo. Questa volta è stato diverso,…
L’adattarsi delle tradizioni
Il Natale in questi anni ha perso il suo fascino, il suo appeal. Quell’ansia di scartare regali, quella vigilia insonne… it’s gone baby. Quest’anno non li ho neanche aperti, li ho restituiti i regali. Lo ripongo quel fascino per quando ci sarà qualche bambino che scorrazzerà per casa. E dubito che sarò io, questo dannato Tempo ha imboccato un senso unico. Ma in questi giorni ho una mia tradizione, che condivido con le persone care. Gesti ripetuti negli anni, cui si intrecciano ricordi, si sovrappongono gli anni scorsi a quello attuale. La mia tradizione è la spesa per gli alcolici di capodanno. E’ un momento magico, colmo di entusiasmo, di…
You and me
Nello squallido paese valsusino dove m’è toccato di passar parte della mia vita c’è una gelateria: You and me. Quello è il posto dove avere sedic’anni e portarsi una fanciulla con la quale ti districhi fra la prima e la seconda base, raggiunta la quale festeggerai con gli amici facendo una colletta ed acquistando sigarette e qualche birra. Questa è la vita, il resto è una patetica imitazione. C’è troppo starsene seduti ad aspettare, me ne accuso anch’io. E così esco, magari è un giro senza senso di un’ora o meno. Ma scopro che a Santo Stefano nei paraggi è aperto solo lo You and me.
Grembiuli
Eravamo bambini assieme, ricordi quei grembiuli uguale che avevamo. Fianco a fianco, sempre. Tranne quando commettevo i miei sbagli, mi nascondevo dietro ai miei egoismi. Non abbiamo avuto le stesse possibilità, le nostre vite si sono allontanate, spinte da venti differenti. Mi manca quell’esserci vicini, sai. Ma oggi eri contento. Io a volte non lo trovo giusto ma che posso fare se non prendere ciò che mi viene dato e magari lottare un po’ di più. Con te così vicino al mio cuore, ora che fa freddo che… che a volte mi sembra di rivederci con quei grembiuli. Ci ricordi bambini? Io che non so più se sia importante sapere…
Lunghi marciapiedi
Una luce lanuginosa abbraccia il fondo della via, al di là di questo sole pallido in questa piccola via; è il modo di Torino di sussurarti. Cammino lentamente, non solo per riprendermi dall’ultima sbornia, è che voglio lasciare lo spazio alla città per insinuarsi dentro me. Passi lenti su lastroni di pietra spezzati, lisi. Per queste vie che si possono tramandare: erano tue, sono state nostre, son mie. Cammino lentamente per entrare nei muri, scivolare sotto alle vie, Torino sa farti parte di sè, lasciarti posto. Io questa città l’amo.
Orrore
Ieri ho mangiato al ristorante giapponese, stasera ho guardato l’uomo Puma (film del 1980, veramente disgustoso). Non so dire cosa sia stato peggio.
It’s so easy
testo senza sensoE’ così facile sbagliare.E’ così facile non fare nulla, disteso nel tuo giardino.E’ così semplice guardare dalla veranda quegli imbecilli che cadono per terra, che vorticano mentre tu dici di no alla birra che ti porge quella sgualdrina, quella che hai comprato al mercato con la promessa di una biglietto su una nave che non sballonzoli troppo. Fuori fa freddo e quando ti sdrai per terra il freddo ti penetra nella schiena. Ci sono cocci, qualcuno deve aver lasciato cadere una birra, io custodisco gelosamente la mia. Poi la sgolo, la butto. Fuori alla fine dei fatti si dura poco, ma ci si diverte un casino.
Ritorno (ma mica per scherzo come le altre volte, c’entra quasi ‘sto titolo)
Mi sorprendo a chiedermi quanti the abbiano concluso serate trascorse davanti a Friends, quante lattine di birre si siano accumulate ai piedi del cestino stracolmo. E’ ripresa la vita lisa, consumata ai bordi che facevo prima di lavorare. Eh si perchè in questi settimane ho finito di lavorare e sono stato stato a pisa qualche giorno, ospitato da una casa di gentili fanciulle. Proprio lì alla mitica Casa Burlacchini dove Giovanna ha ceduto a me e a Giorgì la "favela". Sabato grigliata in montagna, passaggi in macchine, cibo, compagnia. Tutto regalato. Vivere della generosità di qualcuno. Strano. Bello. Ma sono di nuovo qui. Dove stavo quando annoiato e curioso mi…
Generico bere
Ritorno da Catania, dalle lunghe passeggiate su e giù per via Etnea, le pause sedute in piazza Duomo, i momenti a respirare piazza dell’Università. Visitatela se vi riesce. Sentivo un’aria diversa che in altre città ma no, non aspettatevi di vedere qualcuno con il casco in testa o la cintura di sicurezza allacciata. La sera, l’impulso irresistibile mi ha portato in pellegrinaggio ad uno splendido pub. Ci andavo a cercare quel senso di familiarità diffusa che è atomizzata davanti ad ogni bancone del mondo, dove credo di sentirmi nel mio mondo. Un po’ è così. Mi ci muovo. Però alcuni pub, arredati con stile impeccabile, te li ritrovi un po’…