July 14, 2008

Bit-Life

Ho sempre desiderato creare un mondo fantastico. E renderlo capace di vivere secondo il suo gusto. Così in questi giorni ho iniziato a scrivere un "generatore di mondi", iniziando dalla geografia. Lo direste che per creare forme verosimili bisogna lavorare su sinusoidi, segnali, interpolazioni?

July 6, 2008

Non parole (Unworten?)

Parti fiducioso, per trovare te stesso specchiandoti in coloro che incontri. Piace pensare a cose che non sono. Lasciare i pensieri scivolare lungo la schiena, mescolarsi al sudore. Sentire odore di pesca dove non c’è.

June 28, 2008

Vagheggiamenti, profezie, guide d’onda

E’ stato un periodo emozional-autarchico. Nel senso che mi sono chiuso in me a  ricercare, ravanare. Rotto il cellulare, limitato internet, fuggito nella mia dacia. Mi sono rimesso quel tondino di ferro di quella fuga, di quel momento in cui io sono  tornato mentre una parte dello Spirito ha proseguito: ci si rincontra a volte in rimpianti sul fondo di botti di rovere, fra la polvere di libri rosicchiati, in pensieri mangiucchiati agli angoli. E mi piace pensare che mi ascolti, che dia retta alle mie ragioni. E se gli spiego che non è vero, come egli so sostenere, che non è la fuga ad esser fuga ma il vile…

June 18, 2008

Poggiare

Mi è caduto lo sguardo su un angolo della camera, qui a casa di mia madre. Anni fa stava un topolino, uno di quegli orridi pupazzetti di pochi centimetri che, davvero, non so perchè piacciano alle fanciulle. Diamine, sono davvero orribili. Fatto sta che mi era capitato in sorte di riceverne uno e di poggiarlo lì, di vedetta sui tempi che correvano, che io ero di fretta e andavo. Oggi mi sono ricordato di lui e mi sono accorto che s’è perso, ha abbandonato il suo posto, considerata conclusa la sua missione. Non sta più di guardia a quei tempi che mi stanno a cuore per contratto, che albergavano in…

June 13, 2008

Matricolari

Domani, sabato, da mane a sera ci troverete davanti al politecnico e ci sarà tanto vino… per i curiosi, venite a vedere.

June 10, 2008

Incontri

Non sapevo come iniziare, come riprendere il discorso; non trovavo le parole e quindi dapprima tacqui. Mi sedetti sulla panchina a fianco della tua, un paio di metri a separarle. Mi rifuggiaia in quelle prime norme d’educazione che m’avevi donato e trovai di conseguenza le prime parole che furono: “Come stai?”. “Bene” risposi, “e tu? Ti trovo invecchiato”. Non me l’aspettavo, lo ammetto per cui mi ci volle un poco per controbattere “senti un po’… sono passati vent’anni e lo sai che il tempo sa fare un lavoro paziente, continuo. Ti mordicchia con pazienza, chi può farci nulla. E comunque anche tu sai, non mi sembri un fiore”. Ma tu…

June 4, 2008

Strano profumo

Tu si che sei speciale, ti invidio sempre un po’ Vasco in cassetta, noi ubriachi in macchina. La punto rossa ha quello strano odore che nessuno sa spiegare. Ciao Laso, che fine hai fatto? Ci si ribecca ancora? L’ultima volta ubriaco al ristorante che in mutande mi tiravi una scarpa… tutto è uguale. Lo faremo mai quel coast-to-coast? Io darei un braccio per farlo, magari non uno dei miei ma diamine, ci sto. Ditemi quando e me ne fotto di tutto. Sono poche le cose che contano e se mi venite a chiamare ci sono. Sempre. Ora è il signor Kronenbourg che chiama, forse solo la maschera di uno di…

June 3, 2008

Parole e vicoli

Il tempo se ne va ed io non ho fatto niente;il tempo se ne ritorna,ed io non faccio niente Cantavi per le strade, nei vicoli della Bologna medievale. Ed io sono un po’ con te, fratello che m’hai preceduto. Torno ad essere Vagantes. Dal mercoledì che c’è riunione e pronuncio certo le parole "tornerò a casa presto", il giorno dopo devo sbrigare delle pratiche all’ufficio Erasmus. All’uscita, dopo la birra offerta dal gestore, allo scoccare delle cinque le gambe mi cedono sull’uscio. E di nuovo a casa di Carmine, a volte la notte non basta e la si prolunga al mattino. Via verso l’università, Marco che mi offre Marsala a…

May 25, 2008

Un desiderio e poi il lago

Anch’io ce l’ho un desiderio: vorrei capire per cosa piangi e per cosa sorridi, l’origine di un tuo sospiro. Vorrei fare a metà, essere ciò che tiri fuori dal cassetto quando fa freddo o qualcosa ti fa paura. Così infinitamente vicino che possa confondere ciò che so con ciò che so senza saperlo. Smettere infine di flagellare col mio metro, battere ogni spazio e fruscio di giudizi e pensieri. Vorrei arrichirmi dei vostri di pensieri, diventarne tanto ricco da potermi spogliare di me. Me ne andrei nel bosco, seguirei una diramazione che rifugge il sentiero principale, continuerei fiutando la terra per capire dove sia più sconsolata. Raggiunto quel punto mi…

May 19, 2008

Strati

Stasera Clancy’s. Tornare a Rivoli, affrontare le curve che conosci, il solito fare stratificato e confermato dal tempo. Incontrare Daniela, starsi a contare le vite dandogli i nomi delle persone con cui le hai conosciute. Quel bacio saffico sotto a quell’albero, nella Clio parcheggiata malamente ad invadere spazi non suoi. Io c’ero. E in quel rifugio, e nel rifugiarsi in parchi. E tutti quei nomi. E Giulia, e le sue amiche. E Carmine dentro a quel Clancy’s, un pub vecchio a restaurarsi, a darsi quell’immagine di luogo capace di scivolare sopra al tempo. C’ero e c’ero troppe volte. Altra Bass, vorrei, a scorrermi nelle vene, a ricucire fili. C’ero sulle…

May 18, 2008

The Scoppiato Group Project: Dossier 4°

In questa galleria (degli onori? Degli orrori?) un nuovo "essere" si guadagna il suo posto: Nome anagrafico: Maria Teresa (più verosimilmente: Maria Peppa) Nome in codice: Peppozza, l’ammaestratrice di orsi bruni Nome GIUVIELLO: – Non assegnato – (ma ci starebbe bene Finezzamente) Segni particolari: Oddio… volgarità sconvolgente, tracce di attività cerebrale minori di quelle di sodio in una bottiglia d’acqua di nota marca. Urticante balengaggine a nastro roteante. Umoralità, acidità, allegria in mix casuale. Blog/sito: – non pervenuto – Consiglio di ripassare le puntate precedenti:La scoppiataAlf Giorgì

May 17, 2008

Sai che non lo so

Innanzitutto se non hai come amico Claudio, ci perdi. E’ inutile, son privilegi. Quattro chiacchiere giù a Rosta, birra e birra e birra. E’ un ottimo, vero discepolo di Gino. Poi della cuscinata non ho più parlato ma… in attesa di qualche foto, è stata una figata. Con noi a vendere cuscini & sangria… Da ieri poi Giulia è finita fra le grinfie dei goliardi della Sacra Vola del Toson d’Oro… Invece sabato prossimo si pensava con il già definito ottimo Claudio di fare una notte in tenda a bere e fumare (chi ha detto fumare? Vergogna!). Ho già detto bere? Cazzeggiare da gran minchioni etc etc cosa aperta a…

May 14, 2008

Il giorno

Che vuoi dirmi con lo sguardo acquoso che si riposa nel pomeriggio limpido, che mi vuoi dire con quello startene sdraiata sulla coperta, tempestata di fantasie e colori persi nella stoffa. Stai lì a dirmi, a sussurarmi che non ci sei, non esisti. Non m’importa, non bado a questo genere di dettagli. Io ho il giorno tutto per me. Per chi c’è e per chi non c’è.

May 7, 2008

Piombo

I vapori del piombo possono fermartisi lì. Ieri abbiamo fuso e firmato le placche. E si dirà:"Und wenn sie nicht gestorben sind, dann leben sie noch heute".

May 6, 2008

Voglio?

Voglio diventare un vecchio signore rompicoglioni. Smettere di fare casino in casa di modo da potermi lamentare della vicina che alle tre tiene la tele a tutto volume… visto che mi capita di fare rumori alle quattro per ora non ho il diritto di lamentarmi… ma l’acquisirò e spenderò tutto il tempo che mi avanzerà dallo stare a monitorare l’avanzata dei lavori pubblici (e tutte le altre incombenze da vecchio rompicoglioni) a lamentarmi. Oh si. E pare un abbozzo di learning agreement stia comparendo: non traduco manco i titoli dei corsi, li scelgo a caso. In fondo credo lui ne sappia più di me. Sarà strano dimentcarsi di sè stessi….

May 2, 2008

Quisquillie

Tecnicamente deovrei studiare tedesco, fare il learning agreement e alcune dozzine di altre incombenze non rimandabili. Però, se ci guardi bene capisci che è l’aria a chiederti di stare alla finestra a cantare Take me home, country roads. Ieri una bella serata in Goliardia. Si inizia alle nove di sera, si finisce all’una del giorno seguente. Marco ed Elena prendono un gelato, il vortice di alcol in attesa di assimilazione mi invita a limitarmi ad osservare. Country roads, take me homeTo the place I belongWest virginia, mountain mommaTake me home, country roads Ma poi Giorgì tornerà dalla Russia? Mah… Ma me lo promettete che saprò viaggiare senza imparare a farlo…

April 28, 2008

Della morte

Domani è il compleanno di una persona a me carissima. Auguri. Domani è l’anniversario della morte di un ragazzo, Sergio Ramelli. Uno studente delle superiori che ebbe il torto di dire quanto fosse sbagliata la violenza delle BR in un periodo in cui certi ragazzi andavano in giro a bande di venti, trenta gridando che non era reato ammazzare un fascista. Dopo quel giorno cantavano nei loro cortei: "Tutti i fascisti / come Ramelli / con una riga rossa / tra i capelli". C’era chi era tanto convinto di avere ragione che considerava la violenza un piccolo prezzo da pagare o meglio neanche un prezzo ma un premio. State sempre…

April 27, 2008

Io sono bravo. Io lo sospettavo, voi lo sapevate?

Altro che guardarti inciampare in parole di seta, svolgere riccioli già sciolti, cercare quarti di luna in pomeriggi ciechi. E’ che non ce n’è, non ce n’è… il problema è solo trovare i sensi, i profumi. Intensità laddove ritraevi lo sguardo annoiato. E’ che mio padre si sdraiava sul divano ed ora ci sono io ad annoiarmi guardando macchine che corrono in cerchio. E’ che per questo Toro non è ancora l’anno buono. Poi incontro un’altra vicina. Entra dopo di me, l’aspetto per non farle perdere l’ascensore. Pelliccia nera, pesante, a sfidare questo primo calore. Frasi mordicchiate e lasciate lì, "ma vive nel palazzo?" – chiede. "Si", rispondo. Poi più…

April 16, 2008

Un punto

Così magari capita che l’appello è alle 8.30 e tu passi alle 16.30, pazienza. Davanti al palazzo incontri quella vicina che, beh, non perde occasioni per rompere i coglioni. Quella che si lamenta per il rumore che fai alle nove ed un quarto di sera. E si mette a parlarti. Di un marito che è lì accanto e non sa più trovare l’ascensore nel palazzo (Alzhaimer), di un figlio morto a vent’anni, di un medico che ti chiede centocinquanta euro ad ogni incontro. Di una vita di sacrifici per arrivare qui, a quest’adesso. Ti guarda. Ma che cosa puoi dire, che cosa puoi rispondere? Cerchi di crescere, di continuare e…