Tra poco andrò a dormire, una serie di circostanze mi ha privato, con svagata diversità, del riposo dei giusti. Tra poco andrò a dormire e penserò ai simboli che mi devo legare al naso per ricordarmi le cose. Ed invece poi finisco comunque col darle per scontate. E i simboli servono solo a registrare buoni proposiyi e successivi fallimenti. Penserò alle decisioni e al loro duplice aspetto: così leggere e così pesanti. Così pesanti per i loro effetti che si trascinano anche quando le situazioni in cui sono state prese si sono tramutate, ossidate, marcite, rinate a nuova vita. Eppure il mondo attuale rimane legato o forse costituito da un…
Consigli di lettura
Sto leggendo da un po’ di tempo questo blog e vi consiglio di darci un’occhiata: http://littleluthien.iobloggo.com
Non-racconto di un viaggio
Venerdì sera dopo la cena di classe sono tornato a casa. L’alcol, l’emozione, la luce che filtra. Poche ore di sonno. E poi lì, al posto di guida, un lungo nastro d’asfalto da srotolare. Un viaggio ed i suoi chilometri. Come fosse una piccola vita auto-racchiusa. Parto. Imboccata l’autostrada il navigatore mi invita a dimenticarmi di tutto e proseguire per quasi 500km prima della prima svolta. E però penso ben poco mentre guido. Curiosamente rimango lì incapace di uscire dai confini di quella vita autocontenuta di cui dicevo. E le ore passano, durante quella sfida fra me, il volante e la mia attenzione. A la guerre comme a la guerre….
direi
Che l’iPad non mi dispiace.
Hitchrider
Sebbene si possa vivere senza birra, io mi chiedo, che vita sarebbe senza una birra con un amico? Lì a parlare di viaggi. E poi partirò. Solo. A disperdere i chilometri con le mie risate. A ritrovarmi, da qualche parte, a bordo strada. La mia voglia di vivere, il mio entusiasmo a chiedermi un passaggio. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=WlnFleSasSs&hl=it_IT&fs=1&] I don’t wanna be a pinhead no more. I just met a nurse that I could go for. I don’t wanna be a pinhead no more. I just met a nurse that I could go for. D-U-M-B Everyone’s accusing me!
E ieri ho messo una vecchia camicia. E nel taschino è spuntato lui. La timbratura riporta il 26 maggio 1999. Chissà com’era quel giorno, chissà cosa immaginavo di me, cosa desideravo per il mio futuro.
Terrazze
Monica mi ha regalato una bistecchiera. Grazie Monica. E quindi una veloce cena in quel di Rivoli, al Bisogno (un vinello bianco fresco ed infido). Vale è per qualche giorno qui e passa a trovarci. Grazie Vale. Per poi Torino, via Giordano Bruno. Cla ed il cane a passeggio. Arvin migliora. Grazie Arvin. Poi la terrazza lassù in alto, Claudio e Marina che hanno preparato birre in fresco, cocktail, snack a volontà. Le noccioline avvolte in uno strato di paprika. Grazie Claudio e Marina. Successi anni ’80, ’90. Esempi tragici di canzoni da dimenticare: Sabrina Salerno, Malgioglio, Ambra. Ma non solo per fortuna :) Un branco… indefinibile. Claudio poi ha…
Talvolta
Talvolta mi sento un marinaio. Sarà che cammino e ondeggio di qua e di là. Sarà che guardo tutto e niente poi davvero. Che poi il caldo, la testa in cui frullano birra, e la mancata voglia di svegliarsi davvero. Sarà che sono un marinaio perché ogni tanto c’ho questa voglia di tagliar gomene, di andarmene dai porti. Non che disprezzi le gioie delle taverne, è che fatto il mio tempo mi piace lasciare un ricordo commosso nell’oste e riprendere il mare. Talvolta mi sento un marinaio che se ne sta meglio in mare che a manovrare per entrare in porto. L’esilarante velocità con cui si sobbalza fra le onde,…
Strade
Quando incontri una strada io credo dovresti essere grato. Che tu decida di imboccarla o meno. Una strada è sempre un gesto di generosità nei tuoi confronti.
Condivido
http://littleluthien.iobloggo.com/203/voglio-vivere-cosi Perchè, di fronte al sole, mi viene da pensare che ogni bivio sbagliato, ogni chiodo calpestato e conficcato sotto pelle, ogni sbaglio compiuto, sono ciò che ci conduce al gran finale.
Massì
Massì massì, lascia scorrere il tempo e tutto il resto. Lasciami salire sul Frecciarossa e andare in trasferta. Vediamo com’è questa edizione della Whymca. Lasciami il sole a progettere questa edizione del GrigliaThon. Lasciami sfuggire i pensieri ed i ricordi. Ed i giorni che passano e filano distanze fra me e i vari momenti. Fra me e le stanze, le vie e gli anfratti in cui mi sono protetto da un mondo rumoroso. Quanti me stesso felici che mi mancano. E il resto ovviamente. E e e… E il giorno se ne va. Io resto qua, a pensare ancora un poco. In fondo ci sono me persi per strada che…
Ecco
Questo è un vecchio post che mi piace: http://eremodelviandante.wordpress.com/2008/05/
Sottili differenze
Penso ci sia una sottile differenza fra l’apatia e la forte sicurezza con cui si affronta la vita, senza preoccuparsene troppo. Molte persone in questo periodo mi hanno detto apertamente quanto io sembrassi depresso e quanto… fosse strano vedere me privo di energie. Malinconico e nostalgico, questo si, non visibile a tutti ma c’è sempre. Ma abbastanza testardo da provarci ancora. Abbastanza determinato. Sono differenze che da dentro è difficile vedere, sembra tutto ragionevole, tutto conforme al solito andamento. E lo so di essere lunatico. Il mio umore fluttua. Epperò ti dicono che tu di solito, in un modo o nell’altro, sprizzi energia. Ti fai trascinare da te stesso. Per…
Alla fine
Temo di sentirmi come il vento e le foglie eterne di alberi radicati in secoli di prati. Così con la birra e Mio fratello è figlio unico così con te che ascoltavi Gente che spera e la musica mentre dormivi, chissà poi come facevi. Chissà poi come facevo io! Così tanti tempi e modi di essere, di ridere, di bere, di pensare il futuro. E poi c’ha stupiti tutti. Ma lentamente, a modo suo. Un po’ troppo lentamente per i miei gusti, io vado di fretta. Eppure sono ancora qui fermo. Che ci faccio poi? Che le persone attorno a me, le sere, i volti si sono dileguati come vapore….
Potrei
Potrei dirlo in altre parole ma poi la verità spogliata è che mi sono rotto. Forse mi sono soffocato in prospettive immediate. Cose da fare ora. Per mesi. Ci stava. Ora mi mancano prospettive allargate, ispiranti. Sogni forse. Trovo soffocanti le situazioni, le persone e me stesso. Ho bisogno di orizzonti. Di vomitare via tutto fino a decidermi a darmi una pulita.
Old times
I want to leave. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=U_nvvBWGbro&hl=it_IT&fs=1&] I want to live.
Immaginate
Questa immagine rappresenta un mondo fantastico, generato attraverso un software:
Una storia di pensieri
Gli altri mi chiamano in modo diverso ma quando io penso a me stesso mi chiamo Solitudine. Vivo qui, fra i pensieri. E ripenso agli avvenimenti, alle emozioni passate. Le ricucio e mangio a grossi bocconi. Non mi sembrano mai abbastanza. Ed io ripenso ed ancora, riprendendo stralci abbandonati qua e là. Torno a quell’albero e vi trovo le parole masticate e abbandonate lì mesi prima. Riprendo. Progressi pochi, distribuiti negli anni. Lentamente. A volte non sembra entusiasmante. Ci vuole pazienza. Ed intanto coltivo i nomi che crescano, si rafforzano e poi evolvono. I miei nomi, i nomi che do alle cose. Rifletto e viaggio. Cerco emozioni che faciano compagnia…
Questa settimana
Preparativi per la laurea del Capo. Giorgì che viene al Poli, Cinzia che lavora anche lei lì. Sacra Birra: esplorazione in vista della prossima settimana. Lavoro al poli: riunioni, presentazioni, incontri coi tesisti, dialoghi con i colleghi ed i prof. Leggere tanto, leggere taaantooooooooooooooo. Boh, mi ascolto questa: [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=wQooMd63uU4&hl=it_IT&fs=1&] perché è molto meglio così che studiare per l’esame di stato. E poi mica posso diventare Ingegnere per davvero, mi farebbe impressione. Che già così ti chiamano “Ingegner Tomassetti”. E vabbè, ma non facciamolo sapere, parla piano che se qualcuno ti sente? E intanto c’è chi pensa al ritorno a casa, alla vita che va avanti… eh… divertitevi Erasmus di tutto…
Parole degne di nota
Un amico australiano scrive queste parole: “Uni can be the worst 4 yrs of your life, or the best 7” Grande David, come sempre.