Ho aperto la finestra, ho lasciato entrare l’aria ma non le ho dato ascolto.
Mi sono seduto, e ho preso uno specchio. Ho contato le immagini che vedevo riflesse.
Ho avvertito la strada percorsa, dietro di me. Non gli ho dato peso, ma so che rimane lì, da qualche parte, a riprova delle possibilità di raccogliere i pezzi, uno ad uno, a riprova di abilità che potrebbero tornarmi utili.
Sai, non importa, davvero.
Mi sono vestito e sono uscito, dove c’è un battito, lento e forte.