Ho aggiornato la pagina dei miei post preferiti aggiungendo la lista del 2009:
- Un giardino chiamato mondo (che titolo orribile)
- Graffi
- E…
- Alla sera poi uno dorme e così parla a casaccio. Le dita cascano a caso loro. Io intanto bevo, mica ci combatto. Come dire, mi faccio gli affari miei, scrivessero quel che vogliono.
Il 2009 è stato un anno intenso, e questo vuol dire che ha vibrato nei mesi successivi, che, confondendosi, sono diventati anni.
E’ stato un anno meraviglioso. E difficile.
Io quell’anno ho incontrato per davvero un Lupo, lì fra le neve, vicino ad Hadiko. Mi ha guardato e poi ho deciso. Da lì, tutto il resto.
Quel Lupo lo ringrazierei, ma mi direbbe di lasciar stare, era suo dovere essere lì.
Il 2009 è uno di quegli anni che fa lo sbruffone con gli altri anni, gli chiede “e tu?”.
Il 2010 se n’è andato. E mica giù tutto d’un colpo.
Il 2011 è scivolato fino a Luglio.
Certe forme, certi colori diventano leggende, fiabe trasfigurate. Mi dispiace. Perché a sentimenti ed esperienze io porto rispetto. E i ricordi sempre qui, stretti.
E ora?
Annuso l’aria, non sento nulla, continuo a camminare.