No. Quanti schemi ci sono, quanti modi predefiniti, quante strategie di felicità.
È curioso, sai, come cerchiamo di trovare un modo di incastrare le nostre vite dentro a questi schemi per lamentarci poi di ogni deviazione, di ogni strusciare lungo i bordi di questa Vita che scalcia e ci ricorda che è più viva di quanto sappiamo gestire. Lasciala fare. Abbi un briciolo di fiducia, pensa che la fuori c’è un universo che sotto sotto ha un suo senso di decenza e abbastanza curiosità da volerci coinvolgere in giorni luminosi.
E comunque oggi ho fatto le mie prime esercitazioni di laboratorio. Molto divertente. Ah, il sarcasmo sui discenti, ah le spiegazioni, la condivisione. Cavolo, avrai fatto altre dieci ore! Passerà presto e io mi godo questa sensazione. Poi ho lavorato, alle sei sono andato a casa. Stasera ho guardato “whatever works”. E c’è più oggi di quanto ci riesca di vedere, no?
Che poi sull’ascensore stamattina ho beccato la vicina: ingegnera sposata con un ingegnere. Mi ha chiesto come stavo e io le ho detto che stavo bene, e che oggi avevo la mia prima esercitazione. Mi ha fatto due volte in bocca in al lupo. Ecco, vedi? Ci sono cose che succedono. Piccole piccole. Ma ci sono, ecco.
Poi magari hai fiducia in qualcuno che ti dice che metropolitana devi prendere, e dove…ti fidi proprio, bisogna ammetterlo :-) anche di una persona che ti potrebbe facilmente mandare fuori strada (conoscendola)^^.
Siamo arrivati, ho fatto bene a fidarmi :)