Sinceramente io in questa storia c’entravo poco o nulla. Ho semplicemente osservato come le persone si comportassero nei miei confronti e mi sono fatto un’idea più precisa. Senza odiare nessuno, semplicemente traendo le mie personali conclusioni. Poi altre rivelazioni che spostano di quasi nulla il giudizio che mi ero fatto. Check. E mi vuoi cancellare da facebook, eh, sarà dura, ma ci berrò su. E scrivi un bell’intervento per insultarmi, supportata dalla tua claque, e va bene: Ipocrita lettore Quanto a lungo ti sei riempito la bocca e le intenzioni della mia felicità – e ti sei vantato, tronfio di spenderci pensieri e speranze, molto più che per te stesso. Tu…
Film
Girava la voce, falsa, che oggi fosse uno dei giorni del futuro visitati dalla De Lorean di Ritorno al futuro. E invece bisognerà aspettare il 2015. Il primo o secondo anno in cui andavo all’università andai al cinema con la ragazza con cui stavo allora, Francesca, a vedere l’appartamento spagnolo. Un film che racconto di un gruppo di Erasmus a Barcellona. E pensavo che in Erasmus non sarei partito mai. Poi quel film l’ho visto in Erasmus, con i miei compagni di avventura. E da qualche tempo cercavo il seguito, Bambole russe, per vederlo con amici che erano stati anch’essi in Erasmus. Ora l’ho trovato ma con uno di quegli…
Com’era?
Com’era già che si diceva… aspetta… ora ricordo: CHECK
Bagagli e passaggi
E negli occhi, là rimangono ad un qualche livello, le immagini che corrono veloci di piccole stazioni ferroviarie col nome sbiadito. E l’agave col suo fiore che si tende cocciuto. È con bagaglio che viaggio. Etereo e incostante quanto gli pare, quando gli va. E così attraversi i passaggi. Ti ritrovi al pub con Ciube, Giorgì, Alf. Rivederli tutti al tavolo. Parlare, bere. È uno di quei momenti che mi rendono felice e mi portano a riflettere. Persone di cristallo, raccolte qua e là come conchiglie sulla spiaggia. Ciube e il suo stile preso qua e là nel mondo, il caffè con il latte di mandorla ed il ghiaccio. Alf…
L’imprevedibilità dell’essere
Riccardo alternava la capacità di rimanere deluso ad un più salutare menefreghismo post-adolescenziale. Uno di quelli da professionisti. Così un giorno scatenava la sua inflessibilità su sè stesso e la scarsa capacità di portare a termine ogni attività, sulla vicina di banco e le sue discutibili idee in fatto di moralità e l’allenatore della sua squadra che si ostinava con lo schierare due mezzepunte in una formazione che non poteva evidentemente permettersele. Un altro giorno era invece in grado di perdonare ogni disarmonia alla chitarra dei Ramones, ogni sguardo non restituito da una bella passante, ogni giorno preso a prestito dal tempo e mai più tornato. Riccardo si alzava ogni…
Paul, Riccardo ed un saluto a Giugno
Con il buon Paul vorremmo lavorare ad una cosa. E provo a buttar giù qualcosa. Perchè è Giugno che finisce e a volte le cose si distraggono. Perchè è il caso di vedere gli angoli ed i parchi, oltre ai pub ed i sentieri. Riccardo si trovava a spendere anche quel pomeriggio attorno all’ombelico della propri esistenza. Gli stessi pensieri. Lo stesso deserto spopolato. Una galleria un tempo viva e poi abbandonata. Riccardo ed il suo orecchio fino si trovavano bene lì ad ascoltare echi flebili di stelle lontane e talora spente. Marco, il parco e le sue risate, Alessandra e quello sguardo dolce, di chi ancora non conosci. Riccardo…
Vecchi piemontesi
Ieri degli zingari mi hanno rubato l’iphone all’interno del dipartimento di automatica ed informatica. Poche ore dopo sono arrivate delle valutazioni non esattamente esaltanti su un lavoro cui avevo partecipato. E allora ti siedi alla scrivania, sorridi e torni a concentrarti. Con calma, quasi con gioia che la Vita ti ponga delle sfide, alla tua pazienza alla tua capacità di reazione. E io ripenso ad una scena vista anni fa. Il giorno che l’acqua dell’alluvione che produsse danni enormi in questo bel Piemonte stava iniziando a ritirarsi registrarono un intervista a due vecchi piemontesi che avevano perso il frutto del lavoro di una vita. Quei due vecchietti erano lì quel…
Simboli e decisioni
Tra poco andrò a dormire, una serie di circostanze mi ha privato, con svagata diversità, del riposo dei giusti. Tra poco andrò a dormire e penserò ai simboli che mi devo legare al naso per ricordarmi le cose. Ed invece poi finisco comunque col darle per scontate. E i simboli servono solo a registrare buoni proposiyi e successivi fallimenti. Penserò alle decisioni e al loro duplice aspetto: così leggere e così pesanti. Così pesanti per i loro effetti che si trascinano anche quando le situazioni in cui sono state prese si sono tramutate, ossidate, marcite, rinate a nuova vita. Eppure il mondo attuale rimane legato o forse costituito da un…
Consigli di lettura
Sto leggendo da un po’ di tempo questo blog e vi consiglio di darci un’occhiata: http://littleluthien.iobloggo.com
Non-racconto di un viaggio
Venerdì sera dopo la cena di classe sono tornato a casa. L’alcol, l’emozione, la luce che filtra. Poche ore di sonno. E poi lì, al posto di guida, un lungo nastro d’asfalto da srotolare. Un viaggio ed i suoi chilometri. Come fosse una piccola vita auto-racchiusa. Parto. Imboccata l’autostrada il navigatore mi invita a dimenticarmi di tutto e proseguire per quasi 500km prima della prima svolta. E però penso ben poco mentre guido. Curiosamente rimango lì incapace di uscire dai confini di quella vita autocontenuta di cui dicevo. E le ore passano, durante quella sfida fra me, il volante e la mia attenzione. A la guerre comme a la guerre….
direi
Che l’iPad non mi dispiace.
Hitchrider
Sebbene si possa vivere senza birra, io mi chiedo, che vita sarebbe senza una birra con un amico? Lì a parlare di viaggi. E poi partirò. Solo. A disperdere i chilometri con le mie risate. A ritrovarmi, da qualche parte, a bordo strada. La mia voglia di vivere, il mio entusiasmo a chiedermi un passaggio. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=WlnFleSasSs&hl=it_IT&fs=1&] I don’t wanna be a pinhead no more. I just met a nurse that I could go for. I don’t wanna be a pinhead no more. I just met a nurse that I could go for. D-U-M-B Everyone’s accusing me!
E ieri ho messo una vecchia camicia. E nel taschino è spuntato lui. La timbratura riporta il 26 maggio 1999. Chissà com’era quel giorno, chissà cosa immaginavo di me, cosa desideravo per il mio futuro.
Terrazze
Monica mi ha regalato una bistecchiera. Grazie Monica. E quindi una veloce cena in quel di Rivoli, al Bisogno (un vinello bianco fresco ed infido). Vale è per qualche giorno qui e passa a trovarci. Grazie Vale. Per poi Torino, via Giordano Bruno. Cla ed il cane a passeggio. Arvin migliora. Grazie Arvin. Poi la terrazza lassù in alto, Claudio e Marina che hanno preparato birre in fresco, cocktail, snack a volontà. Le noccioline avvolte in uno strato di paprika. Grazie Claudio e Marina. Successi anni ’80, ’90. Esempi tragici di canzoni da dimenticare: Sabrina Salerno, Malgioglio, Ambra. Ma non solo per fortuna :) Un branco… indefinibile. Claudio poi ha…
Talvolta
Talvolta mi sento un marinaio. Sarà che cammino e ondeggio di qua e di là. Sarà che guardo tutto e niente poi davvero. Che poi il caldo, la testa in cui frullano birra, e la mancata voglia di svegliarsi davvero. Sarà che sono un marinaio perché ogni tanto c’ho questa voglia di tagliar gomene, di andarmene dai porti. Non che disprezzi le gioie delle taverne, è che fatto il mio tempo mi piace lasciare un ricordo commosso nell’oste e riprendere il mare. Talvolta mi sento un marinaio che se ne sta meglio in mare che a manovrare per entrare in porto. L’esilarante velocità con cui si sobbalza fra le onde,…
Strade
Quando incontri una strada io credo dovresti essere grato. Che tu decida di imboccarla o meno. Una strada è sempre un gesto di generosità nei tuoi confronti.
Condivido
http://littleluthien.iobloggo.com/203/voglio-vivere-cosi Perchè, di fronte al sole, mi viene da pensare che ogni bivio sbagliato, ogni chiodo calpestato e conficcato sotto pelle, ogni sbaglio compiuto, sono ciò che ci conduce al gran finale.
Massì
Massì massì, lascia scorrere il tempo e tutto il resto. Lasciami salire sul Frecciarossa e andare in trasferta. Vediamo com’è questa edizione della Whymca. Lasciami il sole a progettere questa edizione del GrigliaThon. Lasciami sfuggire i pensieri ed i ricordi. Ed i giorni che passano e filano distanze fra me e i vari momenti. Fra me e le stanze, le vie e gli anfratti in cui mi sono protetto da un mondo rumoroso. Quanti me stesso felici che mi mancano. E il resto ovviamente. E e e… E il giorno se ne va. Io resto qua, a pensare ancora un poco. In fondo ci sono me persi per strada che…
Ecco
Questo è un vecchio post che mi piace: http://eremodelviandante.wordpress.com/2008/05/
Sottili differenze
Penso ci sia una sottile differenza fra l’apatia e la forte sicurezza con cui si affronta la vita, senza preoccuparsene troppo. Molte persone in questo periodo mi hanno detto apertamente quanto io sembrassi depresso e quanto… fosse strano vedere me privo di energie. Malinconico e nostalgico, questo si, non visibile a tutti ma c’è sempre. Ma abbastanza testardo da provarci ancora. Abbastanza determinato. Sono differenze che da dentro è difficile vedere, sembra tutto ragionevole, tutto conforme al solito andamento. E lo so di essere lunatico. Il mio umore fluttua. Epperò ti dicono che tu di solito, in un modo o nell’altro, sprizzi energia. Ti fai trascinare da te stesso. Per…