Cosa mai puoi cercare fra le vecchie foto di un album. Sembra sgorgare una felicità assoluta, mai esistita. Sorrisi e sorrisi. Sorrisi che rivelano il loro lato macabro se consideri il fatto che le persone ritratte sono, per la metà, polvere, spazzati via. Che avranno da sorridere poi? Per l’altra metà non sapresti più dire che ne sia stato di loro, un secolo buono che non se ne ha notizia. Vi è poi quella parte di persone a cui non sapresti assocciare neanche un nome, per quella parte in cui un nome ce l’hai non puoi che fare l’impietoso confronto fra quello che erano e quello che ora sono. E’…
Qual forma di vita…
Girano delle strane immagini che qualcuno dice raffigurarmi, ora io chiedo a voi se tanta bellezza può essere scientemente trasfigurata attraverso il giusto sforzo nella ricerca di un’espressione, come dire, mostruosa?
Lavandino
Avrei voluto affogare nel mio lavandino, mille e mille volte ancora. Avrei voluto affogare nel mio lavandino mentre crescevo con il nulla accanto a me, avrei voluto affogare quando alzando lo sguardo mi vedevo solo nello specchio. Cadere dalle scale all’inizio della ricreazione, esplodere in mille pezzi durante i fuochi d’artificio. E l’avrai dato un morso alla mela avvelenata se avesse posto fine a questa fiaba di cartapesta. Ed invece mi ritrovo qui ad incidere tacche per ogni anno trascorso, per ogni giorno in cui ho galleggiato fra paura, apatia ed ipocrisia. In un mare in cui non so nuotare e non mi riesce di affogare. La stasi mi ha…
Alla ricerca
Gimme fuel, gimme fire, gimme what that I desire E’ un periodo di stanca. Non ho granchè voglia di sbattermi. Insomma serve nuova energia. Nuovi desideri. Motivazioni.
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I migliori sono i primi che se ne vanno. I peggiori sono gli ultimi a laurearsi. Ma alla fine viene perfino il loro turno… Comunque su una sessantina abbondante di laureati neanche un 110 e lode e solo un 110, per fortuna Ingegneria è ancora una laurea seria…
Quaranta ore…
…dopo la fine del concerto non ho ancora recuperato la voce… che devasto…
Contro ogni previsione…
…sono sopravvissuto. Almeno quasi. Ok, di solito mi limito a postare riflessioni astratte e concludenti, la vita reale, quella la lascio agli altri però in questo caso volevo rassicurare (oppure deludere) quanti fossero interessati alla mia sopravvivenza (o al suo opposto). E così sabato sera eravamo davanti all’idroscalo per il concerto dei Guns N’ Roses della sera seguente. Appena arrivati due altoatesini a cui diamo uno strappo ci dicono che sono stati dati via quel giorno i braccialetti per entrare nel pit, la zona sotto al palco. Io e il mio compare non ci facciamo prendere dallo sconforto e ci prepariamo ad una seratona. Finiamo ubriachi marci per conoscere della…
Il conto
Questo pomeriggio mi sono trovato a Rosta con Andrea per discutere di come andare al Gods of Metal poi lui aveva da fare e ho deciso di fare un salto al parco che si trova a fianco del liceo che ho frequentato, mi avevano detto che era cambiato ed ero curioso. E sul posto ho trovato ciò che c’era ed è rimasto e ciò che è stato aggiunto o modificato. Vecchio e nuovo che si sovrapponevano. E dei ragazzi in quel parco, dov’ero io, come se mi avessero preso il posto prima che fossi pronto per lasciarglielo. Ed è stato inevitabile ripensarmi in quelle giornate di alcuni anni fa, con…
Oltre il pallone
Nell’attesa di trovare tempo ed ispirazione m’approprio delle parole di "Granata da Legare" Il Toro non è una squadra di calcio, altrimenti sarebbe venuto a nausea, come quasi tutto il calcio. Il Toro è unidea piena di luce e di rabbia. L’idea che tu sei sotto ma tornerai sopra, prima o poi, e nessuno ti trasporterà in alto se non sarai stato tu a raccogliere le tue forze contro tutto e contro tutti." Molti di voi penseranno che si tratti solo del vaneggiare di un appassionato ma mi piacerebbe riuscire a spiegare come essere del Toro voglia dire fare una scelta morale: non scegliere di tifare per la squadra che…
Rinuncia all’equilibrio e goditi il brivido
Un pezzo venuto davvero male e che non sono in grado di rimettere a posto. Che tristezza, vero? E’ solo che risulta difficile, anche impegnandosi, non fare caso alla caducità delle cose che ci circondano, al fatto che ogni cosa che abbiamo è incerta e c’è la possibilità di perderla. Tutto quello che conta sembra così delicato, come un bicchiere di cristallo, prezioso e così fragile. Prezioso perchè così fragile. E ci si trova a scegliere se usarlo quel bicchiere o tenerlo riposto nella credenza, protetto anche dalla polvere. Ed è così anche per questa vita, di cui non so bene che farmene. Sono qui a sprecarla fra i dubbi…
Gitarella di metà Giugno
Per coloro che non fossero stati avvisati per mail o di persona comunico che stiamo organizzando un week-end in montagna (non ad una quota stratosferica, data fra ven 16 e dom 18 giugno), insomma una cosa tranquilla per fare qualcosa di diverso, sbevazzare, chiaccherare, passare un pò di tempo con chi si vede meno o conoscere nuove persone (nel caso non tutti i partecipanti si conoscano reciprocamente). Invito esteso a chiunque, per info lasciate un messaggio sul blog, mandatemi una mail o visitate questa discussione. Ovviamente tu Alessandro vieni e basta.
Summer of Code
Quest’anno ho scoperto all’ultimo che c’era un concorso, la Summer of Code: Google ti paga per lavorare su un progetto OpenSource. Mi iscrivo e aspetto i risultati che arrivano con due giorni di ritardo. Ad un certo punto leggo che chi non avesse avuto ancora conferma di essere stato accettato era stato rifiutato. Ok, la prendo bene, in effetti non ci contavo più di tanto e poi avevo un mio progettino su cui lavorare. Aggiorno la mail e Google mi dice che sono stato accettato. Uao! Aggiorno ancora la mail dopo qualche minuto e Google dice che c’è stato un errore… Bè… succede, poveracci quelli che hanno sbagliato e che…
Mattinate litfibiane
…sento la testa pesante e che stanchezza "Di notte voglio entrare nella stanza dei bottoni staccare tutti i fili delle tue decisioni" che palle, aspetto i risultati di una cosa che sarebbero dovuti apparire ieri pomeriggio, sbadiglio. E mi chiedo: che mi mangio oggi? Ma stasera che faccio. Boh! "E via il guinzaglio!"
Non è una gran bella visione
Non è semplice rispettare sè stessi ed i propri ideali. Si può anche sbagliare e doversi fermare a riflettere. Rimane il bisogno di sciogliere le incogruenze fra le parole e gli atti, l’impressione che spesso si predichi e non si sappia agire con coerenza (od agire affatto). Si può anche scegliere di mentire. A sè stessi, agli altri. Insomma, la realtà difficilmente è una bella visione. Si tratta di scelte. Ognuno fa le sue. Certo poi quando ci si dipinge in maniera diversa da quello che si è bè… sincerità e coerenza…
Della ricchezza
Tir na nog, terra di Giovinezza. Per oggi si chiamava così il gruppo che sono andato ad ascoltare in piazza Martiri a Rivoli. Un gruppo in cui milita il mai troppo celebrato Alessandro P. E poi fra tira e molla, dai e dai, complimenti vivissimi ed è così che vanno le cose ci siamo ritrovati, con la sempre più che apprezzata compagnia di Luca G. al parco di Collegno. Il parco di Collegno è dove Totò ambientò "lo smemorato di Collegno", per chi non lo sapesse qui si trovava un manicomio (da cui la dicitura "il parco del manicomio" per indicare l’odierno Parco Generale Della Chiesa che lì si trova)….
Eterno sognare, eterno rifutare
Eterno perdersi. Dondolare fra gli atri di Beirut e i tramonti di Lione. E’ là che poso l’anima fra infiniti ritorni interrotti dal richiamo del mio profondo. E’ qui che rimarrò, intento a dimenticare i legami che m’impediscono il riposo, che m’impediscono di riporre l’inquietudine fra la lavanda e la superficialità. M’addormenta questo mio sognare, il rifiutare d’abortire volontà e pensiero. Rigetto la possibilità di salvarmi, conscio che non sia una scelta a me accessibile. E’ incolmabile lo scollamento da questa realtà di compromessi e adeguamenti. Non v’è casa nè terra che possa accogliere il mio esistere e pertanto continuo a vagare, sospeso fra la provincia ed il rifiuto, dove…
Memorie
Una bella serata in compagnia di Luca & Alessandro (più noti come Gillus-Virgilli e Panetta). E dunque se io ho passato una bella serata sarebbe forse più giusto evitare di rovinare la vostra con questo intervento, ma ahimè, non sempre la visione di ciò che è giusto è per tutti la stessa. Tra l’altro stasera sono passato davanti alla mia scuola elementare (dalla prima alla quarta), che non vedevo da 15 anni. Ma volevo già scrivere su questo orrido tema, la memoria delle cose. Il problema in verità non è il concetto ma il modo in cui lo esprimo. Per chi è arrivato fin qui però c’è un premio, un’ancora…
Federico sogna
Questo avrei voluto pubblicarlo qualche settimana fa ma poi ci sono stati un pò di problemi. E’ un ammasso confuso, risultato da un maldestro cucire pezzi diversi. E’ stato scritto tempo fa. Alcune cose sono cambiate, altre no. Altre forse. Ma che importa? E che c’entra? Federico sogna, ogni sera prima di dormire. E sogna quando si perde nel rincorrere sorrisi già svaniti. Federico e’ quel ragazzo che non sei riuscito a vedere fra il fumo dei ciloni che passavano di mano in mano, nè fra le panchine addormentate nel buio del bosco. Neanche al pub, ancora una nuvola di fumo, fuorilegge, a nascondere il suo viso o forse i…
Squallidi riciclaggi marziali
In un momento in cui non scrivo ricorro ad un post che avevo abbozzato per Marzo ma non avevo ritenuto degno di questo blog. Ma nel frattempo il livello è sempre più basso per cui… Fu sul ritorno di casa che smisi, finalmente, d’udire e di temere. Solo immagini scorrevano, lente, nella mia mente, dimentico delle distrazioni delle voci e delle tentazioni degli odori. Lunghi passi consumavano la strada che corre lungo la ferrovia e che riporta, per caso e per rima, a casa mia. Alla porta rossa d’un vecchio palazzo, le vecchie finestre e gli stipiti rosi dai tarli. Casa mia, dove dormo e consumo le ore, dimentico di…
Dici?
Certo che alcune persone un blog non dovrebbero averlo. Io sono una di quelle. Essersi accorti di aver smarrito la strada è una sensazione che definirei non piacevole. Ma il lato davvero sgradevole della faccenda è il rendersi conto che tale scoperta non permetterà di migliorare la situazione. Voglio dire, non mi pare di vedere punti di riferimento all’orizzonte. Era il verso di un gufo quello che ho sentito? Proveniva da destra, credo. Certo, sono conscio che potrebbe trattarsi di un cuculo o di un barbagianni. Anche di un ippopotamo se è per questo, sono un ragazzo di città e certe cose non le capisco io. Eppure mi suona in…