E’ mattina. Sono stanco. Un poco brillo. E sono incazzato. Incazzato forse solo perchè ho un caratteraccio e mi incazzo facilmente, senza motivo. Incazzato forse solo perchè è un modo per chiedermi "sei adatto a quello che stai facendo?". Incazzato perchè fra tanta intelligenza trovi degli imbecilli, sfigati che non valgono un pelo del mio culo. Sempre rispettosamente parlando. Epperò ieri è stata una giornata speciale. Particolare. Ne sono avvenute di cose, cose che a me forse non sembrano assurde essendo entrato in una certa logica ma che a chi le racconterò lo sembreranno… e mi guarderanno con occhi sgranati. O forse mi illudo. E’ stata una giornata lunga e…
D’allargate prospettive e di scorpacciate filistee
Fra le lettere morte abbandono le mie parole al ritorno di una serata spesa fra filistei (nota: filisteo = non goliarda), con quel che ne consegue ovvero rientro ad ora umana ed in stato di semi sobrietà. Una serata tranquilla a casa di colei che spesso è chiamata "Mamma" per i suoi modi e che mi ha rifilato una borsa assolutamente apprezzatissima di cibarie e alcolici. E mi lascia sempre uno strano piacevole sapore rivedere Laura, che mi ritrovo sempre a ravanare nel solo unico pensiero, che forse non le ho detto o che lei magari ha dimenticato. Chi può dirlo (e chi cogliere ‘l’effettiva differenza?), che poi non avrei…
Dei complimenti, il resto son schiocchezze
In questi giorni sono stato sempre sul punto di scrivere ma ho poi finito col concedere una pausa alla penna, ultimamente affaticata da continui post che nessuno legge più. Ma una cosa che merita di essere detta c’è:Venerdì, 15 Dicembre 2006, ore 9.45, aula magna del Politecnico di Torino, si è laureato "Il capo", "Il bestia", "L’arcano bevitore", "Rutto tonante". Lo si può chiamare in tanti modi, ma tanto avete capito di chi parlo. Spiace per la gente che a causa dello sciopero (poi parzialmente revocato) non è potuta venire e per Daniele, che lo studio l’ha strappato e portato in Svizzera, ma che ha preparato due splendidi cartelloni di…
Universiadi
Mi hanno preso per una collaborazione relativa al broadcasting. Non so altro di quello che dovrò fare… mmm dai questa volta potrei anche svolgerlo davvero il lavoro invece di divertirmi solo a farmi scegliere… vedremo… certo l’inizio è fissato lo stesso giorno in cui devo fare una presentazione ma suvvia… E comunque per quanti non lo sapessero l’inno delle universiadi è il Guadeamus Igitur, studiatevelo ragazzi. Ah si, è in latino.Lo trovate qui cantato & messo in mp3.
Fuga
Voglia di fuga. Davvero, un bisogno che occupa tutto me stesso. Individuare una meta è solo un dettaglio, il luogo non ha importanza, l’essere altrove è il solo requisito. Alla solitudine ho fatto l’abitudine, per quanto sia possibile. La TV non mi fa più compagnia, un foglio bianco non assorbe più il sangue che sgorga copioso. E i vincoli cadono appropinquandomi al limite per cui mi chiaman folle. Quello che dovrei fare per guarire é riprendere il ritmo delle cose, la routine. Impegnarsi, studiare, recuperare. La testa forse non tacerebbe ma sicuramente abbasserebbe la voce. Ma io non sono saggio, io rifuggo la soluzione corretta, la guarigione. A leggere questo…
…Torino è poi per errore
Ore cinque del mattino, mentre le lancette se la spassano dalle parti delle ore piccole trovo ciò che cerco. Cammino per la mia amata città, passeggio. Mi fermo ad una fontana, guardo un vecchio palazzo. Quel tempo è solo mio. Ecco. Ma quella è solo la conclusione della serata passata ad una cena della goliardia. Un po’ spiace non essere con i vecchi amici. E come non potrebbe. D’altra parte vi è una serata a tratti difficile forse ma ciò che mi piace, il motivo per cui provo ad insistere per cavarmela invece di rispondere a testate, sono le persone che ho incontrato. Perchè alla fine di tutto sono…
Vento o che altro?
L’intervento che ho scritto l’altro giorno è andato perduto, questo sfortunatamente no e appare in questo mio blog ormai privo di commenti da eoni… E’ solo il vento venuto a cacciare i miei forse, rapirli, fargli fare vorticanti mulinelli e poi sparire dove solo lui sa. Ch’io poi, a dire il vero, nel vento ci spero. Nello scompigliarmi questi pesanti pensieri, renderli tanto leggeri da volteggiare. Confondersi fra le foglie. E’ solo questo il mio misero sperare. Di poca ambizione posson tacciarmi d’esser malato. Ed io accetterei, anche solo d’un giorno far tacere il mare di voci che mi ballano attorno, dalla loro postazione priviligiata: la mia testa. Da…
Uhm
Questo post nasce già vecchio il perchè nel corso del post medesimo Il kebab divorato in un attimo dopo una giornata di poli conclusasi fuori tempo massimo, le otto passate. Il tram che si rompe sulla strada del ritorno, il risultato di un esame che arriva dopo 20 venti giorni. E non è quello atteso, una scadenza che viene anticipata, ma ehi è la mia vita e devo amarla. Certo una birra ed una sigaretta aiuterebbero… Oggi camminavo per gli sconfinati corridoi del poli. C’era un gruppo di ragazzi che parlavano fra loro prima di entrare in aula. E una ragazza, un pò meno carina, un pò più…
Dentro (la stanza)
Per quanto potrete trovarlo allucinante più di una persona pare abbia trovato decente l’intervento chiamato "Dentro" che trovate poco sotto. Probabilmente si limitano ad assecondarmi mossi da pietismo, cosa che risulta assai pericolosa perchè nel mio montarmi la testa proseguo quel mio delirio Mi ritrovai in questo spazio angusto, avvolto da un tepore soffocante. Le prime volte che fugacemente lo visitai gridai, mi dimenai, provai s squarciare queste pareti di fomma, a gridare a chi stava là fuori chiedendo aiuto. Piansi perfino. Poi con il meticoloso lavoro del tempo mi convinsi di quanto poco ci fosse là fuori per me. E dovetti rendermi conto che all’interno di questo luogo…
Cento anni di orgoglio
Cento anni.Auguri Toro, auguri ad ogni tifoso.
Che poi
Che poi è mai possibile che non sia mai riposato e lucido quando scrivo su questo blog? Che poi è possibile pensare che io abbia visto lucciole danzare intorno alla tua schiena nuda per poi avvizzire nell’ombra mentre tu te ne stavi lì a brillare fino ad esplodere dell’immobile euforia del tuo semplice esistere. E di quella magia ero parte pur sentendomene spettatore non pagante. Quanto tempo è passato, anni. Ma si fingono secoli.
Un anno?
Ieri un anno fa postavo il primo messaggio sul blog (quasi in coincidenza con Dario).Ieri un anno fa iniziavo Krav-Maga.Ieri tornavo alle quattro a casa, rinato come matricola della Goliardia.Sacra vola del toson d’oro ovviamente.Il mio nome goliardico?Sarò un niubbo di merda fra i goliardi ma non fino al punto da rivelarlo…. Si vede che il 28 di Novembre è misticamente un giorno attivo per me. Comunque dopo un anno di blog siamo a 5907 pagine visualizzate, faremo di meglio per l’anno prossimo? Visitate gente, visitate…. E per comunicarvi un pò di spirito goliardico cosa c’è di meglio del Gaudeamus Igitur? Gaudeamus igitur juvenes dum sumus….
Dentro (prologo)
A me piace scrivere. Perché vuol dire esprimersi, perché è un rifugio. Perché mi piace l’esagerazione di parole quasi psichedeliche. La vita è sempre un po’ troppo color pastello. Chiara nel suo magnifico blog parla della sua tendenza ad essere tragica, credo di batterla nella visione oscura che riporto nel pezzo poco oltre, volutamente esagerato perché è nella disperazione più nera che si trovano le risposte a mio avviso. Quelli che conosco non pensino che questo sia il mio pensiero. Sono grato degli amici che ho, più di quanto meriti. E poi, dopo averla sfuggita per una vita, la realtà mi colse. E non sto parlando dei piccoli segni cui…
Parentesi
Inciampo in un vecchio berretto, gioco con quel che ero. Amoreggio con quella lunga parentesi. Per anni ero così berretto & birra. E un sacco di sogni annegati nell’alcol… oggi gioco ad indossare ciò che mi piace ricordare di allora.
Like a rolling stone
Appena rientrato in casa. E me ne sto lì a pensare che appena un grammo in più di voglia e tornerei in strada. A vagare, credo, ma mi manca una meta. Mi manca un desiderio. In questi momenti chiudo gli occhi e mi sembra meno inaccettabile l’idea che un giorno tutto avrà fine. How does it feel Ma invece rimango qui. E che silenzio. To be on your own Una volta mi tormentava ciò che avevo perduto, le persone più che altro. Soffrivo davvero. Ed io ero quel dolore. Ora mi tormenta aver perso quella mia capacità di perdere. E sto qui a migliorarmi, a lavorare su tanti dettagli. E…
Manifestazioni
Perchè i mutamenti poi si manifestano anche in piccole forme concrete, tangibili.Come a ricordarmi che l’azione succede al pensiero di tanto in tanto. E perchè a volte mi piace sentirmi più "definito"
Citazione patetica di frasi altrui I
An idea that is not dangerous is unworthy of being called an idea at all. Oscar Wilde
Oggi (del perchè i titoli che scelgo non c’entrino niente con quello che scrivo e i sottotitoli mentano financo)
Oggi è un nuovo inizio. Per me. Perchè mi va di cambiare. Per continuare a vivere, per non arroccarmi in quello che ho, in quello che già sono. Perchè la ricerca deve continuare stando attenta ad evitare come la peste ogni equilibrio. Quando ti accorgi di camminare su una corda, hai una sola possibilità: scendere e smettere di fare il pirla. A costo di romperti una gamba nella caduta. Perchè a volte sei costretto a scegliere fra due opzioni che ti fanno schifo. E ti illudi che se una fa meno schifo dell’altra sia quella giusta. Perchè a volte dico solo un mucchio di cazzate. Perchè quando dico che a…
TODO list, item #1
Avrei voluto fare lo scrittore, ma oltre alla mancanza di talento non ho mai avuto voglia di esercitarmi. Vorrei prendere un cane, ma so che non avrei mai voglia di portarlo a spasso due volte al giorno. E so anche che limiterebbe il principio che costituisce la mia seconda religione: la libertà. L’idea di poter chiudere la porta e andarmene in un luogo indefinito, per un tempo indefinito. Io vorrei… fare una pila di tutti i miei "vorrei" accumulati nel tempo. Prenderli ed esaminarli uno ad uno. Soffermarmiciper rendermi conto che ognuno di questi non si è mai tramutato in atto concreto. In questo modo forse capirei che quando un…
…ed è così, stringendo la polvere, che corsi a cambiar pelle
Seconda giornata di esami consecutiva, seconda vigilia consumata al tavolo di un pub con il mio migliore amico dividendo la vita, una birra, l’idea di un ennesimo viaggio. Alla ricerca di un angolo d’Europa che finora ci sia sfuggito. Ritornando a casa la gioia di essere vivo basta a riempire tutti i miei pensieri, è normale conseguenza che l’ego si gonfi a dismisura Shook me all night long fino a farmi gridare che io stasera sono il rock n’ roll. Just follow me baby… Il lupo e la rabbia stanno cedendo il posto in me, andandosi a rintanare in un cantuccio, in attesa che torni il loro turno, consci che…