Eravamo bambini assieme, ricordi quei grembiuli uguale che avevamo. Fianco a fianco, sempre. Tranne quando commettevo i miei sbagli, mi nascondevo dietro ai miei egoismi. Non abbiamo avuto le stesse possibilità, le nostre vite si sono allontanate, spinte da venti differenti. Mi manca quell’esserci vicini, sai. Ma oggi eri contento. Io a volte non lo trovo giusto ma che posso fare se non prendere ciò che mi viene dato e magari lottare un po’ di più. Con te così vicino al mio cuore, ora che fa freddo che… che a volte mi sembra di rivederci con quei grembiuli. Ci ricordi bambini? Io che non so più se sia importante sapere…
Lunghi marciapiedi
Una luce lanuginosa abbraccia il fondo della via, al di là di questo sole pallido in questa piccola via; è il modo di Torino di sussurarti. Cammino lentamente, non solo per riprendermi dall’ultima sbornia, è che voglio lasciare lo spazio alla città per insinuarsi dentro me. Passi lenti su lastroni di pietra spezzati, lisi. Per queste vie che si possono tramandare: erano tue, sono state nostre, son mie. Cammino lentamente per entrare nei muri, scivolare sotto alle vie, Torino sa farti parte di sè, lasciarti posto. Io questa città l’amo.
Orrore
Ieri ho mangiato al ristorante giapponese, stasera ho guardato l’uomo Puma (film del 1980, veramente disgustoso). Non so dire cosa sia stato peggio.
It’s so easy
testo senza sensoE’ così facile sbagliare.E’ così facile non fare nulla, disteso nel tuo giardino.E’ così semplice guardare dalla veranda quegli imbecilli che cadono per terra, che vorticano mentre tu dici di no alla birra che ti porge quella sgualdrina, quella che hai comprato al mercato con la promessa di una biglietto su una nave che non sballonzoli troppo. Fuori fa freddo e quando ti sdrai per terra il freddo ti penetra nella schiena. Ci sono cocci, qualcuno deve aver lasciato cadere una birra, io custodisco gelosamente la mia. Poi la sgolo, la butto. Fuori alla fine dei fatti si dura poco, ma ci si diverte un casino.
Ritorno (ma mica per scherzo come le altre volte, c’entra quasi ‘sto titolo)
Mi sorprendo a chiedermi quanti the abbiano concluso serate trascorse davanti a Friends, quante lattine di birre si siano accumulate ai piedi del cestino stracolmo. E’ ripresa la vita lisa, consumata ai bordi che facevo prima di lavorare. Eh si perchè in questi settimane ho finito di lavorare e sono stato stato a pisa qualche giorno, ospitato da una casa di gentili fanciulle. Proprio lì alla mitica Casa Burlacchini dove Giovanna ha ceduto a me e a Giorgì la "favela". Sabato grigliata in montagna, passaggi in macchine, cibo, compagnia. Tutto regalato. Vivere della generosità di qualcuno. Strano. Bello. Ma sono di nuovo qui. Dove stavo quando annoiato e curioso mi…
Generico bere
Ritorno da Catania, dalle lunghe passeggiate su e giù per via Etnea, le pause sedute in piazza Duomo, i momenti a respirare piazza dell’Università. Visitatela se vi riesce. Sentivo un’aria diversa che in altre città ma no, non aspettatevi di vedere qualcuno con il casco in testa o la cintura di sicurezza allacciata. La sera, l’impulso irresistibile mi ha portato in pellegrinaggio ad uno splendido pub. Ci andavo a cercare quel senso di familiarità diffusa che è atomizzata davanti ad ogni bancone del mondo, dove credo di sentirmi nel mio mondo. Un po’ è così. Mi ci muovo. Però alcuni pub, arredati con stile impeccabile, te li ritrovi un po’…
Piccole cose
Io da bambino avevo quelle piccole cose, quel bicchiere rosso, quel pupazzo di un Huskie. Per distrarmi da quel vuoto così grande. Ricordo le gite con la zia, le visite a Ghibli, le passeggiate nei boschi. Quando guardo quel bambino provo un dolore forte. E’ l’eco con cui mi chiamo e mi chiede la forza che gli serviva. Mi scappa un sorriso di tanto in tanto. Sei stato più forte di quanto credessi (e mento perchè ci ho sempre creduto), hai avuto qualche perdita, qualche ammaccattura. Ma che importa sotto questa pioggerellina, sotto questo cielo posato sulle mie spalle. Non importa. A volte credo di avere vinto.
Tornerò
Tornerò a Catania. La prima volta a 16 anni, gita di classe. Credevo l’amore fosse uno solo nella vita. Avevo una miriade di certezze a riempirmi gli occhi ed il cuore la prima volta che passai accanto a quell’elefantino. E mi piaceva quella mia compagna di classe, ed il Poeta sbucava da sotto al letto, ed uno Stefano trasaliva, ed un altro accoglieva la professoressa severa mentre il compagno di classe bestemmiava in mutande. A sedic’anni avevo delle paure, forse solo perchè l’inconscio vedeva incongruenze fra la realtà e lo stampino di vita che mi portavo appresso. Tanta inquietudine. Ci torno quasi dieci anni dopo. Ultima settimana di lavoro prima…
Going to California/Going to Rosta
I Led Zeppelin in California, io nel mio piccolo a passare la giornata a Rosta. Spent my days with a woman unkind,Smoked my stuff and drank all my wine.Made up my mind to make a new start,Going to california with an aching in my heart. Perchè ieri al pub c’era da sentirsi vecchi. Non si possono frequentare impunemente posti in cui annegavano i brufoli in pinte di guinness. Non il sabato sera. Quella fottuta sensazione di sazietà. E’ quella il male. Ciò che ci rendeva grandi è che eravamo affamati come lupi (e non solo di…). Someone told me theres a girl out thereWith love in her…
MI SERVE UNA MANO PER UN MIO AMICO
Riassumendo: Se avete fratelli o sorelle minorenni o se lavorate con minori potreste aiutare questo mio amico compilando un questionario (anonimo). Lui utilizzerà questi questionati come campione per la sua tesi. Qui sotto il testo integrale.———————— RAGAZZI, HO UN PROBLEMA… Il blog è uno strumento dalle ottime potenzialità comunicative e in questo momento, date le circostanze, ne ho proprio bisogno…Ovviamente non mi chiamo Beppe Grillo e quindi il mio di blog non è proprio molto frequentato, però… Sto facendo una tesi di laurea in scienze dell’educazione per conto di un osservatorio ( www.teseotv.it ) che indaga il rapporto tra minori e tv. Il mio compito, ora, è di trovare gente…
Era
Avverto la mancanza di un qualcosa, nutro la sensazione che stiamo sacrificando alla ragione ed al tepore di mura e certezze troppo di quella che è la natura umana. Il gesto si atrofizza se l’orizzonte nel quale agisce è determinato da calcoli, considerazioni, vantaggi concreti. E’ necessario un altro sguardo per riappropiarsi delle sconfinate distanze che può percorrere un’idea, un impulso. Un sogno, diciamolo senza temere infantilismi. Noi stessi ci siamo lasciati convincere che tutto quello di cui abbiamo bisogno sia in una vita pacata, semplice, ricca di denaro. Abbiamo sacrificato il resto. Sogno un mondo nuovo. Sogno di tornare ad una selezione che non accetta qualsiasi cosa, qualsiasi persona,…
Considerazioni su donne e finanza
Pare che non tutte le mie amiche apprezzino che mi rivolga loro con l’appellativo di "vecchia maiala". Avevo sentito dire che le donne tendono ad essere sensibili ad ogni commento sulla loro età. Credo di essere molto vicino a spendere più soldi in alcol di quanti ne guadagni, ma ne vale la pena perché sto facendo qualcosa di grande. Si, si tratta del mio fegato.
Perchè non è il mondo ad affliggere me ma il viceversa (ovvero titol che non c’entrano niente)
Io che ho sempre avuto quasi solo amicizie maschili (le trovo più vere) al crepuscolo di questa mia giovinezza mi ritrovo una sera, per esigenze di copione, a far l’amico gay di cinque amabili fanciulle. Cena al cinese, annaffiata da vino sospetto. Sospetti meticolosamente affogati in tre pinte al Corner house e un giro di amari a celebrare il tutto. Più avanti, dopo colazione al forno, con doverosa pausa al caffè ‘900 è l’innocenza di Micolozza ad annunciare, con sorpresa, che le cinque incombono su di noi e soprattutto sul mio risveglio da lì ad un paio d’ore abbondanti. Al suo giungere quindi mi ritrovo spettatore di un curioso dialogo:…
Affligem: considerazioni
L’Affligem è una splendida birra ma pare che, se gustata in un boccale di cui sei entrato in possesso qualche anno fa a Monaco e che da allora hai dimenticato su uno scaffale e se questo boccale presenta degli strani agglomerati di materia organica (muffa? vomito? Who can tell!) allora il suo sapore verso il fondo diventi, strano direi. Ma cazzo è sempre un’ottima birra. E un ottimo boccale. E come son solito dire in altre situazioni ben specifiche: ECCHECCAZZO!
Io, per me
Per sicurezza bevo ogni sera.
Presuntuose impressioni dettate da una malvagia cecità
Ho come l’impressione che spendiamo la vita ad alimentare una splendida vecchiaia, facendo scelte che ci vengono suggerite dal nostro io ottantenne. Mi sento circondato solo da vecchi. Coraggio, voglia di precipitarsi nella casualità, nell’impulso… nulla di tutto questo. E poi ritornano Poeti dall’Irlanda. Che a pensarci la definizione Poeta distrae dal fatto che dietro c’è un uomo che sceglie di fare, agire. Osare. Lui che se ne andrà a Trieste. Andrò a trovarlo in quel mio viaggio che forse sarà, forse no (ma non sarà questo a determinarne l’importanza). Per il resto mi sento in uno scenario apocalittico, circondato da non vita. Solitudine in un mondo in cui non…
Sosta e movimento
E’ un’immensa malinconia che mi raggiunge dove la cercavo, seduto nella mia vecchia auto, una punto granata dalle vetrate tanto grandi da farti sentire proiettato fuori, abbandonato alla vita e non protetto in quella che è stata a lungo la mia tana. Quei vetri sembrano fatti apposto per farci scorrere su la pioggia. Ha ancora quello strano odore che conoscono tutti quelli che c’abbiano vissuto, con me, dei buoni scorci d’esistenza. Tanto diversa, anche nel carattere, da quella puttana dalla cambiata troppo facile, dalla mia attuale macchina troppo sollecita nell’assecondare le mie intenzioni. Carattere troppo servile, non l’amo, mi piace solo guidarla. Ed è un’immensa malinconia nel non avvertire un…
Riflessioni
Il viaggiatore viaggia solo e non lo fa per tornare contento lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento. (non è mia se qualcuno avesse il dubbio)
Distanza
Mi sento galleggiare nel mare dell’esistenza ad una distanza grande, infinita da un contatto. Mentre le tue scarpe grandi non le trovo più vicino alla porta, cerco la tua borsa di lavoro e non la vedo, rimango in attesa che la tua giacca a quadri faccia capolino, aprendo il portone ed invadendo l’androne. La polvere si deposita sulle mie attese. E’ passato tanto tempo, ma forse serve solo fiducia e pazienza; io per intanto continuo a tenerti lo spazio, prepararti il bentornato. Ogni distanza è solo apparente. Io e te invece ci incontreremo per strada, per un attimo, e faremo finta di nulla. Guarderai una vetrina, io chiederò l’ora a…
Rientro
Ore 21 passate, varco la porta di casa. Dopo il terzo lunedì di risvegli alle 4:30, di voli per Napoli. Ricordo di ritorno dalla prima trasferta, in attesa dell’imbarco un tizio che diceva ad un collega "è l’ottava trasferta in otto settimane". Mi sentii "sminuito" nel mio trasfertizzare, mi sembrava un traguardo molto lontano da me. Con la probabile trasferta di tre giorni a Roma che mi aspetta la prossima settimana sarò a sette trasferte in otto settimane, molto vicino no? Per il resto… Beh, dov’è il resto? Lontano da queste pagine, dai miei pensieri. Vicino a quando mi hanno fatto storie ai controlli in aeroporto per l’apribottiglie che mi…