Stasera, complice la birra scura, vago sul futuro. Mi sembra di avere un sacco di futuro di fronte. Persone, certo, offerte di lavoro, possibilità, paesi.
Però, complice la birra scura, colgo la sfumatura che fa apparire tutto vacuo e non così importante.
Pago il conto, torno alla mia stanza di un albergo nel nulla (eppure dicono ci sia Stoccarda, attorno). Sorrido, sento la tua mancanza.
Il presente. Il presente sto imparando, anche grazie a te, che conta anche più di mille strade per il paese delle delizie, se tutte queste risiedono in un futuro che non comincia ora. Tutto importa un po’ meno se, alla fine della fiera, semplicemente avverto la tua mancanza.