Non si respira, apro la finestra. Ho mal di testa e il sonno manca, chissà perché. Guardo fuori. Non ci sono persone, poche macchine. Dov’è la gente? Mi passa per la mente che nessuno sta guardando le stelle. Alzo lo sguardo: non ci sono stelle, da qui non si vedono. So, o è una credenza, che le stelle ci sono, mi pare di ricordarlo. Devi muoverti e andare fuori, camminare oltre le mura. Ci sono, lo credo ancora ma è più una speranza con cui struggersi, un vizio, che una certezza.
Ho buttato due anni della mia vita, sotto molti e diversi profili. Forse sotto tutti i punti di vista.
Ci sono le priorità. Le cose a cui non si può rinunciare. Poi ci sono quelle estremamente importanti, e infine tutte le altre.
Pensavo stamattina, camminando verso il Politecnico, con il mal di testa, che dovrei ancora volere renderTi orgoglioso.
Scusa, ero distratto e non ci ho più pensato. Ho buttato due anni e ti chiedo scusa, non avrei dovuto.
Ci provo a fare meglio.
Ti sei deciso a cambiare l’aria, finalmente? ;) Le stelle ci sono sempre, solo che a volte non si vogliono mostrare, aspettano il momento giusto.