Osservando da qui ho imparato parecchie cose: ho visto stelle disgregarsi, liberarsi dalla forma e giungere alla polvere, ho guardato il sole vacillare e spegnersi piano, piano; infine ho ascoltato il tacere dell’universo e in questo silenzio sovrumano, ancora non ho scorto il senso né la possibilità del silenzio umano, del suo depositarsi fra uomo e uomo.
Poi ho pensato, a lungo.
Quando infine gli ultimi raggi di luce hanno sorpassato l’ultimo asteroide, il confine stesso delle cose, allora ho avvertito il lamento delle pietre e, non sapendo come altro fare, ho provato a rincuorarle con le storie di uomini che hanno protetto e coltivato, un Seme che avevano nel cuore, perseverando anche quando la notte appariva lunga e ogni alba una possibilità remota.
O Wind, If Winter comes, can Spring be far behind?
Ode to the West Wind – Shelley
Sì, cara Niniel ma non é esattamente come pensi. O almeno, questo pezzo sì ha un significato. Ma è un po’ particolare, ecco. Un ruolo un po’ suo, vedremo…