September 11, 2008

Non é come una vacanza, ti pensi qui per mesi e vedi le cose in maniera diversa. Ti leggi le vie una ad una. Torni da una gita a Stoccarda e quando vedi la stazione della città in cui vivi ti senti arrivato. Qui mi sono trovato un tetto, ho una bici, un conto in banca, un numero di telefono. Incrocio sui treni gente che conosco. Ho appuntamenti in mensa o allo Schlossgarten. Conosco posti dove penso che il kebab sia migliore e mi segno i supermercati. Durante la fase in ostello ho rallentato i ritmi e pochi impegni mi riempiono la giornata. Oggi quando tornavamo a casa dopo aver recuperato a Stoccarda l’amico portoghese di Diogo e lo stavamo portando in Hadiko, dove viviamo tutti, non l’ho invidiato. Ripenso ai miei giorni da solo, alle piccole sfide di ogni minuto. A quella solitudine dove mi espandavo eppure mi rannicchiavo in me e sono contento del retrogusto che mi è rimasto in bocca. Domani vado a trovare il Capo, altro treno, altra città. Losanna, Karlsruhe, Baden, Stoccarda, Darmstadt. E il Capo passato per caso nella stazione di Karlsruhe si è ricordato che fu una nostra tappa dell’inter-rail. Io me l’ero persa in meandri neuronali, per far posto magari al ricordo di uno sguardo di qualche passante. Come un anticipo del destino.

E per il resto si vedrà, siam qui per questo no?

Comments

4 thoughts on “

  1. e bravo uagliò!
    anche se non so cosa ci fai lì sembra che vada tutto bene…
    …peccato solo per il conto in banca…
     
    se il Capo e chi penso io, stringigli fortissimo la mano,
    sennó stringigli la mano senza fortissimo.
     
    Salut!
     
    Uno che non dimentica.

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