C’era un tempo dove, o meglio quando. Un tempo dove, a ben pensarci, non è che essere volesse dire consumare. Non è che la misura attraverso cui si misurava la dignità di una vita fosse, in misura pressochè totale. La possibilità di consumare, l’abilità, la predisposizione e l’interesse nel farlo. Oggi mi rattristo a pensare a chi non può acquistare perchè mi hanno preso i canoni, le misure e me le hanno cambiate. Un tempo dove potevi sederti ad ascoltare la canzone del sole. Una chitarra. Compagnia. A condividere quella tensione a qualcosa che rimaneva insoddisfatta, inespressa. Un tempo in cui avevi più orizzonti che modi di occuparli. Dove potevi…