Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono. Friedrich Nietzsche
Aggiornamenti
E aggiorno la lista dei mie post preferiti includendo anche quelli del 2010. 2010 Capita The International Day of Awesomeness L’uomo più stupido del mondo Sottili differenze Non-racconto di un viaggio Fruscio Viaggio Frammenti e medaglie Cristalli Leggendoli incappo in Sottili differenze: “Molte persone in questo periodo mi hanno detto apertamente quanto io sembrassi depresso e quanto… fosse strano vedere me privo di energie.” Beh io, volente o nolente, in qualche forma sono tornato. Certi giorni ho l’esistenza in punta di dita, e non si può chiedere di più quei giorni. E questo nonostante il fatto che manchi quel particolare tipo di luce, un filo gentile che permetta di leggere…
July 2011 – Luglio 2011
Luglio è stato un lungo abbraccio, iniziato a Lisbona e finito a Timişoara. July was a long-lasting hug, began in Lisbon and ended in Timişoara. Luglio è una foto che mi ricorda che la Vita è di più, molto di più del passare distratto dei giorni. July is a picture which reminds to me that Life is more, a lot more, than days flowing away unnoticed. E’ un libro che apro quando chiamo Diogo da Malpensa e gli dico che per un problema di aerei verrò direttamente a Lisbona, dove lavora. Lo chiudo mentre il taxi va verso l’aeroporto di Timisoara e il taxista mi parla. Io dico “da”. Forse…
Scegli il tuo gioco
La cosa curiosa è che hai male non dove c’è qualcosa, qualcosa che puoi rompere o perdere, che può ferirti o sfuggirti. Quel che fa male è lo spazio vuoto. Fa male dove non ci sei tu a riempirlo di un senso. Puoi, potresti, coltivarci la vertigine di una ringhiera che non c’è, di uno spazio da riempire, da cadere, da partire. O finire invece per incatenarti a un’illusione, a immagini piatte. E non devi farlo o rimarrai prigioniero di quella mancanza di odori, senza motivi a trascinarti via da quella pausa infinita, da quel continuo far male di ciò che non c’è. E allora, anche se non é ancora…
Da ricordarsi
Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prenderete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)
Pensando all’Italia
Sono un Italiano che vive al Nord e, come molti credo, qualche pregiudizio su una parte del paese confesso di avercelo… é che sono razionale e le statistiche su criminalità, corruzione, evasione fiscale, false pensioni di invalidità eccetera non mi riesce di ignorarle. Però. Però poi pensi alla situazione della Spagna e della Catalogna ad esempio, a parlare lingue diverse, a odiarsi, a desiderare di cancellare la loro unità e dividersi in staterelli egoisti dai confini stretti. E ringrazio che in Italia non sia così. Che paese meraviglioso che è questo, capace di racchiudere in un’unica nazione Catania, Trieste, Roma, Aosta. E la splendida Torino, ovviamente. E farlo con un’unica…
Sindrome post-Erasmus
Si, è possibile che colpisca ancora due anni dopo…
Sedicesimi
Ogni persona che incontro e da cui poi mi separo, ognuno alla ricerca dei propri buoni sentieri, ogni esperienza che escludo per viverne un’altra. Per nessuna, per nessuna di queste ho un rimpianto, un desiderio di cambiare la mia scelta. Per tutte e per ognuna di queste ho un pezzo di cuore che l’osserva e la prega di perdonarmi. A ognuno di queste sono affezionato e ho bisogno di vederla vivere, anche se solo nel mio cuore. Mi ritrovo quindi il cuore in sedicesimi, i pezzi sparsi per le vie e i sentieri e le diramazioni infinite di una vita che adoro e che nei mesi colleziona nuove sfumature, che…
Provando a pensare alla felicità
C’è un tipo di felicità che riposa serena attorno a scarpe rotte, corse nei campi e lunghe pedalate in biciclette. E ce n’è un tipo diverso, più difficile da costruire, che speri di trovare più in là, i bordi nebulosi, in attesa di definirla. Per provare a muoversi in quella direzione servirebbe temperare i desideri, ridurli all’osso, capirli e muovercisi per tentativi e pause e tappe che non sai quando ripartirai. E’ più un casino, un fottuto casino.
Così, per dire
“Mi sembrava di essere vissuto solo di parole, in un paese di parole, dove quello che si dice conta molto più di quello che si fa, e adesso ne ero completamente saturo” [Due di due, Andrea De Carlo]
Capita
Capita che tu sia un cerchio ed io un taglio. Io un perpetuo tramonto e tu l’est che culla il fiume. Capita, credimi. Capita a prescindere dal numero di birre, imprecazioni, chilometri, stridii di denti, buoni propositi, dinieghi. Così come capita di scivolare lungo il fiume e giù nell’acqua. E tu la immaginavi più fredda, io la credevo meno torbida; che da lì si potesse vedere ancora la riva, ciò che ero, ciò che vestivi e l’albero maestoso dietro cui mi nascondevo da ragazzo. E allo stesso, identico e speculare modo, capita di rimanere a custodire le sponde di quel fiume armati di sorrisi buoni per questa sera che continua a…