Uno dei libri che amo di più, forse il mio preferito, è Le città invisibili di Calvino. E poi questa poesia, Le cento città di Vincenzo Costantino Chinaski
Ognuno ha le sue prigioni, mentali, fisiche…
Ognuno ci convive….
Ma quando le pareti cominciano a restringersi, le facce diventano anonime….
Quando lo specchio comincia a darti del tu….
Quando i marciapiedi ti provocano vertigini e la strada sembra il tuo tappeto rosso….
Metti insieme il tuo bagaglio….
Riempilo di ricordi,speranze,parole,storie vissute e storie da vivere….
Riempilo di emozioni,musiche,liti,illusioni d’epoca,domande e risposte….
Trovati un amico e comincia la condivisione,l’esplorazione….
vai a caso,lascia le tue lacrime sul cuscino,incontrati con la vita, scontrati con il dolore ruba l’amore….
Non avere una meta ma cento, prova a ritornare perché il ritorno dà senso al viaggio….
Pensa a Polifemo e alla sua solitudine e rispetta la solitudine altrui….
Gira intorno al mondo….
Non girare con lui….
Affrancati da te stesso e dall’attesa….
Per amare la vita bisogna tradire le aspettative….
Guardati intorno e guardati da chi si professa libero….
Il sapore della libertà è la paura….
Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di inseguirla…..
“Per amare la vita bisogna tradire le aspettative”. E’ un bel verso. E’ ad ogni aspettativa disattesa, segue, a volte lontana nel tempo, una risposta spontanea e generosa della vita.
P.S. Grazie a Federica per avermela fatta scoprire, qui
a Giorgì piace molto questo elemento