Tempo. Cerco tempo e non ce ne sta’.
Faceva così questa canzone.
Si tratta di tanti chilometri fa, i cortili di una scuola inondata di sole; certe primavera non basta mica una cancellata a contenerle.
Cerco ancora tempo, ma mica solo quello. Qualsiasi cosa che poi non c’è. Inseguo confini, bracco orizzonti. Ti avvicini, ti ci giochi il fiato e poi… l’orizzonte è ancora là, lontano uguale. Provo ad afferrare idee con le mane, inesorabili mi sfuggono. Che ci posso fare? Fortunatamente ci sono state tribute band dei guns a portata di auto (un raggio molto ampio), ci sono racconti di Claudio.
Ecco, come a dire che mi ci ritrovo in quel racconto, parla di spazi che mi appartengono.
Ecco, alcuni spazi sono riuscito a farli miei, ci sguazzo. Dammi una chester gold nella mano e vedrai se non mi trovo a casa. Dammi le chiavi della tua macchina e straccia la cartina; vedrai chi si sente a suo agio.
Straccia anche tutto il resto; rimane la tranquillità di giorni semplici. I riti di una tribù multiculturale. La semplicità innocua, la lontananza dai giorni veri.
Se poi sono tanti chilometri fa, pensa che sarai a tanti chilometri anche da qui. Si tratta solo di aspettare e farsi una risata.
Cerco
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