blah blah blah nella testa, lagne da riversare sul blog che però (per ora!) vi risparmio. Nell’attesa di rendere questo blog sberluccicante e pieno di fotine carine inizio collo scrivere il testo di una canzone, Little Boxes, sigla di Weeds. L’originale è degli anni ’60 circa. Little boxes on the hillside,Little boxes made of ticky tackyLittle boxes on the hillside,Little boxes all the same,There’s a green one and a pink oneAnd a blue one and a yellow oneAnd they’re all made out of ticky tackyAnd they all look just the same. And the people in the housesAll went to the universityWhere they were put in boxesAnd they came out all…
Tutto
rumore di passi, miei. Il selciato abbondanato dal tempo e dai suoni. Osservo i pensieri vagare nella mia mente. Non ho nulla e non mi manca nulla. Tu che non esisti ma sorridi ripensando con me a quelle fiere di paese in cui sfuggiamo fra i banchetti. A quel particolare ascoltarci fra tazze fumanti e parole sperse, fumanti anch’esse. Di ricordi che non hanno bisogno d’esser reali qui dove il confine fra verità e fantasia è lo stesso che fra te e me, sfumato fra pensieri e intensità. Come se avvolgerti le spalle bastasse a proteggerti da questa realtà con cui io mi devo confrontare e non tu, che rimani…
…
non pensavo di ritrovarmi a pensare che la notte è troppo lunga. Sto invecchiando credo.
bisogni
c’è questo bisogno di elaborare. Cammini verso il poli, riprendi i tuoi gesti, vai a dare un esame, senti un amico, torni ai tuoi progetti. Riprendi la tua vita ed è in quel momento che avverti quel dolore, quel pensiero che lui non possa. Taglieremo la punta delle feluche, un gesto stupido ed insignificante per alcuni forse. In un momento così "grande" qualsiasi cosa corre più che il rischio di sembrarlo. Ma quel simbolo resterà così per sempre e chi arriverà a guardarla col volto pieno di righe non potrà dimenticare quel ragazzo restato giovane. Può sembrare strano quanto alcune serate spinte a lungo, fino all’alba fra il vino ed…
Ciao Stefano
Ciao Stefano. Forse correvi a casa, non lo so. Mi ricordo di quando guidavi al ritorno di Bologna. Quella nostra "spedizione" ben diversa da quella tua in Libano in quel momento di tensione, eravamo in pochi del nostro gruppo ed eravamo orgogliosi di rappresentarlo. O quel viaggio a Pisa. Quante risate e quanti bolli che hai raccolto. E il "processo"? Quanto diamine avevi bevuto? Eh eh ti lasciavi prendere del gioco. Allegro, ti ricordo così. Quello spirito di gruppo che ci stringeva tutti e specie te, me e Alessandro. Come quando ci siamo arrocati sul gonfalone quella sera ad Avigliana. Non potevo dire di conoscerti bene ma ho condiviso con…
Canzoni scoperte
Vedi cara di Guccini, grazie a Panda amore e fantasia.
Soluzioni ovvie
Sta tutto lì. In quello spirito che a volte non sai dov’è ma c’è. Alla fine risolvi con una meta casuale, vai in un pub in valle dove suona qualcuno che conosce qualcuno che non hai capito neanche chi sia. Ma a te non te ne frega. Massi te ne vai a Bruino. Raccatti quel solito lurido alcolizzato che infesta il panorama del tuo alcolismo da più di un decennio. Ti raggiunge il Magnifico. C’è il buon, raro, Paul. Il gruppo non è male e scopriamo che qui hanno suonato pure i Bloodyguns. Torneremo, forse a primavera per sentirli, forse perchè una sera non avremo di meglio da fare. L’importante…
Serate a guardare 21 grammi
"E ora mi mangio cracker spalmati con il miele", sorridevo avanzando barcollante verso la cucina, il viso un poco bianco. Dano fa capolino dall’altra stanza per venirmi a dire “uao, la colazione del campione”. Si siede con tranquillittà su una sedia. Io intanto addento il primo cracker. Mastico lentamente, attento alla reazione del mio stomaco. Andrea ancora dorme di là in camera. Ricordo la convocazione del “Jamaican Rhum Comitee” scritta da me e lui al Dano che mi fa compagnia in questa colazione post sbornia. Con la presente intendiamo darle avviso ufficiale della delibera delcomitato che ha decretato quanto segue: Giovedì prossimo lei sarà tenuto a presentarsi presso l’abitazione dital…
Piovesse più spesso
In questo circolo perverso di illusioni, disillusioni, faticate reillusioni servono più mattine in cui piove e andando ascolti Via con me di Paolo Conte …via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri… via, via, neanche questo tempo grigio… poi passi a Last Kiss dei Pearl Jam. Comunque stamattina ho fatto richiesta di diventare socio A.I.C.A. (associazione italiana informatica e calcolo automatico) impegnandomi a: 1. Un costante impegno personale per aggiornarmi sugli sviluppi della informatica e del calcolo automatico nei settori che più direttamente riguardano la mia attività. 2. Esercitare tutta la mia competenza nello svolgimento dei miei compiti – quanto meno…
Serendipity
Cosa c’è di più bello di un uomo solo in un pub, con la sua birra, che parla ai propri difetti?
Un soffio di vita
Consiglio vivamente di leggervi quest’intervento: The Riot. Concordo appieno.
Io qui non parlo di politica
La politica è un ottimo modo per non andare d’accordo. Ho idee in contrasto con molti amici e conoscenti, le difendo ma se posso evito le discussioni perché per lo più ci si limita ad arroccarsi sulle proprie posizioni, incapaci di muoversi da queste. Solitamente si finisce per berciarsi acidità a vicenda. Però, proprio perchè amo questo mio Paese, non mi va proprio di pensare che il mio bel Piemonte o altre regioni possano ricevere rifiuti dalla Campania. Se una porzione della società non riesce a reagire quando l’immondizia arriva al primo piano quando lo farà? In tutti i settori, in tutti i campi stiamo assistendo alla deresponsabilizzazione ad ogni…
The Scoppiato Group Project: Dossier 2°
Riprende la serie, perchè possiate essere preparati quando incontrate i soggetti… Nome anagrafico: Valentina Nome in codice: Alf Nome GIUVIELLO: – Non assegnato – Segni particolari: Incredibilmente uguale ad Alf. Di tanto in tanto emette versi acuterrimi. Custodisce l’agente "Gongolozzo", attualmente sotto le mentite spoglie di nano da giardino, rendendone la psiche ancora più disturbata con continui travestimenti. Blog/sito: http://vegvalu.splinder.com/ —— Le puntate precedenti:La Scoppiata
I consigli dell’uomo di casa Fede
Dopo "scartavetrare fa schifo" ho l’orgoglio di dirvi che le mie ricerche mi hanno portato a comprendere che 3 etti di pasta condita col tonno sono troppi. O forse è che c’è poca birra ad accompagnarli. Si forse è quello.
Detto fra noi
…mia sorella non scrive male. Se glielo dite vi uccido. In senso figurato, certo… d’altronde sono un tipo dalle reazioni pacate no?
Appunti
Strange memories on this nervous night in Las Vegas. Five years later? Six? It seems like a lifetime, or at least a Main Era—the kind of peak that never comes again. San Francisco in the middle sixties was a very special time and place to be a part of. Maybe it meant something. Maybe not, in the long run . . . but no explanation, no mix of words or music or memories can touch that sense of knowing that you were there and alive in that corner of time and the world. Whatever it meant. . . . […] So now, less than five years later, you can go…
La Natura mal si piega al mio umore
Ho voglia di uscire, di andare ma la neve mi blocca in casa. Mi sento un animale in gabbia. Trapped under ice.
Report di fine anno (sono anch’io nella massa, fatemi spazio)
Può trattarsi di una vita o di un attimo. Per me è stato un secondo o forse un’ora, capita così, ti ritrovi senza stimoli nè prospettive immediate. Ti isoli, lasci che il tempo ti scorra sulla pelle senza lasciarlo entrare in te. Tutto fluisce attorno a te, i movimenti ti sembrano stranamente lenti, gli atti privi di scopo, non inclusi in un disegno. Meccaniche vuote, strategie trascurate. Un tempo mi capitava spesso, nel mezzo delle serate si spegnere tutte quelle luci, quel mio vociare, quella voglia di rincorrere la prossima pinta annaffiandola di battute volgari. Fermavo le risate ed i sorsi e pensavo. Mi estraniavo. Questa volta è stato diverso,…
L’adattarsi delle tradizioni
Il Natale in questi anni ha perso il suo fascino, il suo appeal. Quell’ansia di scartare regali, quella vigilia insonne… it’s gone baby. Quest’anno non li ho neanche aperti, li ho restituiti i regali. Lo ripongo quel fascino per quando ci sarà qualche bambino che scorrazzerà per casa. E dubito che sarò io, questo dannato Tempo ha imboccato un senso unico. Ma in questi giorni ho una mia tradizione, che condivido con le persone care. Gesti ripetuti negli anni, cui si intrecciano ricordi, si sovrappongono gli anni scorsi a quello attuale. La mia tradizione è la spesa per gli alcolici di capodanno. E’ un momento magico, colmo di entusiasmo, di…
You and me
Nello squallido paese valsusino dove m’è toccato di passar parte della mia vita c’è una gelateria: You and me. Quello è il posto dove avere sedic’anni e portarsi una fanciulla con la quale ti districhi fra la prima e la seconda base, raggiunta la quale festeggerai con gli amici facendo una colletta ed acquistando sigarette e qualche birra. Questa è la vita, il resto è una patetica imitazione. C’è troppo starsene seduti ad aspettare, me ne accuso anch’io. E così esco, magari è un giro senza senso di un’ora o meno. Ma scopro che a Santo Stefano nei paraggi è aperto solo lo You and me.