September 20, 2008

K4

Faccio un salto al K4-Bar (il bar interno dell’edificio 4 di questo studentato) e mi ritrovo lì, dove tutti parlano crucco. E mi piace questa cosa di essere in un paese dove sono straniero, avulso. Per una serie di eventi mi ritrovo solo questa sera, a pensare. A guardare gli sconosciuti e vederci  somiglianze con attori del mio passato. La mente corre a tutti i desideri futili accumulati negli anni. O che tali ora sembrano. A tutti i si che ho immaginato di sentire da ragazze cui non ho posto mai alcuna domanda. Agli oggetti che volevo per me, agli obbiettivi che mi ponevo. Non penso allora immaginassi di raggiungere…

September 15, 2008

Binari

C’è questo tale che s’è perso le ossa in giro, s’è come sparpagliato l’anima qua e là, credo che da uno dei treni che ha preso quella non sia scesa, se ne sia rimasta pigra sul sedile. Lui lo vedi che cammina, tentando di insinuarsi nelle ferite dei luoghi, ci si infila per un’ora o poco più di vagare puro e semplice. Lontano da quei luoghi che ha per primi coltivato di ricordi, dove ha piantato un primo bacio, un davanzale freddo a reggere una finestra grande. Lontano da panchine di attese. Che la prima ora quella interroga, che quella se ne frega e non c’è scusa che tenga. E…

September 11, 2008

Non é come una vacanza, ti pensi qui per mesi e vedi le cose in maniera diversa. Ti leggi le vie una ad una. Torni da una gita a Stoccarda e quando vedi la stazione della città in cui vivi ti senti arrivato. Qui mi sono trovato un tetto, ho una bici, un conto in banca, un numero di telefono. Incrocio sui treni gente che conosco. Ho appuntamenti in mensa o allo Schlossgarten. Conosco posti dove penso che il kebab sia migliore e mi segno i supermercati. Durante la fase in ostello ho rallentato i ritmi e pochi impegni mi riempiono la giornata. Oggi quando tornavamo a casa dopo aver…

September 9, 2008

Considerazioni

A volte ti limiti a gustarti un rilassato esistere. Pacioso. Rallenti, come dire. In effetti ho sempre qualcosa da fare, non è che mi annoi. Dilato i tempi. Altre volte avresti da fare ma puoi aprire una birra ascoltando "Don’t damn me". Se capiste davvero che intendo, ragazzi. Sono momenti assoluti. Contento di esistere.

September 8, 2008

der Fortbildung

Dunque. Come i fedeli lettori sapranno arrivato qui ho scoperto che non ero nelle liste per ottenere una sistemazione tramite l’università. E l’avevo scoperto dopo aver sperimentato quanto infruttuoso fosse provare a contattare chi aveva una stanza libera dichiarandosi da subito uno studente italiano. Cinquanta mail spedite, tre risposte ottenute di cui solo una positiva, nel senso che mi davano almeno la possibilità di visitare la casa. Ovviamente poi ero stato scartato. Nel frattempo però mi ero convinto che vivere ad HaDiKo: il più grande studentato autogestito della Germania, fosse la soluzione migliore. Sabato ho avuto un’intervista. Dentro o fuori. I rumors (ottenuti direttamente dall’ex-capo della commissione che sceglie chi…

September 5, 2008

Tentativi di vita

Non che sia un grandissimo appassionato di Vasco. Però diavolo. A volte penso che la vita perfetta sarebbe starsene da soli in qualche posto ad ascoltare "ogni volta" con scorte consistenti di alcol e sigarette. Cheers

September 4, 2008

Così

Così come se la pioggia qui generosa potesse confondere a poco a poco i contorni, renderli meno incontrovertibili. Così cammino a poco a poco in un parco, in una città che credevo di stare imparando a conoscere. Ed invece ci sto cadendo o la sto dipingendo diversa. Fino ad imbattermi nel "Nowhere Pub", il locale dai tavoli massicci e consunti, che il tempo avrà il suo bel da fare a masticarseli. Una kilkenny ed un angolo per me, di quelli da dove osservare bene. Quattro chiacchiere coi fantasmi degli avventori incontrati in questo stesso pub negli angoli d’Europa o della mia mente. Gli stessi personaggi, lo stesso pub, mille porte…

September 2, 2008

Aggiornamenti

Sto uscendo ma metto qui quello che ho scritto ieri E così è passato qualche giorno dal mio ultimo intervento, giorni teutonici. Da quando lascia la casa amicale in quel di Losanna, cacciate due magliette ed un paio di calze mi levai fra i vapori alcolici della serata prima (quanti giri si era offerto io, Dani e l’americano-tedesco?) e nel farsi largo del mattino mi dileguai. Come a farmi mangiare dalle orme, ad abbandonarmi. Rugiada al posto della placenta. Da allora tante ore da giocarsi. Ho dovuto imparare a gestire dei ritmi diversi, le ore vuote. Trovo fantastico come l’uomo sia in fondo capace di adattarsi. Le ore nel parco…

August 28, 2008

Il poli ha fatto un casino e non ci sono nelle liste per avere una casa… questo NON mi rende felice. Vorra` dire che dovro` cavarmela da me. Certo sarei stato piu` sereno avendo un tetto…

August 27, 2008

Notiziario regionale Baden

le lettere accentate e gli apostrofi sono banditi causa tastiera tedesca Dunque, su richiesta di Paul vi aggiorno (per fortuna ho due gambe cosi` se ne spezzi una con l altra posso trascinarmi al bancone e bermi la birra che hai promesso di offrirmi). E successo un po di tutto ed un po di niente. Ad esempio una mattina mi sono alzato rintronato e mi sono ritrovato nella stanza di una ragazza che si stava cambiando. Fino a ieri ho passato la giornata camminando da una parte all altra della citta, dopo pochi tentativi veniali di discorrere in tedesco sono scivolato sull inglese che in questi giorni ho potuto provare…

August 24, 2008

Karlsruhe

Ed eccomi qui… Dopo i piovosi giorni di Losanna, sotto l´ala protrettrice del buon Dani eccomi a lottare con tastiere tedesche, a imparare i nomi delle vie, a girare come un forsennato per ore. Quanta stanchezza… ci vorra´ un´altra birra immagino. Domani mi aspettano tante ore per queste strada con cui devo familiarizzare, pensando che le cose importanti sono uguali: il cielo ed i vecchi che passano il tempo a controllare il procedere dei lavori pubblici. Quello che cambia sono i dettagli: la lingua e la percentuale di bionde. Tschüss! (l´ho scritto sbagliato di sicuro)

August 17, 2008

Pensavo

Oggi: che domenica prossima saprà meno di Piemonte Ieri: com’è che si fa a rinascere?

August 17, 2008

Dal blog di testapiatta quest’intervento che riporto: salendo su per le ripide scale del walhalla e cliccando su aggiungi intervento potresti trovarti a tu per tu con il mondo virtuale che ti osserva. Solo noi abbiamo conosciuto le strade del mondo, limpide e uggiose come una mattina di novembre, scorrere sotto i nostri piedi, verdi rugiade, sottane ingarbugliate, pazzi sotto la pioggia iridescente, pezzi di sogno ancora da filare e tessere con la macchina, un cognome da urlare sotto la cupola nebbiosa della volta celeste. Noi, nella pianura. Immondi versati nel vino, le barbe incolte, la macchina che ruggisce e il piede che comanda, saltare le corsie, venuti al mondo…

August 16, 2008

Leicht als Wind

Vedo la nebbia che abbraccia le montagne e quasi piangerei nel sentirmene così tanto parte. D’altro canto avverto la leggerezza dei momenti migliori, in ogni gesto, in ogni momento, nella mancanza di aspettative. Tutto è lieve. E’ come se partire rendesse tutto più sincero ed ogni attimo fosse liberato, in modo tale da bastare a sè stesso.

August 14, 2008

Die Schlaflosigkeit

Sai com’è, i pensieri si combattano la mia scarsa attenzione, s’accumulano, s’impastano. Ritorno a casa da una cena da Gillus. Un uomo meraviglioso ma imcompreso. Uno dei suoi coinquilini critica la sua scelta di utilizzare in cucina una griglia da campeggio. L’istinto omicida serpeggia in me e vorrebbe mordere al calcagno le sue allusioni, le sue critiche, le sue paure incomprensibili che lo portano ad immaginare mobili in ferro fondersi a causa del calore di quelle fiammelle. Lì per lì mi sembra chiaro che non potrò mai avere coinquilini. Non in stati dove l’omicidio sia un reato almeno. La sera passa allegra, Luca è sempre Luca. Solo che fa cose…

August 13, 2008

Der Frühling

E’ così umidiccia questa primavera del ’92. E’ un bicchiere di liquore che ti macchia il vestito e non lo togli più. La ragazza col vestito lungo, azzurro, quella gonna che gioca col vento se appena fa un passo più svelto. I ragazzi sulle panchine ad aspettare che faccia un passo più svelto. Questo sole si nasconde e si fa pregare, come ogni primavera. Il gioco delle parti che si ripete eterno: noi a desiderare i primi caldi, lui a farsi desiderare. Hanno ragione i tedeschi: il sole è femmina e noi ci siamo fatti ingannare. Marco pensa che un paio di jeans basterebbero, poi magari lavorerebbe un po’ su…

August 11, 2008

Der Ort

Casa tua può trasformarsi in un non luogo. E’ un lento spogliarsi, un percorso lungo. Smetti a poco a poco di vederci un futuro qui, l’orizzonte ti si precipita incontro e il tuo sguardo, qui, non può più spingersi che a poche spanne. Non ci sono più progetti che vadano più in là di pochi giorni. C’è stato un percorso, una mutazione graduale ed ora mi rendo conto di vedere le mie cose, gli abiti della mia vita in modo diverso, da un’altra prospettiva. Quella dell’uomo di passaggio, di chi se li è affittati luoghi e persone. Quante amicizie date per scontate, alla fine ti stupisci dell’affetto. Del continuo chiedere…

August 6, 2008

Dialoghi

Venti persone attorno ad un tavolo. Amici, gente venuta a salutare due scoppiati che se ne stanno per partire. Pizza a volontà, birre quante ce ne stanno ad un portafogli. Sette per me, otto per il Capo che di contorno prende un Whiskey. I reduci, quelli che gli impegni non ci hanno strappato via al pub lì di fronte, la foto  Giorgì la descrive così: "Ecco: riunitisi al tavolo coperto di tela incerata, dietro una bottiglia di birra siedono i vecchi amici, CALVI (hi hi hi), sfortunati. E ognuno ha qualcosa che non va, ognuno ha il suo dolore, uno non può amare, all’altro non piace il principe, e nessuno…

August 2, 2008

Esercizi di stile

Chilometri che si sovrappongono, si insinuano per picchi ed ancora giù per valli. Giocano a rimpiattino con i minuti, si allontanano leggeri mano nella mano. Lastricano strade fra me ed i tuoi lunghi capelli neri, strade buone da lasciarsi indietro, strane che non tornano mai a casa. Districarsi i pensieri, riprendersi i propri, tagliare i nodi. Chilometri  fra oggi ed il pomeriggio perso ad ascoltare Oceano di gomma. Ho poco spazio nella valigia e ti lascio qui. E intanto faccio la fortuna della Feltrinelli, altri cinque libri acquistati. A quanti siamo quest’anno? Per chi fosse interessato a libri di ambientazione celtica io vi consiglio llywelin come autrice.