March 19, 2011

Giorgio Napolitano e la libertà

Giorgio Napolitano oggi difende il diritto alla libertà della Libia. E fa bene. Peccato che quando l’URSS invase l’Ungheria per fermare il processo di riforme che era stato avviato scrisse “senza vedere come nel quadro della aggravata situazione internazionale, del pericolo del ritorno alla guerra fredda non solo ma dello scatenamento di una guerra calda, l’intervento sovietico in Ungheria, evitando che nel cuore d’Europa si creasse un focolaio di provocazioni e permettendo all’Urss di intervenire con decisione e con forza per fermare la aggressione imperialista nel Medio Oriente abbia contribuito, oltre che ad impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, abbia contribuito in misura decisiva, non già a…

March 17, 2011

Piazza Castello

Un giorno lessi in Piazza il discorso pronunciato da Vittorio Emanule II, nel proclamare il Regno d’Italia. Mi colpì, perché mi colpiscono le idee grandi e chi crede in qualcosa di più dell’immediato, chi creda in concetti astratti, intangibili. E’ con quelle idee che si sfida il vuoto, si dipinge un senso, si da grandezza ai gesti. I gesti di ampio respiro, sono quelli che cerco. Buon compleanno Italia.

March 15, 2011

Concorso al Politecnico di Torino: fatti fotografare per vincere un iPhone 4 e un iPad2

DIffondete questo concorso organizzato da dei miei colleghi: http://stardust.polito.it/concorso/ Stanno svolgendo una ricerca per riconoscere la somiglianza fra volti di persone legate da rapporti di parentela stretti. Per questo motivo anno bisogno di raccogliere foto di fratelli/sorelle o figli e genitori. Per partecipare basta prenotarsi e presentarsi al Poli con uno o più fratelli/sorelle/genitori o in alternativa con una fototessera in formato passaporto dei soggetti in questione. A seconda che ci si presenti in carne e ossa o si portino fototessere si ricevono più o meno punti. Ogni punto corrisponde a un biglietto per l’estrazione dei premi.

March 13, 2011

Quando piove

Quando piove ti intravedo sai, nonostante gli anni, e quella tua perseveranza nell’essere vapore e vapore ancora. Lo vedo, il nome che ti scorre via, i desideri che semini come molliche. Il rumore degli anni è un ticchettio che ti batte il tempo, se solo tu avessi voglia di ballare. Rimani nuda, come un pensiero a metà, come una frase che non sai finire. E aspetti che piova ancora, sempre incerta fra il prendere un po’ di colore o lasciarne scivolare via ancora un po’. E ci respiro bene sotto questa pioggia, dove ti vedo, non ti vedo e smetto di cercarti. Di tanto in tanto trovo un sassolino dei…

March 8, 2011

Appunti

Un post semplice, di poche righe, che mi ha colpito: http://www.ilblogdimadis.com/2011/02/il-tempo-perfetto-dell.html

March 5, 2011

Colori

È strano, sai, come prima ci sia una persona e poi ci ritrovi una vecchia abitudine, una cattiva abitudine. E non capisci mai le trasformazioni a guardarle da questo lato dell’asse del tempo. Invece si va al Murphy’s. E Ciube non lo aspetti con la camicie, i gemelli, la cravatta e sopra al chiodo. E dire di fare per i. Mestiere il curatore di campi da golf. È così. Mille e uno sfaccettature di un minchione, mille e due di un amico e dei suoi chilometri. È la cosa più umanamente vicina alla ubiquità. E poi ci sono le serate. E le serate hanno colori, che trascendono il blu della…

February 27, 2011

I do not belong

Sai, ascolto ripetutamente Country roads.Fuori c’è il sole, la macchina chiama, e pazienza se l’autoradio non funziona.Ecco, viaggiare. E pazienza se non c’è posto dove tornare, da chiamare casa.Perché a me non capita che: I hear her voice, in the mornin’ hour she calls me The radio reminds me of my home far away And drivin’ down the road I get the feeling’ That I should have been home yesterday, yesterday Non saprei proprio quale posto, quale sensazione, quale persona mi potrebbe dare quella sensazione. Non c’è. L’altra faccia della medagli è che si sentono morbidi i confini fra sé e il resto: dal vento alle strade. Come non avere legame…

February 15, 2011

Vorrai mica vedere che…

A settembre sono stato ad una conferenza. Dopo un intervento una signora interviene, con accento inglese semi-incomprensibile, per fare una domanda. E sentita la risposta continua. Domande pungenti, cattive, puntigliose. Si tratta di una signora che, nel mio campo, sa il fatto suo. Io, seduto fra quei banchi provai pena per il poveraccio cui rivolgeva quelle domande. Ora. Io dico. Tu immagina che uno debba fare il suo primo talk ad una conferenza accademica, in inglese, in Inghilterra, nell’università di questa signora, proponendo dei cambiamenti all’approccio da lei suggerito. No, dico, sarebbe un caso, assurdo, no? Dico. E invece. Guarda un po’ cosa devi aspettarti. Come si chiama la signora?…

February 13, 2011

Si, ma

Si, ma a volte per capire, per scriverne, serve un’immersione in quel dolore, ancora, ancora. Buttarsi per intero, sotto. E’ orribile, cazzo. Ricordi. E’ strano come i frammenti di ricordi ti taglino comunque li prenda. Li hai mescolati, dimenticati, gettati. Rimane un paiolo di pezzi di vetro, per colazione. Ognuno di quei cattivi pensieri e legato a tutti gli altri cattivi pensieri. Un insieme che ha avuto bisogno della complicità di eventi molteplici, ripetuti e determinati, e attori e comparse in quantità perché emergesse uguale a come è stato. E non lo si può negare. A certi cattivi quadri, a certi 2010, non bisognerebbe mai dargli un’occhiata, perché hanno la…

February 13, 2011

Dano, l’agire, i miracoli, il Sudamerica

Stanotte Dano ha scritto una nuova e-mail in cui racconta la sua vita in Sudamerica e il suo progetto di costruire case ecosostenibili. A volte sono infastidito da buonisti d’accatto, che parlano di bene comune, e trovano come unica soluzione che sia lo stato a pensarci. Credo che il modo giusto di fare sia, quando si crede in qualcosa, non limitarsi a discuterne attorno alle tazze da tè, o inveire contro i tagli o contro chi non ha la sensibilità per capire tematiche che ci stanno a cuore. Secondo me, agire è sempre l’unica risposta. E Dano l’ha fatto e io l’ammiro. Ogni volta che scrive mi fa riflettere sul…

February 9, 2011

Possibile siamo più scemi delle cose?

E’ strano quanto mi piaccia più scrivere che leggere. Scrivo scrivo e non ascolto. Ho i continui echi, riverberi nella memoria. Che accade e accade. C’è questo suono, è Two dei Motel Connection. C’è Claudio che si muove al ritmo della musica. Guardo, dopo tanto tempo Santa Maradona e l’acchiappo per un filo quel suono continuo. Quel continuo essere Claudio di Claudio. No? Ci sono queste canzoni, ci sono queste ore al Politecnico. Pensa. Ragiona. Progetta. Segui queste idee. Prova a vedere dove portano. E’ divertente, mi piace. Ma il fatto è che tutto, tutto accade con quel sottofondo di fatti, di antefatti che descrivono tutto il seguito. Mentre sono…

February 8, 2011

Casa

La sera a casa, un principio di influenza. Un paper da poco accettato e la possibilità di stroncare quello di qualcun’altro… Bene, bene, bene… cos’è che hai scritto qui…

February 6, 2011

E di concerti

Ieri serata all’Hiroshima con Alessia e Ciube. Sul cartellone si parla di Nobraino, e il concerto lo apre Giorgio Canali, un rockettaro con qualche anno sulle spalle che si scatena sul palco gridando elettricità, prendendo a testate il microfono. Che padronanza dei suoni, delle grida. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=8O9Il5aKP7w] Sarà che questa nebbia, mi nasconde l’orizzonte, Sarà che un po’ più in là, sono convinto, non c’è niente Sarà il fumo negli occhi, sarà il male di te Sarà che non mi va di cercare risposte, che soffiano in un vento che non c’è. Sarà che basta crederci, e poi va tutto meglio, Sarà che preoccuparsi troppo è sempre un grosso sbaglio Sarà…

January 30, 2011

Scogli

Week-end a Bardonecchia, Daniele, Alf e il di lei ragazzo, Tommaso. Dormo nello stesso sacco a pelo in cui ho dormito innumerevoli volte. Perline di una stessa collana sparse nel tempo. Un filo, lo vedi apparire dal sacco blu che lo racchiudeva, lo vedi giocare con l’orso del logo. Bardonecchia e Jägermeister e Grand Marnier. Birra. E’ fare spesa in un piccolo alimentari di Borgone, andando su, è parlare con la proprietaria. Tommaso che viene da fuori la valle, da Bologna, la signora che parla di formaggi. Che, per dire, dare il tiro a Bologna significa aprire la porta. Ecco, se la Domenica pomeriggio ha un senso, ed ha un senso…

January 27, 2011

Ammissioni

Io sono un uomo ripetitivo (I am ok with that). Ascolto le stesse canzoni, sempre, ascolto la stessa canzone, ancora e ancora. A mano a mano si scioglie… quel dolce ricordo sbiadito dal tempo, di quando vivevi con me in una stanza… e a mano a mano mi perdi e ti perdo e quello che è stato mi sembra più assurdo, di quando la notte eri sempre più vera e non come adesso… E leggo, e mentre preparo una presentazione rido fra me e me. E sull’inglese c’è chi sta peggio di me. E leggo, diamine quanto leggo. Un libro sulle reti: sociali, molecari, di conoscenza, ecc. ecc. (Linked), il libro che mi ha regalato…

January 26, 2011

Women, fire, and dangerous things.

E’ meraviglioso quello che il linguista cognitivo George Lakoff ci riporta: in uno dei linguaggi utilizzati dagli aborigeni esistono 16 generi, uno dei quali è utilizzato per indicare il fuoco, le cose pericolose in generale e le donne. E poi le definiscono popolazioni primitive…

January 23, 2011

Ahi

Ahi Maria. La Vita, la Vita, la Vita. Questo week-end Ciube è venuto a trovarmi, è rimasto da me. Ieri sera al BarRocco di Pianezza: un locale in una chiesa sconsacrata. Rock, cocktail. C’era Vale, una volta tanto. E Alf, e Claudio e Marina e Fabio eccetera ed eccetera ed eccetera. Si ricordi confusi, che riemergono a tratti. Ripensi alla serata e ti accorgi che mancano dei pezzi. Cavolo se ci ci è divertiti, se si è ballato, saltato gridato bevuto parlato. E Marina che scrive na wie lang war´s noch gestern?? kopfschmerzen?(-: I risvegli, quelli si, li cambierei. Ah le domeniche pomeriggio, quanto le odio. Mi annoio quasi sempre la…

January 16, 2011

Daw è il mio mito

In attesa che mi arrivino i volumi di “A” come ignoranza che ho ordinato cercavo qualche sua vignetta: http://liberolamiamente.wordpress.com/2010/07/13/una-cura-economica-by-daw/ http://emi-li.blogspot.com/2009/02/vignette-di-davide-berardi-alias-daw.html

January 16, 2011

Temi

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=zvu73Pk79dE] Questo video vuole dimostrare che sono incapace di riprendere ogni cosa statica o in movimento. Sapete, era da un sacco di tempo che volevo costruire qualcosa con il legno, allora ho costruito una specie di scatola in cui impacchettare autoradio e alimentatore. E così a casa mia sarò sempre più circondato di pezzi di macchina. E’ un modo per ricordarmi che vivere è viaggiare. Difatti quest’anno voglio andare a Madrid a trovare Giovanna, Giulia, Diogo. Voglio andare ad Amsterdam con Daniele. Fare un Papetti-road-trip con il Capo e Asso. Quest’anno, il 2011. E’ un anno che mi piace.

January 14, 2011

In diretta da “Ricerca, formazione e trasferimento tecnologico per uscire dalla crisi”

Sto seguendo un dibattito al Poli. Bell’aneddoto appena raccontato: Convegno matematico in Cina, i più brillanti matematici del mondo presenti. Vengano ricevuti dal capo di governo cinese che gli propone un piccolo problema con cui si arrovellava. Nessuno delle medaglie Fields presenti riuscì a risolverlo durante la settimana del convegno. Un anno dopo una medaglia Fields lo risolvette. Ora è noto come teorema col nome del suo risolutore e del capo del governo cinese che lo aveva proposto. Ah, molti dei dirigenti del partito cinese sono ingegneri. I nostri sanno contare?