rumore di passi, miei. Il selciato abbondanato dal tempo e dai suoni. Osservo i pensieri vagare nella mia mente. Non ho nulla e non mi manca nulla. Tu che non esisti ma sorridi ripensando con me a quelle fiere di paese in cui sfuggiamo fra i banchetti. A quel particolare ascoltarci fra tazze fumanti e parole sperse, fumanti anch’esse. Di ricordi che non hanno bisogno d’esser reali qui dove il confine fra verità e fantasia è lo stesso che fra te e me, sfumato fra pensieri e intensità. Come se avvolgerti le spalle bastasse a proteggerti da questa realtà con cui io mi devo confrontare e non tu, che rimani splendida ad aspettarmi proprio al fondo del selciato. Come se non avessi niente di meglio da fare che continuare a non esistere. Rispondo al tuo sorriso io che non ho nulla e non mi manca nulla.
Tutto
Comments
Mi sembrava quasi di essere le tue scarpe :) ….Meraviglioso.
Come è andato il tuo esame?
ciao…mi ritrovo di nuovo a leggere le tue righe…i tuoi interventi precedenti dedicati al tuo amico stefano mi hanno molto emozionata..complimenti mi piace cm scrivi.. a presto baci
Grazie di essere passato nel mio blog ( http://lookingformyworld.wordpress.com )Mi piace molto il tuo blog, mi piace il tuo modo di scrivere… Spero non ti spiaccia se ritornerò a trovarti ogni tanto.A presto.Laura