March 1, 2007

Mattinata cereale

La solitudine dei cornflakes che affogano nella tazza. E’ mattino, è mattino per davvero, fra i clacson che suonano e il sole che, beh si fa desiderare. E pensare che ieri me ne stavo con la giacca ripiegata su un braccio, che caldo, a sognarmi quel mare di lucciole che apparirà entro qualche mese in quel posto che io conosco, le serate in maglietta, le escursioni, le notti in tenda. Però a me piace questo grigio di oggi, anche se fa un po’ male al mio sentirmi solo e mi fa venire voglia di fumare, passeggiando per le strade fra me e me, forse solo per accorciare d’un minuto questa vita a volte troppo d’attesa. E’ che c’è troppo posto, ed un poco di vuoto mi rimane sempre dentro.

Comments

1 thought on “Mattinata cereale

  1. E quel poco di vuoto che resta dentro, è quello che a volte fa vedere le cose più vere, più sentite… ci hai mai fatto caso? Come il grigio di una mattina, che forse, in altri casi… non avresti notato e che invece, così, ti ha lasciato una sensazione. A volte fa un po’ male è vero, ma da un altro punto di vista… fa sentire vivi. Riuscire a strappare dall’atmosfera di una mattina un po’ grigia o da un giorno di pioggia, dei pensieri, magari un po dolci, magari un po amari. In fondo in fondo fa sorridere. Significa che tutte le cose, addirittura un cielo grigio, riescono a dare qualcosa… ed è bello che sia così. Torino tra i tanti pregi ha quello di apparire bellissima nelle condizioni atmosferiche peggiori. ;)  ti ho aggiunto tra i contatti, a qnt pare abbiamo amici in comune. Bello space! perdona l’intrusione  e buona giornata!

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