Il week-end su cui incombe la ripresa dei corsi si compone d’un Venerdì un poco più fiacco del solito, speso fra le scure sale del Beamish, vicino a piazza Vittorio (so che ha cambiato nome, ma chi se lo ricorda?). Il sabato va in scena al Bierkeller, teatro sabato scorso di discutibili esibizioni, di risate sguaiate, di balli improvvisati. Di parole che volano e, diamine, lo fanno con classe. Questo sabato vede la solita gente, voci di un gruppo disgregato, ma alla fine ci si ritrova intorno a vecchi nuclei elaborati e confermati, ricomposti in frammenti, ognuno col suo proprio riflesso. E così eccoci, io, Asso & Assa (dopo la sua prova guidatoria di ieri, questo sarà il suo ignorato soprannome, per essere la prima volta che guidava, caspita, decisamente bene) e, dopo lunga parentesi, si intendo quella di prima, Pillus ed il Magnifico accompagnato dal buon Simone; non si può tacere delle due sorelle nè di Giò e Francesca. E poi arrivano le due Vale; e Ciro dove lo mettiamo, e Ciube? Ok, solo sfilze di nomi ma sono quei nomi che la fanno la differenza fra un sabato che guarda all’orribile destino, al temuto ritorno nelle aule del poli e un sabato in cui, manco a cercarlo, c’è spazio per la preoccupazione (ovviamente è un’idealizzazione, non si può oscurar del tutto l’orrore per il riprendere dei corsi). Solo tutti c’abbandonano un poco presto, e la sera finisce a casa di Vale F. che mi e si cucina una pasta notturna stando ad ascoltare di quei problemi di cui con lei si parla volentieri. Branco di balenghi, tutti quanti. Ma di quei balenghi che mi mancano durante la settimana, quando non ci sono uscite infrasettimanali (ma dovrebbero essercene questo martedì, maercoledì, giovedì… ottimo).
Ahimè
Comments
lo conosco quel pub!!
hola…bll il blog…
hai visto ke ho lasciato un commento…
vabbè ma ora tocca te lasciarmi un commento
…ciao ti aspè