Oggi è un nuovo inizio.
Per me.
Perchè mi va di cambiare. Per continuare a vivere, per non arroccarmi in quello che ho, in quello che già sono. Perchè la ricerca deve continuare stando attenta ad evitare come la peste ogni equilibrio. Quando ti accorgi di camminare su una corda, hai una sola possibilità: scendere e smettere di fare il pirla. A costo di romperti una gamba nella caduta.
Perchè a volte sei costretto a scegliere fra due opzioni che ti fanno schifo. E ti illudi che se una fa meno schifo dell’altra sia quella giusta.
Perchè a volte dico solo un mucchio di cazzate.
Perchè quando dico che a volte dico solo un mucchio di cazzate sottintendo che quelle volte costituiscano la maggior parte delle volte.
E c’è da dire che in questo nuovo inizio ci si son buttati anche i corsi che partivano freschi freschi stamattina, fottendosene altissimamente che ci siano ancora orali da sostenere, progetti e tesine da consegnare per la sessione ufficialmente conclusa.
E in uno di quei corsi reincontro un professore che ho già avuto, preparatissimo ma con qualche difetto che mi ha portato a farmi quasi sanguinare le mani su una tastiera lavorando per un suo corso, tutti i giorni, tutto il giorno per un paio di mesi. Si da il caso che il prof in questione oggi ci abbia aperto gli occhi su un’ennesima branca dell’ingegneria, il social engineering.
"Chissà domani quale fuoco ecciterà i peccati miei" (non c’entra un cazzo, è solo un disturbo di sottofondo ma ha una certa forza persuasiva che mi porta a riportarlo riportando me ad un passato in cui… ehi qui perdo il filo)
Tralasciando la noiosissima descrizione di cosa sia il "social engineering" questa coincidenza è andato a nutrire il dubbio che stavo coltivando che sebbene io appartenga alla nefanda cerchia di coloro che possono scrivere ing. davanti al nome (una perifrasi questa volta a confondere i lettori e negare il mio status di ingegnere) posso lo stesso coltivare, con moderazione, rapporti sociali. E tutto questo solo per dire che stamattina mi sono alzato e mi sono detto che ok, adesso posso anche trovarmi una ragazza. Che sono ben sicuro di esser capace di starmene da solo, di non volere un rapporto per scaricare le mie insicurezze. Il mio problema è che non ho pazienza. Non so starmene qui ad aspettare di incontrarla. Eppur non è che possa fare molto per andarmela a cercare. L’amore quando arriva arriva. Sarà anche vero ma non mi piace l’idea di non avere un ruolo in questa ricerca. Mi sembra troppo passivo. Che poi io non saprei neanche immaginarmela la ragazza adatta a me. Perchè se uno se la immagina si limita, non si predispone per farsi sorprendere dall’esistenza. Io me la immagino solo con un carattere forte. Che mi faccia capire ogni giorno che se mi concede la sua presenza è un privilegio. Che pretenda molto da me. Ma esisterà?
Spesso succede… immagini la persona che vorresti tanto avere accanto, e poi ne trovi una che è tutto il contrario.
La vorresti forte e sicura di se, e poi ti innamori di qualcuno molto fragile, ma che ti colpisce per la sua sensibilità, e magari è proprio questa sensibilità che ti tiene legato a lei per tutta la vita.
Tante volte l’ho immaginato… e tante volte sono rimasta delusa….
L’unica cosa importante è trovare qualcuno che non ti lasci mai andare via, magari attraverso l’indifferenza o la brutalità…. e che non lasceresti mai andare via.
E forse non l’ho ancora trovato.
L’unica cosa certa è che le persone non cambiano… :(
(Forse è presto per l’uomo della mia vita)……… (che scusa banale)
ciao ciao
Non l’avevo intesa così ma anche se fosse? Nel rispondere a Justine forse sono stato un pò categorico… in effetti ho la tendenza ad esserlo… non che non fosse chiaro…
hai messo un annuncio?
Allora mai.
forse quando raggiungerai un equilibrio tra quella moderazione ed eccesso(che tu ami) la troverai la donna della tua vita stai bene