Pensieri, cazzo. Non so come mi abbiano trovato. L’odore. Hanno seguito l’odore della mia paura.
C’è una sola cosa da fare.
Alzare il volume della radio, ancora.
I timpani sanguinano.
Ma che cosa conta?
L’alcol prende il suo posto nelle mie vene, sostituisce il mio sangue, vecchio.
E’ la mia ricetta è sempre la stessa,
schiantarmi più forte contro quel muro.
Il mondo intorno a me cambia, cambiano le mie scarpe, i miei vestiti, via le felpe dentro le cravatte.
E non mi perdo più infinitamente dentro a quei parchi.
Eppure.
In fondo ai miei occhi colgo ancora quella scintilla.
O forse è solo il riflesso della bottiglia…