Oggi ho guardo un film, "Ricordati di me", di Muccino. Non pensate che
io sia un appassionato di questo autore o di questo genere di registi.
Per "questo genere di registi" intendo quelli che io classifico come
"intelletualoidi", così convinti di essere speciali e così simili fra
di loro. Ma non è questo il punto. Uno dei film di questa serie lo
avevo visto anni fa. Un mio amico, Claudio, diceva che assomigliavo al
protagonista. Ma lui all’epoca assomigliava a Kurt Cobain per farvi
capire quanto tempo è passato. E allora mi ci ritrovavo di più in quei
personaggi, così spaventosamente insicuri. Forse mi ci ritrovavo anche
perchè la preoccupazione maggiore del protagonista era… ecco…
insomma… l’abbiamo un pò avuta tutti noi maschietti questo
"obbiettivo". Fa parte di un passaggio no? Comunque non mi dispiace
ripensare a quanto sono cambiato, quanto mi sento meglio con me stesso.
Forse non sembra ma provo sempre a lavorare su di me per cercare di
migliorarmi. Certo alcuni difetti non ci penso neanche a perderli se no
poi non sarei il buon vecchio Fede, e voi come fareste? Sempre
guardando il film (ed in particolare il comportamento della ragazza che
per entrare nel mondo dello spettacolo tradisce l’amica e inizia a
tarda un pò come il pane) ho anche pensato ad un altra cosa su cui ho
cambiato un pò il mio modo di vedere, e ne sono felice: sono le scelte
morali e il loro prezzo. Mi spiego: ho sempre ritenuto di avere dei
valori sui quali non transigo. Anche piccole cose, intendo. Questo un
tempo come adesso; la differenza è che un tempo pur facendo certe
scelte mi ritrovavo, nel profondo, a masticare amaro immaginando quanto
chi non condividesse i miei scrupoli potesse avvantaggiarsi
indebitamente rispetto a me. Un piccolo esempio: la mia scelta di non
copiare mai, per nessun motivo, ad un esame. Una scelta che ho portato
avanti ma quanta rabbia quando mi accorgevo di quante persone mi
passassero avanti per aver usato questo mezzo, quanta rabbia nel
rendermi conto che certi esami TUTTI (e con tutti intendo una
maggioranza talmente grande dall’essere vicina alla totalità) li
passavano in questo mondo con la conseguenza che tale esame veniva poi
inasprito (e già, quando si vede che un esame lo passano tutti vuol
dire che è troppo facile, no?). Oppure più piccolino mi arrabbiavo per
uno dei motivi più classici: la profonda convinzione che se non mi
piovevano donne addosso era perchè non ero uno "stronzo". Oggi quando
faccio una scelta di tipo morale conscio che questa possa avere un
prezzo la faccio con meno rabbia, guardo più a me stesso, a quanto mi
piaccia essere chi ho scelto di essere e non quanto qualcun’altro
otterrà più di me. E mi sento un pò più in pace con il mondo. Comunque
è bello essere una persona orribile perchè puoi sempre migliorare ed
esserne contento.
Evoluzioni temporali feliciosamente impreviste
Comments
Cosa puoi dirmi pur conoscendomi su un blog?tantissime cose..mi hai detto una frase sui cui ho riflettuto molto: "il male che la gente può farci è quello che noi le permettiamo di farci"..Questa frase dice tutto…sono io che sbaglio e gli altri se ne approfittano…Dovrei essere intransigente…ma non ci riesco…Colpa mia se sto male..ma starei male prendendo anche la direzione contraria…Anche io vorrei credere che la felicità non sia effimera…Sono 22 anni che ci sto provando..ma questo è stato l’ennesimo colpo di grazia..mi è arrivato in mezzo alle spalle proprio quando credevo di aver superato tutto…
Cambiando discorso…Anche io ho sempre avuto sani principi sul fatto di non copiare agli esami..ma quando provi a dare un esame per tre volte di fila e non passarlo cm dice Machiavelli" il fine giustifica i mezzi"…eheheh
Un bacio