Talvolta mi sento un marinaio.
Sarà che cammino e ondeggio di qua e di là. Sarà che guardo tutto e niente poi davvero.
Che poi il caldo, la testa in cui frullano birra, e la mancata voglia di svegliarsi davvero.
Sarà che sono un marinaio perché ogni tanto c’ho questa voglia di tagliar gomene, di andarmene dai porti.
Non che disprezzi le gioie delle taverne, è che fatto il mio tempo mi piace lasciare un ricordo commosso nell’oste e riprendere il mare.
Talvolta mi sento un marinaio che se ne sta meglio in mare che a manovrare per entrare in porto. L’esilarante velocità con cui si sobbalza fra le onde, la libertà di percorsi non limitati da ostacoli a confronto con le complesse manovre di avvicinamento al modo, con quel guardare con aria torva i perdigiorno che gironzolano attorno alla tua barca.
Io me ne torno in mare.
Magari con la giusta scorta di birra nella stiva.