Week-end a Bardonecchia, Daniele, Alf e il di lei ragazzo, Tommaso. Dormo nello stesso sacco a pelo in cui ho dormito innumerevoli volte. Perline di una stessa collana sparse nel tempo. Un filo, lo vedi apparire dal sacco blu che lo racchiudeva, lo vedi giocare con l’orso del logo. Bardonecchia e Jägermeister e Grand Marnier. Birra. E’ fare spesa in un piccolo alimentari di Borgone, andando su, è parlare con la proprietaria. Tommaso che viene da fuori la valle, da Bologna, la signora che parla di formaggi. Che, per dire, dare il tiro a Bologna significa aprire la porta. Ecco, se la Domenica pomeriggio ha un senso, ed ha un senso…
Ammissioni
Io sono un uomo ripetitivo (I am ok with that). Ascolto le stesse canzoni, sempre, ascolto la stessa canzone, ancora e ancora. A mano a mano si scioglie… quel dolce ricordo sbiadito dal tempo, di quando vivevi con me in una stanza… e a mano a mano mi perdi e ti perdo e quello che è stato mi sembra più assurdo, di quando la notte eri sempre più vera e non come adesso… E leggo, e mentre preparo una presentazione rido fra me e me. E sull’inglese c’è chi sta peggio di me. E leggo, diamine quanto leggo. Un libro sulle reti: sociali, molecari, di conoscenza, ecc. ecc. (Linked), il libro che mi ha regalato…
Women, fire, and dangerous things.
E’ meraviglioso quello che il linguista cognitivo George Lakoff ci riporta: in uno dei linguaggi utilizzati dagli aborigeni esistono 16 generi, uno dei quali è utilizzato per indicare il fuoco, le cose pericolose in generale e le donne. E poi le definiscono popolazioni primitive…
Ahi
Ahi Maria. La Vita, la Vita, la Vita. Questo week-end Ciube è venuto a trovarmi, è rimasto da me. Ieri sera al BarRocco di Pianezza: un locale in una chiesa sconsacrata. Rock, cocktail. C’era Vale, una volta tanto. E Alf, e Claudio e Marina e Fabio eccetera ed eccetera ed eccetera. Si ricordi confusi, che riemergono a tratti. Ripensi alla serata e ti accorgi che mancano dei pezzi. Cavolo se ci ci è divertiti, se si è ballato, saltato gridato bevuto parlato. E Marina che scrive na wie lang war´s noch gestern?? kopfschmerzen?(-: I risvegli, quelli si, li cambierei. Ah le domeniche pomeriggio, quanto le odio. Mi annoio quasi sempre la…
Daw è il mio mito
In attesa che mi arrivino i volumi di “A” come ignoranza che ho ordinato cercavo qualche sua vignetta: http://liberolamiamente.wordpress.com/2010/07/13/una-cura-economica-by-daw/ http://emi-li.blogspot.com/2009/02/vignette-di-davide-berardi-alias-daw.html
Temi
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=zvu73Pk79dE] Questo video vuole dimostrare che sono incapace di riprendere ogni cosa statica o in movimento. Sapete, era da un sacco di tempo che volevo costruire qualcosa con il legno, allora ho costruito una specie di scatola in cui impacchettare autoradio e alimentatore. E così a casa mia sarò sempre più circondato di pezzi di macchina. E’ un modo per ricordarmi che vivere è viaggiare. Difatti quest’anno voglio andare a Madrid a trovare Giovanna, Giulia, Diogo. Voglio andare ad Amsterdam con Daniele. Fare un Papetti-road-trip con il Capo e Asso. Quest’anno, il 2011. E’ un anno che mi piace.
In diretta da “Ricerca, formazione e trasferimento tecnologico per uscire dalla crisi”
Sto seguendo un dibattito al Poli. Bell’aneddoto appena raccontato: Convegno matematico in Cina, i più brillanti matematici del mondo presenti. Vengano ricevuti dal capo di governo cinese che gli propone un piccolo problema con cui si arrovellava. Nessuno delle medaglie Fields presenti riuscì a risolverlo durante la settimana del convegno. Un anno dopo una medaglia Fields lo risolvette. Ora è noto come teorema col nome del suo risolutore e del capo del governo cinese che lo aveva proposto. Ah, molti dei dirigenti del partito cinese sono ingegneri. I nostri sanno contare?
Due chiacchiere
Ci sono canzoni che hanno sempre ragione, come questa [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=IXdNnw99-Ic] Ci sono storie di me che pochi sanno. Altre che mi riposano nel cuore. Una riguarda questa canzone. Ci sono minuti sparsi qua e là nella Vita, attimi di contatto. Con sè stessi, come un filo conduttore che taglia una vita, che taglia via gli attimi vuoti ed esplode nel toccarsi dei momenti significativi di una esistenza. C’è che amo quello che faccio. Amo il mio lavoro. Amo le sfide intellettuali. C’è che amo passeggiare per Torino. C’è che sono un tesoro immenso tutti quei pomeriggi che negli anni ho accumulato, senza scopo, una birra, uno sguardo al cielo. A…
Sunshine Award: Eremo del viandante
La buona Maggie ha omaggiato questo blog di questo riconoscimento. E la ringrazio, mi fa piacere che qualcuno legga questo blog e i miei sfoghi, i miei tentativi di scrivere e la marea di baggianate che ci finiscono dentro. Cos’è il Sunshine Award? Un premio per blog che assomiglia ad una catena di Sant’Antonio. Chi lo riceve deve: – Ringraziare coloro che lo hanno premiato – Scrivere un post in cui spiega di che cosa si tratti – Indicare 12 4 blog che ritenga meritevoli – Inserire il link di ciascuno dei blog che ha scelto – Dirlo ai premiati Io non ne voglio indicare dodici ma un po’ di…
Si lavora, si ride, si scherza, si sbevazza. No, dormire, non si dorme.
http://punto-informatico.it/3052311/PI/News/india-sonno-mancato-dei-lavoratori-it.aspx Una ricerca scientifica sostiene che tra gli ingegneri informatici indiani dilaghi l’insonnia. A rischio soprattutto i più giovani. Tra i suggerimenti, programmi ad hoc per migliorare lo stile di vita E’ vero. Infatti non ho dormito stanotte. Ieri alle 9.30 al Poli, uscire alle 20.30. Andare a prendersi una bizza coi colleghi, essere tamponati, andare a prendersi una birra a La Piazza. Bel birrificio. Tornare a casa non dormire. E allora ti alzi, il PC, un commit sul repository alle 5.30 del mattino. E oggi 10.30 appuntamento, al Poli. Riunione al pomeriggio. Lì, sarà davvero dura restare svegli. Chissà, forse è la birra che mi da energia e toglie…
Un anno dopo
E’ passato un anno da quando scrivevo questo post. In piemontese, lingua che debbo assolutamente studiare, si dice che: Apres a la neuit a-i ven ‘l dí. (Dopo la notte ritorna il dì) E se la notte è passata, io attendo l’Alba.
Piccole soddisfazioni
Oggi sono riuscito a far funzionare l’autoradio della mia prima macchina utilizzando l’alimentatore di un vecchio PC e le casse di uno stereo. La cassetta nera, che aveva registrato Andrea, riparte da dove si era interrotta. “Paradise City”. Ora rimane solo da costruire un mobile per imballare il tutto. Ci sono voluti un po’ di tentativi: prima un vecchio alimentatore, probabilmente già rotto, che fa un filo di fumo. Poi qualche prova a vuoto prima di notare che un filo si era staccato da un connettore. E poi la i Guns. L’aggiunta di un deviatore per spegnere e accendere l’aggeggio e via. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=2OaJm-XlDv8] Poi mi arriva il PDF della versione…
Differenze
Adesso che l’autoradio non funziona, vago meno in macchina. A volte viaggio e sento i pensieri, li ascolto. Non c’è tanto silenzio come pensavo, anzi, i pensieri sembrano non confondersi nell’eco, rimangono chiari, non comprensibili, ma risuonano più limpidi. Si, sono ancora un ascoltatore interessato però, sai, dopo tanti strati fra me e loro, c’è una certa distanza. E’ una distanza soffice, a volte la scavalco. Mi torna in mente un viaggio. Solo i Dire straits, le loro parole a riempire gli spazi, non lasciarne di vuoto nel cuore. Come se riempendo le intercapedini potessi vivere in isolamento da paranoie, rivendicazione e desideri morenti. Sono grato ai Dire straits, per…
Stratocaster
Mark Knopfler ha la straordinaria capacità di far emettere alla sua Schecter Custom Stratocaster dei suoni che paiono prodotti dagli angeli il sabato sera, quando sono esausti per il fatto di essere stati buoni tutta la settimana e sentono il bisogno di una birra forte. Douglas Adams
Inizio 2011
Dalle primissime ore ad adesso la mia percezione rimane immutata: quest’anno mi sta simpatico. 2011, credo in te. Ma ti tengo d’occhio. In questi giorni mi sono rintanato a Torino, ho lavorato ad un paio di progetti, ho passato l’aspirapolvere perfino. E ieri mi sono decisamente divertito. Che branco di scoppiati. Comunque in fondo vi voglio bene, non che ve lo meritiate, per inciso. Ma sono fatto così, generoso. Mi fa riflettere sul valore dei pregiudizi. Normalmente li considero uno strumento utilissimo: non metto la mano sul fuoco perché ho il pregiudizio che potrei scottarmi, sembra sensato no? Senza pregiudizi ripeteremmo gli stessi errori per tutta la vita. Solo che…