Ci sono tanti Federico, tanti me intendo.
Poi in queste pagine ce ne sono anche molti passati di moda. In fondo da quando ho cominciato a scrivere, nel 2005, di cose ne sono successe.
Uno scrive pensieri deprimenti su un blog, questo. E pensa la sera. Non prende mai l’ombrello (ma vivendo a Monaco di Baviera, Dublino, Torino questo potrebbe cambiare).
Un altro esce al pub. Beve. Parla. Torna a casa talvolta molto tardi.
Questo Federico qua soffre gli acciacchi dell’eta’. Va a dormire piu’ presto ora.
Un altro faceva lo scienziato, ci credereste?
Ma solo perche’ in laboratorio gli davano una birretta ad ogni pubblicazione. E a volte i laureandi portavano bottiglie di Amaro di Saronno. Quei pomeriggi li’ la scienza mica progrediva tanto, a dirla tutta.
Poi c’e’ un altro Federico che, a crederci, fa l’imprenditore. Si, tipo che fonda Strumenta o scrive di language engineering su sul blog, ma quello serio.
Tutti questi Federico, chi più chi meno, hanno fatto 36 anni il 27 Aprile del 2019.
E dei tre obiettivi buoni e giusti della Vita (piantare un albero, fare un figlio, scrivere un libro) ne hanno raggiunto uno.
Il risultato è un libro, mica un buon libro, che si chiama Semi. E che volendo si può anche leggere. Sta lavorando a un secondo, Riverberi di viaggio, che è meglio ma lo deve ancora finire, da qualche anno. Per certe cose ci vuole pazienza. Federico ne ha solo per alcune.