February 27, 2006

Un balcone da cui non si scorge più il braciere

Sambuca, un pacco di sigarette da finire (residuo di Dublino,
normalmente non fumo). Dovrei dormire (l’ultima notte l’ho passata
sveglio a London Stansted), domani c’è lezione, lezioni importanti ma
ho imparato una cosa sola: a fregarmene. Nulla è abbastanza importante
da farmi vivere la mia vita in modo diverso da quello che voglio.
Vorrei parlare del viaggio e raccontare un pò di cose ma non adesso.
Un saluto a tutti quelli che leggono queste pagine.

Comments

1 thought on “Un balcone da cui non si scorge più il braciere

  1. Da quel poco che riesco a captare da queste righe, questo viaggio deve averti fatto bene…ti sento disteso…forte…sono contenta per te…
    Mi hai da poco consigliato di uscire, farmi una passeggiata…bene…credo che fantozzi sia più sfigato di me in queste situazioni…ieri sn uscita per andare a comprare le scatolette e i croccantini ai cagnoloni…mio nonno gentilmente mi prega di muovergli la sua macchina che è ferma da tanto…va bene…arrivo da Viridea, 2 km circa da casa mia…faccio per ripartire e la macchina muore lì nel parcheggio…prendo le borse e ma la faccio a piedi…nel mentre una telefonata di mia madre..vieni presto a casa che il nonno è da ricoverare con urgenza…Adesso motivi per annoiarmi credo proprio di non averne…Non voglio piangermi addosso ma sono abbastanza sfigatella in questo periodo…
    A presto…

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