August 11, 2012

Ritardi

Ho capito perché ti ho perso, sai, intendo dire perché non ti ho mai trovata, perché ti ho mancata a ogni appuntamento. È perché ti ho aspettata, ti ho aspettata dove non eri, e quando sono venuto a cercarti perdevo me per strada, arrivavo dove forse tu… e a quel punto mancavo io. Mi ero piano piano dimenticato pezzi di me per strada, m’ero ridotto a un fantasma, a quel punto non sapevo più vederti, tu non sapevo riconoscermi.

Io ho aspettato tutta la Vita. Principalmente ho aspettato di incontrarti, ma anche di laurearmi, e un figlio, e un libro. Ogni giorno avevo qualcosa da aspettare, e se non ce l’avevo sotto mano trovavo subito qualcosa da interporre fra me e la giornata. Cancellare ogni oggi, sfocarlo in un domani che, manco a dirlo, non è arrivato mai, sempre sostituito da domani ulteriori.

È per questo forse che si fa in vacanza, per ridurre le prospettive, per focalizzarsi perlomeno su domani più vicini, perdersi in un futuro ma a breve termine, invece che sbrodolarsi la parte migliore dell’anima e delle forze lungo un futuro così lontano, così sparpagliato che alla fine non ti rimane nulla. Non abbastanza per vivere degnamente. Non abbastanza forza nella gambe per raggiungerti. Ovunque tu sia.

Ho pensato che dovrei rivedere andata e ritorno o Santa Maradona con Claudio.

Comments

1 thought on “Ritardi

Leave a Reply

Your email address will not be published.