March 27, 2006

Quo vadis I

Da uno spunto reale all’insensataggine. Ormai è un morbo.

Oggi sono tornato a perdermi, sapete? E ho camminato, ho incrociato vie che non conoscevo. Sono finito in un parco
a consumare porcherie e valanghe di bibite ultra-gassate (no, oggi niente alcol). Guardare la gente e le scritte.

"Come ai vecchi tempi dici?"

"No, non voglio continuare a stordirvi con le solite storie sui vecchi tempi. E’ solo che, ho visto un barlume sai?
Ho visto la gente passeggiare con i cani ed anche le scritte, fatte con la vernice rossa. Se fossi passato e mi
avessi visto. In un parco, con la mie patatine avresti detto, cazzo, questo è vivo, respira. Avresti avuto almeno
il dubbio"

"E questo è molto?"

"E’ più di quello che ho avuto altri giorni"

"Cosa conti di fare?"

"Girare, non che sappia bene cosa intendo ma, vagare. Non è in questa stanza che le cose accadono"

"Non è un pò come una volta?"

"Oh, no. E’ diverso. All’epoca esploravo. Dovevo conoscere ora è in qualche modo diverso, sai devo riprendere l’allenamento.
E poi c’è dell’altro"

"Di cosa si tratta?"

"C’è che una volta ero in un gruppo, in un clan"

"Perchè non mi chiami qualche volta?"

"Non sento di avere la confidenza sai, non me la sento di dirti senti andiamo a farci un giro, capisci che intendo? Io ne ho
voglia ma tu? Non lo so. Capisci? Non è che io sappia che tu non vuoi è che non lo so"

"Forse non ci conosciamo più come una volta"

"No, direi di no. Non fraintendermi, so un sacco di cose di te e tu di me. E cazzo ti ammiro un casino ma vedi è un’altra
fase. A diciott’anni quando si parlava si dicevano le stesse parole. Si pensava la stessa cosa. Ora ognuno è cresciuto,
ognuno ha la sua storia, no? Voglio dire è un pò così: siamo come due alberi di mele, siamo tutti e due alberi e dello stesso
tipo no, gli altri magari sono peri del cazzo o banani o peschi di sta minchia e noi, siamo di un certo genere, però
poi sai io magari cresco in un modo e tu in un altro. Io ho più foglie e tu più mele o quel genere di cazzate lì"

"Te sei scemo. Ed io non sono un cazzo di fottuto albero"

"Forse dovremmo solo bere. Beviamo troppo poco"

"Una birra?"

"Tequila. E non voglio sentirti dire che ti fa sboccare. Dobbiamo resettare la lista degli alcolici che fanno sboccare
l’uno o l’altro. E’ quello che ci ha fottuti, non potevamo bere più nulla!"

Comments

1 thought on “Quo vadis I

  1. Hai sbagliato di nuovo vegetale… finocchio, non melo! Finocchio!! ^^Scusa la menata ma non sono famoso per i miei interventi intelligenti…

Leave a Reply

Your email address will not be published.