October 2, 2011

Letture

Sabato ho visto Asso. C’era questa torre da dove sparavamo col suo fucile mitragliatore ad aria compressa. Conosco Asso da molti anni, ormai. La sera sono andato allo Spazio 211, serata musica anni novanta. Il ricordo di un sacco di non-limonate fatte, di muri sorretti intere serate, di birre portate da casa, di campeggi francesi.

La mattina dopo ho finito Momenti di trascurabile felicità, iniziato Fughe da fermo.

…mentre io bevevo vodke e vodke aspettandola in discoteche dove non sarebbe mai apparsa, e quante volte per un attimo un’altra mi era parsa lei nel sorriso, nei vestiti, nei capelli, negli stivali, quante volte mi ero accorto di essermi sbagliato e avevo inghiottito saliva che fino a quel momento non sapevo di avere in bocca…

C’è bisogno di innamorarsi, farsi male. C’è bisogno di vivere forte piuttosto che tranquillamente.

Non sembra per ora un brutto libro.

Poi siamo andati in giro io, Daniele, Valentina, Aruna.

Poi le domeniche finiscono, credo.

Domani non andrò a quella cena di gala cui mi aveva invitato un amico, perché serve del tempo per lavorare. Martedì e Giovedì il corso al Goethe, Mercoledì lo Stammtisch. Questo week-end una uscita “Suited-up”?

Domani è la festa della riunificazione tedesca.

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