June 21, 2006

Abbandono (prologo)

Nell’attesa che attivino il nuovo sito Internet che ho deciso di regalarmi vi getto in pasto il prologo di un racconto, un uomo che deve abbandonare sè stesso, le proprie ceneri… poco allegro…

Il tramonto stava per porre fine ad una giornata di lavoro nei campi. Il contadino iniziò il ritorno verso casa, scavalcata la collina comparve la sua casa, il rassicurante filo di fumo si levava dal camino. Un pasto caldo l’aspettava. Si avvicinò con passo un poco più svelto; la fame stringeva lo stomaco. Notò che la porta era socchiusa quando si trovava ad una decina di metri. Strano. Sua moglie era un poco distratta ultimamente, d’altra parte si stava abituando ora alla vita da sposa, ai ritmi imposti dal gestire una casa, le si poteva perdonare un poco di sbadataggine. Arrivato sul patio non sentì il familiare odore di stufato, l’unico piatto che la sua signora fosse capace di cucinare. Fu allora che il tempo si fermò. Dalla cucina proveniva, lontano, un grugnito. "Baldracca". Una voce sconosciuta. Una voce estranea nell’intimitò della sua casa. Pochi passi ancora. Lenti. Ormai aveva capito che quelli erano i passi che separavano la sua vita di sempre dal baratro. Scorse un uomo in piedi, rideva in maniera sguaiata. Sferrò un calcio ad una figura che il contadino non riusciva a vedere. Frastornato fece ancora un passo. Fino a riconoscere la figura. L’uomo che le stava sopra fece per rialzarsi, combattendo con le proprie braghe. Fece per portare la mano al coltello che portava alla cintura.

Morte. Penso per un attimo all’idea di cancellare tutto, rimanendo immobile, aspettando che l’uomo che aveva fatto irruzione nella sua casa lo uccidesse. Morte. Poteva essere l’unica risposta, ma non la propria. Teneva in mano la falce che usava ogni giorno nei campi. Non ricordava di averla impugnata. L’altro uomo stava per inciampare, visibilmente ubriaco, quando la falce gli penetrò nel petto. Molte volte. Fino a che il contadino si voltò, senza mai voltarsi indietro, diede fuoco alla casa e se ne andò.

Comments

1 thought on “Abbandono (prologo)

  1. Interessante…vorrei abbonarmi alla tua rivista.
    Grazie per avermi inserito fra i tuoi Amici in rete, e per venirmi a trovare di tanto in tanto…per i concerti, effettivamente, mando sempre decine di mail in giro…ma evidentemente dimentico sempre qualcuno…in ogni caso sulla home page del mio blog c’è uno spazio con le date segnate. La prossima coi Poeti Sconfitti è il 7 luglio, alla festa dell’Unità di Rivoli…
    Per sapere come và a finire la storia del contadino?

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