April 17, 2009

Il bello e la ricerca

Il bello di scrivere è che è in te. Magari provi a leggere e basta un frontespizio a farti infantilmente cambiare idea.
Il bello degli amici è la loro concretezza, il poter interagire, confrontare. Reazioni. Parli, confronti.
Mi piace. Mi sa di libertà.
Di realtà.
Respiro. Fra parole che scorrono per quel che devono essere, con sapori che talore suonano infantili o dissonanti ma non si negano. Mi piacciono queste parole, hanno difetti artigianali e nessun correttivo, nessun dolcificante, correttore di sapidità o colorante a porre rimedio. Confronti non con colori corretti ma con gli stanchi rossi di vini acerbi o di formaggi stagionati male, in una cantina dall’umidità sbagliata. E consigli sull’invecchiamento del mosto, sulle erbe da usare per insaporire i salumi. Così, col valore di un consiglio che si rivelerà magari poi infruttuoso ma dato col cuore, da chi quel vino l’ha diviso con te, reale.
Nessuna piega, solo spazio libero.
Bella quella piazza e la fontana di vetro, il negozio che vende bottiglie e bottiglioni. Le sigarette corte di Nico, il cambio favorevole per gli europei ed i progetti. Belle le sigarette corte di Nico anche se non mi va di fumarle. Bella.
Ma soprattutto bella la mia vita e quel che ho, questo non lo dimentico ne me ne faccio distrarre.

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