March 15, 2007

Balconi

Un pallone abbandonato in una fioriera, giocattoli sparsi sul balcone. Quanto tempo è passato. La cerniera della giacca fatica a chiudersi e la bottiglia d’olio scivolatami dalla mano spacca un boccale sottratto in qualche pub. Materia, non mi riesce di badarvi; so bene che però le schegge di vetro, conficcandosi in un piede perennemente nudo, potrebbero ottenere di suscitare un mio distratto disappunto. Stasera Goliardia, oggi il balcone e guardar sotto e tutt’attorno. Penso a quello che sono, che così in profondità si nasconde, esiliato nelle uscite al pub che mi vedono allegro compagnone pronto ad una bevuta. E’ qualcosa che ho iniziato a fare acquisendo più in là la convinzione, i momenti di pace che mi dava quel mio esercitarmi al cambiamento, come un gioco a distrarmi. E poi le cose sono cambiate ed ora posso essere solo quello che mi va; e sono molte cose diverse semplicemente però non ci sono sempre le occasioni perché alcune parti di me, che considero la mia radice, possano venir fuori. Spero che non appassiscano, ma sarà un pensiero che mi viene guardando le piante sul balcone della vicina, scomparsa da quasi un anno e che la nipote, subentratale, non ha mai tolto. Chissà quanto rimarranno lì. Troppo pesanti per poter essere rimosse, le piante della signora Renata.

Comments

4 thoughts on “Balconi

  1. Complimenti per il tuo blog Rain…..quello che scrivi è molto bello…..p.s: grazie per il supporto informatico ;-) passa quando vuoi, sei il benvenuto…..

  2. …leggendoti nn posso fare a meno di riflettere sulla brevità della nostra esistenza…siamo come foglie nel vento…così belle e fragili fluttuanti nell’aria…regine del cielo… Ma la brezza che ci culla non è eterna…si affievolisce lentamente, inesorabilmente… e inevitabilmente precipitiamo sull’asfalto…restiamo lì…kissà quanti poseranno gli okki su di noi mentre altri ci calpesteranno indifferenti…solo alcuni ci ricorderanno come i sovrani del firmamento…

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